“Secondo la procedura formalizzata dal Piano di emergenza esterno dello stabilimento Cova e nel rispetto delle prescrizioni fornite dall’Aia regionale (Autorizzazione integrata ambientale) con dgr 627/2011, l’Eni ha provveduto a dare immediata comunicazione alla Regione Basilicata e alle autorità competenti dell’incidente verificatosi alle 20,10 del 27 luglio, causato da un blocco delle apparecchiature e dalla conseguente depressurizzazione della terza e quarta linea dell’impianto con l’invio di gas naturale in torcia ascrivibile a un problema sulla rete di distribuzione elettrica interna”.
Fiamma da pozzo di petrolio |
Un “evento” che per la prima volta ufficialmente viene definito “incidente” che la Ola ha segnalato al Ministero dell’Ambiente in base alla normativa Seveso a cui è sottoposto l’impianto del centro olio, evidenziando la mancata attivazione delle procedure previste dai piani di emergenza sui quali si continua – a giudizio della Ola – a minimizzare mettendo rischio la salute e l’incolumità dei cittadini e delle maestranze.
E’ quanto precisa il Dipartimento ambiente che riferisce come “L’Eni ha inoltre comunicato che nella notte tra il 27 e il 28 luglio si sono positivamente concluse le operazioni di riavvio della terza linea dell’impianto, mentre tra le 9 e le 11 del 28 luglio sono state avviate le attività propedeutiche alla messa in regime della quarta linea.
In riferimento alle prescrizioni del Dipartimento Ambiente (Dgr 627a /2011), e in linea con le procedure già attuate in circostanze analoghe, l’Eni trasmetterà una relazione tecnica nella quale saranno dettagliate le diverse fasi che hanno contraddistinto l’evento e che l’Osservatorio ambientale della Val d’Agri pubblicherà non appena l’avrà acquisita.
http://www.olambientalista.it/centro-olio-si-e-trattato-di-un-incidente/#sthash.VNqOi1Jg.dpuf
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