OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione animali).
Modalità nel protocollo per il campionamento di acque per uso umano.
Ultimamente si sente parlare di campionamenti di acque ad uso umano, operazione questa complessa e non semplice come qualcuno fà credere, pertanto invito chi ha qualche dubbio sull'acqua che beve a rivolgersi a persone Qualificate e competenti in materia.
Nel proteggere ignari cittadini voglio dare qualche semplice informazione per poter valutare il lavoro di chi campiona e per poter decidere a chi rivolgersi.
Come prima cosa bisogna chiarire che il procedimento seguito nell'operazione di campionamento condiziona tutte le successive operazioni di analisi in laboratorio, infatti il prelevamento del campione è un'operazione preliminare d'importanza fondamentale che, pertanto, deve essere eseguita da personale qualificato il quale deve essere a conoscenza sia delle tecniche di campionamento sia degli accorgimenti tecnici necessari per la perfetta esecuzione delle determinazioni richieste. Il campione prelevato deve avere requisiti tali da garantire la rappresentatività dell'acqua nelle condizioni di continuo esercizio dell'acquedotto o della fonte o di punti e sistemi di distribuzione.
Dovranno, inoltre, essere ricercate dal personale qualificato in fase di campionamento quante più notizie possibile inerenti il tipo di campionamento, il tipo ed il materiale costituente il rubinetto o la valvola dalla quale viene effettuato il prelievo, ecc.
E' consigliabile per ciascun campione procedere alla formazione di quattro aliquote, due per il laboratorio di analisi che effettua il controllo e due per il responsabile dell'utenza o dell'ente erogatore.
E' opportuno ricordare che la legislazione vigente non prevede norme o istituti cui demandare esecuzioni di analisi di revisione; in caso di contestazione ed anche per motivi di ordine tecnico è indispensabile procedere al prelievo di un nuovo campione. Nel caso di analisi speciali (ad esempio determinazione dei gas disciolti) le aliquote vengono prelevate direttamente.
Un verbale, redatto tempestivamente sul posto deve essere compilato, datato e firmato da un funzionario che preleva i campioni ed inviato all'Ente ufficialmente incaricato dell'analisi, e controfirmato, se ritenuto necessario, da persona responsabile dell'utenza o dell'Ente erogatore.
Ma passiamo alle Procedure :
Campionamento per determinazioni chimiche, chimico-fisiche e fisiche.
Attrezzature
Il materiale di cui è costituita l'apparecchiatura non deve, a contatto con l'acqua, alterare il risultato di analisi:
a) bottiglie o flaconi di vetro di capacità di almeno 1000 ml, a tappo smerigliato, oppure bottiglie o flaconi in materia plastica;
b) bottiglia di vetro Pirex, della capacità di 300 ml, a tappo smerigliato, per determinazioni biologiche e per la ricerca di sostanze tossiche o indesiderabili;
c) contenitori, del tipo a sonda, adatti per prelevare in profondità;
d) contenitori muniti di adatto dispositivo per la determinazione del contenuto di gas (ossigeno ad esempio).
Le bottiglie, i flaconi o i contenitori (tappo compreso) devono essere perfettamente puliti e sterilizzati, devono essere muniti di chiusura ermetica per ridurre il rischio di contaminazione ed infine devono essere in vetro, possibilmente neutro.
I recipienti in materia plastica servono per prelievi per determinazioni radiologiche.
PREPARAZIONE DEI RECIPIENTI DI RACCOLTA (CONTENITORI)
Reattivi:
A) Soluzioni di lavaggio miscela solfonitrica
B) Sodio tiosolfato (Na2S2O3) in polvere cristallina.
PREPARAZIONE DELLA BOTTIGLIA
La scelta dei contenitori è determinata da ragioni tecniche; la loro pulizia deve essere assicurata con procedure semplici.
Per quanto riguarda i contenitori in vetro:
A) pulire i contenitori con una delle soluzioni di lavaggio facendo precedere, se necessario, un lavaggio con detergenti e acqua; immergere i contenitori stessi nella soluzione. Scaldare leggermente e lasciare poi raffreddare, allorché viene usata la miscela solfonitrica.
