Siamo spettatori universali: il dissolvimento delle democrazie in oligarchie mediatiche è all'opera non solo in Italia ma in tutto il mondo. H.G. Gadamer
spirito critico
PENSATOIO DI IDEE
venerdì 24 ottobre 2014
MASSACRO DI STUDENTI IN MESSICO. 26 settembre 2014
La triste attesa dei genitori di quarantre giovanissimi studenti, tutti tirocinanti di un liceo di AYOTZINAPA.
Le giovani reclute universitarie sarebbero scomparse, secondo la pubblica accusa, per via di un sanguinario patto tra José Luis Abarca, la massima autorità della città di Iguala (110mila abitanti, nello stato di Guerrero, 130 chilometri a sud-ovest della capitale Città del Messico), sua moglie e dai "Guerreros Unidos", braccio armato legato al cartello narcotrafficante "Beltran Leyva".
Il 26 settembre scorso era previsto infatti a Iguala un evento politico legato al sindaco, durante il quale avrebbe parlato anche sua moglie María de los Ángeles Pineda. Contemporaneamente, però, decine di aspiranti insegnanti di un liceo storicamente di sinistra di Ayotzinapa avevano annunciato, per quel giorno, l'ennesima manifestazione contro le "pratiche discriminatorie della loro università nell'assunzione di nuovi docenti". E così si erano recati nel vicino capoluogo Iguala per protestare contro le autorità locali.
Secondo le testimonianze di alcuni agenti, quel giorno i poliziotti che dovevano garantire la sicurezza della manifestazione sono stati "istruiti dal sindaco" a fare di tutto per evitare che le proteste potessero danneggiare il comizio della moglie María. Il resto è agghiacciante: quel 26 settembre la polizia ha aperto addirittura il fuoco su alcuni autobus sui quali viaggiavano i ragazzi, uccidendone tre, insieme ad altri tre viaggiatori che sfortunatamente si trovavano nelle vicinanze. Tutti gli altri tirocinanti sono stati presi in consegna dagli agenti, forse venduti al cartello, sicuramente scomparsi.
Fonte Reportage http://www.tagesschau.de/ausland/mass...
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