spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

lunedì 5 agosto 2013

ROBERTO COTTI, IN NOME DELLA ALTERNATIVA E DELLA GOVERNABILITA', ACCETTARE UN ACCORDO CON IL PD A QUALI CONDIZIONI

Alleanza con Pd o guerra? Terza via M5S: ‘Governo di società civile con chi ci sta’

Grillo tuona su twitter: "Pdl e pdmenoelle pari sono. Non c'è nessuna possibilità di voto di fiducia". Ma il dibattito è aperto. Pubblichiamo in esclusiva la lettera del senatore Roberto Cotti ai colleghi. "Premier nuovo, fuori dai partiti. Ministri scelti per competenza. Esecutivo aperto a tutti i gruppi"

Alleanza con Pd o guerra? Terza via M5S: ‘Governo di società civile con chi ci sta’
Ad agitare le acque ci ha pensato la sentenza Mediaset e la condanna di Silvio Berlusconi per frode fiscale. E ancora una volta, il Movimento 5 Stelle potrebbe essere l’ago della bilancia nel caso il governo delle larghe intese non superasse l’estate. La proposta dal senatore Cotti è la prima mossa scritta nero su bianco e potrebbe essere discussa già nelle prossime ore. “Siamo tanti a pensarla così”, ha concluso Cotti, “e credo che questa opzione sarebbe l’unica capace di mettere d’accordo i più intransigenti e chi invece pensa addirittura di allearsi con il Partito democratico. Abbiamo un mese di pausa circa dall’attività parlamentare, usiamolo per parlare di questa strada nelle piazze e tra la gente, spieghiamo alle persone perché è necessario intervenire“.
Il testo, che il fattoquotidiano.it ha potuto leggere in esclusiva, si risolve in una ventina di righe, uno spunto per un discussione che in molti sentono come “necessaria”. “Proposta ai Senatori del Movimento 5 Stelle”, ha scritto Roberto Cotti, “Il Pd e Scelta Civica mettano termine ai questo governo col Pdl ostaggio di Berlusconi, un governo impresentabile. Partiti e gruppi presenti in parlamento si rendano disponibili ad avvallare la nascita di un nuovo governo di rottura col passato, mettendosi da parte. Il PD faccia un passo indietro e appoggi un nuovo governo senza doverlo per forza guidare, né controllare. Parlo di un nuovo governo fatto da esponenti della società civile, aperto a chi vorrà sostenerlo. Un premier nuovo, fuori dai partiti, un programma nuovo e coraggioso, che parta dalla riforma del sistema elettorale (per dare una maggioranza certa al paese e permettere ai cittadini di votare i propri rappresentanti) e dalla riforma della politica, centrato sui problemi della gente e non sulla gestione dei e per i partiti. Si faccia un governo della gente anziché un governo dei partiti: non sto parlando di un accordo col Pd, un nuovo governo deve poter nascere da proposte discusse nel paese, tra la gente, non in vertici con segretari o capigruppo di partito. Se il Pd si mostrerà disponibile ad una prospettiva simile ed il capo dello stato la avvallerà si potrà ragionare sui particolari. Intanto giro questa proposta a voi Senatori del Movimento 5 Stelle per iniziare a parlarne, e la girerò presto anche ai nostri deputati. Se avrà consensi è giusto che se ne parli in tutto il Movimento prima di prendere qualsiasi determinazione. Roberto Cotti Cittadino Portavoce al Senato Movimento 5 Stelle”.
L’email l’hanno ricevuta tutti i 5 Stelle a Palazzo Madama, e già sta facendo discutere. “Ho visto il messaggio di Cotti”, ha commentato il senatore siciliano Francesco Campanella, “e in generale voglio dire che nella nostra posizione non possiamo escludere altre soluzioni purché siano eticamente accettabili”. Là dove “eticamente” vuol dire esponenti dalla condotta politica “pulita”, spiega, “e in totale rottura con il passato”. La priorità per molti all’interno del Movimento 5 Stelle, come dice Campanella, è quella di poter dare risposte concrete agli elettori: “Io non dimentico che ogni giorno c’è un suicidio a causa della crisi economica. Se posso dare un contributo e salvarne anche solo uno, io voglio farlo. Penso ad un governo che possa agire. E spero che riusciremo a discuterne al nostro interno”.

fonte il fattoquotidiano.it

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