Nota. Le soluzione di lavaggio, già citate, sono corrosive.
B) Vuotare i contenitori dalla soluzione di lavaggio, sciacquare con acqua ed asciugare per scolamento.
C) Se si presume che il campione da prelevare possa contenere cloro libero, aggiungere al contenitore g 0,05 di sodio tiosolfato, purché il tiosolfato non interferisca con le determinazioni da effettuare (altrimenti eliminare l'aggiunta del reattivo).
D) Sterilizzare i recipienti in: autoclave a vapore a 121°C per almeno 30 min.,
oppure:
stufa ad aria ad una temperatura uniforme e non inferiore ai 170 °C, per almeno 30 min.
E) Chiudere i contenitori con tappo a smeriglio e coprire la sommità ed il collo con sottile un filo di alluminio per preservarli dalla polvere e da altre contaminazioni.
Per quanto riguarda i contenitori di materia plastica, la pulizia viene effettuata lavando accuratamente i recipienti (sempre nuovi) con acqua e detergenti e risciacquando ripetutamente con acqua pura.
Punto di prelievo
I punti di prelievo possono essere:
a) sorgente a pozzo
b) acquedotto (rete di distribuzione)
c) serbatoio ad accumulo o autoclave di distribuzione,
d) altre utenze ad esempio, corso d'acqua, lago, ecc.),
e) deposito e/o centro di distribuzione.
In ciascuno di questi punti dovrà essere sistemata un'adatta presa campione, munita di apposita valvola o rubinetto il materiale tale da non interferire nelle successive determinazioni per quanto riguarda il punto e), deve essere consentita un'adatta accessibilità nei punti di deposito.
Modalità di prelievo del campione
A) Lasciare spurgare l'acqua della presa del campione per circa cinque minuti, cioè fino ad essere certi della rappresentatività del campione prelevato.
B) Dopo aver fatto spurgare, sciacquare almeno tre volte la bottiglia di campionamento ed il tappo con l'acqua da sottoporre all'analisi.
C) Riempire la bottiglia per tre quarti, chiudere con il tappo e procedere alla etichettatura.
D) Quando si raccoglie direttamente un campione da un corso d'acqua, un lago, un serbatoio una sorgente o un pozzo profondo ci si sforzerà di ottenere un campione rappresentativo. Si suggerisce di non prelevare i campioni troppo vicino alla riva o ad una profondità troppo grande allorché la presa viene effettuata per mezzo di un galleggiante. Nel caso di una sorgente prelevare il campione all'origine.
E) Se si opera in un corso d'acqua, evitare le zone di ristagno.
Nel caso di un corso d'acqua o di un lago, effettuare il prelevamento operando nel modo seguente.
Tenere il tappo in una mano e capovolgere la bottiglia con l'altra.
Immergere rapidamente la bottiglia capovolta al disotto della superficie dell'acqua con un movimento di trascinamento.
Riempire rapidamente la bottiglia in movimento fino a 3/4, con la bocca rivolta contro la direzione del flusso (nel caso del corso d'acqua).
F) Se l'acqua è immobile (come nel caso di un serbatoio) l'operatore cercherà di creare una corrente artificiale, muovendo il flacone orizzontalmente. Se questo procedimento non è praticabile, si può zavorrare il fondo del flacone per poterlo immergere nell'acqua. In ogni caso evitare di interessare la sponda o il fondo.
G) Per prelevare dei campioni in profondità in un lago o in un serbatoio, utilizzate un idoneo dispositivo.
H) Per prelevamenti in un pozzo provvisto di una pompa a mano, l'acqua sarà pompata e scartata per circa cinque minuti, la bocca della pompa verrà quindi prima sterilizzata e si darà qualche colpo di pompa prima di effettuare il campionamento. Se il pozzo è munito di una motopompa, il campione sarà raccolto da un rubinetto precedentemente sterilizzato e fissato sulla tubazione di mandata. In mancanza del dispositivo di pompaggio, il campione potrà essere raccolto direttamente per mezzo di un flacone sterilizzato e zavorrato alla sua base. Dopo il prelevamento il flacone verrà etichettato e inviato in laboratorio accompagnato da notizie riportanti tutte le informazioni necessarie.
