Berlusconi, ipotesi affidamento a struttura per anziani disabili. Poi l’appello Ruby
Secondo il quotidiano Avvenire l'Ufficio esecuzione penale esterna avrebbe indicato una struttura nell'hinterland milanese per l'ex premier; l'impegno sarebbe di un giorno a settimana. Ma il leader di Forza Italia ha ancora una serie di scogli da affrontare: il primo dei quali è l'appello del processo in cui è imputato di concussione e prostituzione minorile
Udienza Tribunale Sorveglianza su affidamento in prova. È stata fissata per dopodomani, 10 aprile, l’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza di Milano per discutere la richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali avanzata, tramite i suoi legali, da Silvio Berlusconi. L‘Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna), con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza, avrebbe proposto ai giudici di impegnare l’ex presidente del Consiglio un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta, in una nell’hinterland di Milano. L’ex presidente del Consiglio, condannato definitivamente per frode fiscale a quattro anni di carcere, di cui tre coperti da indulto per il caso Mediaset e all’interdizione dai pubblici uffici per due anni, deve espiare una pena definitiva di un anno. La decisione se concedere o meno l’affidamento in prova, attesa entro cinque giorni dall’udienza, sarà presa da un collegio composto dallo stesso presidente del Tribunale di Sorveglianza Pasquale Nobile de Santis, dal giudice Beatrice Crosti e da due esperti esterni (giudici non togati). In aula ci saranno poi un sostituto pg Antonio Lamanna e, per l’ex Cavaliere, gli avvocati Franco Coppi e Niccolò Ghedini.
Inchiesta Ruby ter: indagati anche i legali Ghedini e Longo. Dalla seconda metà dello scorso gennaio, in seguito alla trasmissione degli atti da parte della V sezione del Tribunale di Milano che nel luglio 2013 aveva condannato a 7 anni di carcere Emilio Fede e Lele Mora e a 5 anni Nicole Minetti nel processo Ruby bis. Berlusconi è iscritto nel registro degli indagati, assieme ai suoi difensori Ghedini e Longo e ad altre 20 persone – tra cui diverse ospiti alle feste di Arcore che poi hanno testimoniato – per corruzione in atti giudiziari. L’indagine, affidata al procuratore aggiunto Pietro Forno e al pm Luca Gaglio, ipotizza, sulla scorta delle indicazioni dei giudici, un maxi “inquinamento probatorio” emerso nelle intercettazioni e che si sarebbe concretizzato con i versamenti di circa 5 milioni a Ruby e di 2.500 euro al mese (in alcuni casi anche di più) e altri benefit alle ragazze, future testimoni nei due processi. Testi che, si sospetta, sarebbero stati addomesticati per raccontare in aula bugie e per trasformare le serate a luci rosse in “conviviali” ed “eleganti”.
Processo d’appello sul caso Ruby. Il prossimo 20 giugno, davanti ai giudici della seconda Corte d’appello di Milano, presieduti da Enrico Tranfa, si aprirà il processo di secondo grado sul caso Ruby dove Berlusconi è imputato per concussione e prostituzione minorile. Lo scorso 24 giugno, il Tribunale lo ha condannato a 7 anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. L’ex Cavaliere ha sempre sostenuto di non aver avuto rapporto sessuale con la giovane marocchina spacciata per la nipote di Mubarak, ma per i giudici è provato il sesso tra l’allora 17enne e Berlusconi.
Divorzio da Veronica Lario. Riguardo alla causa di divorzio da Veronica Lario, Berlusconi, nonostante i giudici di Monza lo scorso 18 febbraio abbiano sciolto il matrimonio, dovrà affrontare il capitolo economicoche riguarda il mantenimento. Lei, in sede di separazione, aveva chiesto e ottenuto circa tre milioni al mese. Lui, in sede di divorzio, è riuscito a spuntarla e a vedere ridimensionato l’assegno 1,4 milioni al mese. Su l’appannaggio di Veronica Lario sono in corso trattative parallele al procedimento civile.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/08/berlusconi-ipotesi-affidamento-a-struttura-per-anziani-disabili-ma-poi-ce-appello-ruby/943947/
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