Renzi: “No a pagliacciate in Ue. Non abbiamo bisogno di chi sale sui tetti”
Il presidente del Consiglio, ai microfoni di Rtl, torna ad attaccare i parlamentari M5s e punta a conquistare i voti degli elettori grillini delusi. E ripete che, a prescindere dai risultati del 25 maggio, per il "governo da lunedì non cambierà nulla"
A fronte dei milioni di italiani ancora incerti sul voto del 25 maggio e del rischio astensionismo osserva: “E’ importante che i cittadini votino. Da presidente del Consiglio dico: andiamo a votare perché se non votiamo l’Europa non si occupa di noi”. In un colloquio col Corriere della Sera, poi, Renzi spiega che per riportare al voto gli indecisi sono stati mandati al Sud e in Sicilia “tre ministri che fanno presa: Maria Elena Boschi, Giuliano Poletti, titolare del dicastero del Lavoro, e Graziano Delrio che si occupa dei Fondi europei”. Una mossa elettorale che Renzi e il suo portavoce Filippo Sensi hanno definito operazione Argo, come il film diretto e interpretato da Ben Affleck che ricostruisce la liberazione di alcuni ostaggi americani a Teheran.
Il voto di domenica, però, non cambia niente sul fronte del governo. “La legittimazione” dell’esecutivo, ribadisce il segretario Pd a Rtl, “non arriva dalle elezioni europee”, anche perché “il presidente del Consiglio è eletto dal Parlamento non dal popolo”. Dunque “da lunedì non cambia niente per il governo italiano perché la formazione del Parlamento resta la stessa di ora”. E, aggiunge, “anche se il Pd arrivasse primo alle europee, ipotesi alla quale io credo, non cambierebbe niente neanche in positivo”, aggiunge. Ma se il Pd “arriva primo è più forte la nostra forza a livello di Europa“.
Commentando l’intervento di Beppe Grillo a Porta a Porta, Renzi afferma che il leader del Movimento 5 Stelle “non ha preso voti né li ha persi”, “la sua è stata una prestazione senza infamia e senza lode”.“Io non sono preoccupato – sottolinea il presidente del Consiglio al quotidiano di via Solferino, – so che non ci sarà nessun sorpasso del Movimento 5 Stelle, anzi il sorpasso lo faremo noi, visto che alle politiche erano loro il primo partito. Poi è chiaro che mi piacerebbe vedere il numero 3 davanti alla percentuale del risultato del Partito democratico, io sono fatto così, non mi accontento mai. Però l’importante è vincere”. “Per noi – prosegue – è importante non essere inglobati nel solito copione dello scontro all’ultimo sangue, anche perché così la gente non capisce quello che succede”. Ritiene siano “stupidaggini” le ipotesi di “voto dopo le Europee” visto che, puntualizza, “abbiamo sempre detto che auspichiamo la stabilità. C’è la possibilità reale di portare fino in fondo le riforme”. Ad ogni modo “non vivacchieremo”, “ma questo con il risultato delle Europee non c’entra niente”.
Non fa pronostici su vincitori e partiti, ma si augura “che vinca l’Italia“. “Se fossero la politiche dire io voglio vincere, con rispetto per gli altri. Però alle elezioni europee mi interessa che l’Italia sia credibile”, spiega il premier a Rtl. “L’ultima volta è arrivato prima Grillo, poi Bersani e poi Berlusconi. Io spero che la classifica cambi e che possiamo arrivare al primo posto, molto dipenderà da quanta gente va a votare, se le persone avranno voglia di scommettere sul cambiamento dell’Italia dell’Europa. Io vorrei che si smettesse di credere a chi scommette sulla disperazione, perché l’Italia non è di chi la governa ma dei cittadini e se i cittadini dicono ‘l’Italia è anche mia’ finiamo con il modello dei leader, dei proprietari dei partiti, perché ora è tempo di scommettere sul futuro”.
ndr : Renzi non è ebetino è un emerito deficiente (persona totalmente o parzialmente minorata sul piano intellettuale)
Alla luce degli scandali che hanno travolto la politica italiana, dagli appalti Expo al caso Scajola, propone di mandare “a casa per sempre” i politici che rubano con “il daspo” dai “palazzi del potere” ma ricorda che “bisogna avere anche la forza di dire che ci sono politici onesti”. Sulla richiesta di arresto del pdGenovese, “alcuni dei miei han detto ‘non si potrebbe’ – ricorda -, ma ho risposto ‘la legge è uguale per tutti, dobbiamo dimostrarlo per primi. Questo è fare pulizia”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/21/renzi-no-a-pagliacciate-in-europa-grillo-e-berlusconi-che-si-insultano-mi-fanno-tristezza/993413/
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