I) Per effettuare la determinazione del contenuto dei gas nell'acqua in esame è necessario ricorrere a un metodo specifico.
Precauzioni e conservazione del campione
A) Tutti i campioni dall'atto del prelievo sino all'arrivo in laboratorio vanno conservati alla temperatura di circa +4 °C.
B) Per quanto riguarda il metodo di conservazione relativo a ciascun parametro da determinare, la singola preservazione può essere effettuata anche in laboratorio, all'arrivo dei campioni, purché non intercorrano più di nove ore dal momento del prelievo.
Campionamento per analisi batteriologiche e microbiologiche
Raccomandazioni
A) Nel caso di un sistema di distribuzione, i campioni non devono essere prelevati sempre negli stessi punti, ma è importante che i punti di prelievo siano fissati dagli esperti, specialmente dove esiste una situazione critica. Conviene inoltre insistere sul fatto che, per i controlli di routine, è molto importante analizzare numerosi campioni con tecniche semplici, piuttosto che sottomettere a prove complesse o a una serie di prove qualche campione prelevato di tanto in tanto
B) In caso di circostanze sfavorevoli, di epidemie o di pericolo imminente di contaminazioni, si dovrà procedere a prelievi ed analisi molto frequenti.
C) Le frequenza dei prelievi dovrà ugualmente essere più elevata là dove esiste un pericolo di contaminazione, specialmente nel caso di collegamenti fra due sistemi di distribuzione ed ugualmente dopo una riparazione delle condotte.
Modalità di prelievo del campione
A) All'atto del prelievo di campioni per l'analisi batteriologica è necessario prendere precauzioni rigorose, affinché il campione sia rappresentativo e per evitare tutte le possibili contaminazioni accidentali.
B) Il risultato delle analisi dipende in larga misura dall'accuratezza usata nel prelevamento dei campioni. E' dunque importante che il personale incaricato di questo lavoro sia all'altezza del compito.
C) Quando vengono prelevati più campioni simultaneamente nel medesimo punto, quello che è destinato all'analisi batteriologica sarà raccolto per primo al fine di evitare il rischio di qualche contaminazione del punto di prelievo durante la raccolta degli altri.
D) Utilizzare flaconi di vetro sterilizzati, muniti di tappo smerigliato. Il tappo ed il collo del flacone dovranno in ogni caso essere protette da un cappuccio di carta ordinaria oppure da un sottile foglio di alluminio.
E) Se l'acqua da esaminare contiene o si presume che contenga tracce di cloro, di cloramina o di ozono sarà indispensabile neutralizzarla, introducendo nel flacone una quantità sufficiente di Na2S2O3 cristallino (circa grammi 0,05)
F) Il flacone rimarrà tappato fino al momento del riempimento. Durante il prelevamento evitare che il tappo ed il collo del flacone vengano a contatto di qualsiasi cosa. Il flacone sarà tenuto dal fondo, riempito per tre quarti, senza risciacquare preventivamente, e tappato immediatamente.
G) Quando si deve prelevare il campione di acqua dal rubinetto, assicurarsi che il rubinetto scelto fornisca l'acqua da una tubazione direttamente collegata sulla condotta principale e non, per esempio da quella di una tubazione allacciata ad un 'autoclave o a un serbatoio interno.
H) Dopo aver pulito il rubinetto, si lascia fluire l'acqua per circa cinque minuti, in modo da ricambiare l'acqua che sia rimasta stagnante per almeno due ore.
I) Chiudere il rubinetto e fiammeggiare le pareti esterne fino a che si riscaldi (la fiamma si può ottenere utilizzando una torcia oppure un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, oppure utilizzando altra tecnica che eviti però la formazione di fuliggine, la quale è sempre indesiderabile).
