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giovedì 3 aprile 2014

Dudù Act, da Brunetta mail ai parlamentari di Forza Italia per la caccia del voto animalista...

BRUNETTA LANCIA IL DUDU ACT:CACCIA AL VOTO ANIMALISTA

I DEPUTATI DI FORZA ITALIA PENSAVANO A UNO SCHERZO QUANDO HANNO RICEVUTO LA MAIL DI BRUNETTA






Quando la mail proveniente dall’indirizzo del “gruppo Forza Italia-Pdl” alla Camera è arrivata a tutti i parlamentari azzurri in molti hanno pensato a uno scherzo.
Vista la data in cui è stata spedita: 1° aprile, tra le 19 e le 20. E soprattutto visto l’oggetto: “Per un Dudù act”.
Tanto che, per fugare ogni dubbio, Renato Brunetta ha pubblicato tutto il materiale sul sito della sua fondazione www.freefaudation.com.
Una valanga di slide per indottrinare i parlamentari sulla svolta animalista del partitone azzurro in vista delle europee. Con l’obiettivo di intercettare i voti animalisti.
Ben quarantadue pagine per spiegare cosa preveda il modello anglosassone, il modello americano, la normativa comunitaria, per fornire elementi sull’arretratezza del nostro paese.
E, gran finale, le parole d’ordine per un welfare a quattro zampe.
Le pagine sono firmare non da Silvio Berlusconi ma dalla zampetta di Dudù.
Suggestiva la premessa di Brunetta (o di Dudù) tesa a sensibilizzare i parlamentari azzurri, avvezzi come si sa, alla prosa più che alla poesia.
Eccola, in perfetto stile da partito dell’amore: “Gli animali domestici ci riempiono di affetto, ma non sempre sono ricambiati”.
E ancora: “Oltre alla compagnia e al conseguente benessere, specie in termini di umore, determinato dalla presenza di un animale in casa, soprattutto per le persone sole e anziane, significativo il caso della pet therapy, in cui la presenza di un animale agevola la partecipazione attiva dei pazienti alle cure mediche”.
Dunque, amare gli animali è giusto, fa bene.
E a questo punto, sostiene Dudù con piglio riformista, bisogna passare dalle parole ai fatti. Consapevole che l’interesse sulle questioni si misura dai capitoli di spesa, ecco la proposta di un “vero e proprio modello di welfare animale” “che non abbia, però, costi per lo Stato e in cui le risorse necessarie al finanziamento delle iniziative a favore degli animali siano reperite all’interno dello stesso settore tanto da un punto di vista pubblico (es. multe per chi non rispetta gli animali) quanto da un punto di vista privato (es. attraverso la stipula di polizza assicurative) partendo dal presupposto che l’amore incondizionato non ha prezzo”, slogan che evoca quello (del padrone di Dudù) sull’amore che trionfa sempre sull’invidia e sull’odio.
L’iniziativa, che secondo i sondaggisti è tutt’altro che banale sul fronte della caccia al voto animalista, si è prestata all’ironie di più di un parlamentare di Forza Italia.
Nel repertorio delle battute si va dal “ci chiameremo partito cinque stalle” all’“ormai, con Berlusconi interdetto, siamo nelle mani di Dudù.
Un dato di cronaca: nessuno ha sollevato obiezioni sul welfare animale del barboncino più famoso d’Italia.
Sul welfare dei proprietari degli animali, ovvero sul tema del mercato del lavoro e dintorni invece, Forza Italia appare più incerta.
Prima ha aperto al provvedimento Poletti, poi ha chiuso, ora attende. Chissà.
Il Dudù act invece è pronto, diffuso nell’unanimità del disinteresse dei parlamentari.

http://www.destradipopolo.net/?p=16085

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