L) Lasciare fluire l'acqua per circa 2 min. prima di prelevare il campione.
Volume del campione
Normalmente sono sufficienti due bottiglie di campioni da 300 ml. , ma poiché alcune determinazioni speciali possono richiedere una maggiore quantità di campioni è opportuno tenere presenti queste esigenze:
per la ricerca dei germi relativi alle analisi di contaminazione fecale: occorrono 500 ml. d'acqua;
per la ricerca delle salmonelle: occorrono 1000 ml. di campione;
per la ricerca dei virus: occorrono 10 l. di acqua.
Precauzioni e conservazione del campione
Preoccupazioni
In genere la conservazione dei campioni deve essere fatta, di preferenza, per refrigerazione. Tutti i campioni, dall'atto del prelievo fino all'arrivo in laboratorio, vanno conservati a una temperatura di circa +4 °Ci, se è possibile disporre di adatta attrezzatura per mantenere il freddo. Se il campione viene esaminato entro due ore, si può conservare senza metterlo nel ghiaccio; in ogni caso il tempo di conservazione anche a +4 °C, deve essere il più breve possibile.
B) Sodio tiosolfato (Na2S2O3) in polvere cristallina.
PREPARAZIONE DELLA BOTTIGLIA
La scelta dei contenitori è determinata da ragioni tecniche; la loro pulizia deve essere assicurata con procedure semplici.
Per quanto riguarda i contenitori in vetro:
A) pulire i contenitori con una delle soluzioni di lavaggio facendo precedere, se necessario, un lavaggio con detergenti e acqua; immergere i contenitori stessi nella soluzione. Scaldare leggermente e lasciare poi raffreddare, allorché viene usata la miscela solfonitrica.
Nota. Le soluzione di lavaggio, già citate, sono corrosive.
B) Vuotare i contenitori dalla soluzione di lavaggio, sciacquare con acqua ed asciugare per scolamento.
C) Se si presume che il campione da prelevare possa contenere cloro libero, aggiungere al contenitore g 0,05 di sodio tiosolfato, purché il tiosolfato non interferisca con le determinazioni da effettuare (altrimenti eliminare l'aggiunta del reattivo).
D) Sterilizzare i recipienti in: autoclave a vapore a 121°C per almeno 30 min.,
oppure:
stufa ad aria ad una temperatura uniforme e non inferiore ai 170 °C, per almeno 30 min.
E) Chiudere i contenitori con tappo a smeriglio e coprire la sommità ed il collo con sottile un filo di alluminio per preservarli dalla polvere e da altre contaminazioni.
Per quanto riguarda i contenitori di materia plastica, la pulizia viene effettuata lavando accuratamente i recipienti (sempre nuovi) con acqua e detergenti e risciacquando ripetutamente con acqua pura.
Punto di prelievo
I punti di prelievo possono essere:
a) sorgente a pozzo
b) acquedotto (rete di distribuzione)
c) serbatoio ad accumulo o autoclave di distribuzione,
d) altre utenze ad esempio, corso d'acqua, lago, ecc.),
e) deposito e/o centro di distribuzione.
In ciascuno di questi punti dovrà essere sistemata un'adatta presa campione, munita di apposita valvola o rubinetto il materiale tale da non interferire nelle successive determinazioni per quanto riguarda il punto e), deve essere consentita un'adatta accessibilità nei punti di deposito.
Modalità di prelievo del campione
A) Lasciare spurgare l'acqua della presa del campione per circa cinque minuti, cioè fino ad essere certi della rappresentatività del campione prelevato.
B) Dopo aver fatto spurgare, sciacquare almeno tre volte la bottiglia di campionamento ed il tappo con l'acqua da sottoporre all'analisi.
C) Riempire la bottiglia per tre quarti, chiudere con il tappo e procedere alla etichettatura.
D) Quando si raccoglie direttamente un campione da un corso d'acqua, un lago, un serbatoio una sorgente o un pozzo profondo ci si sforzerà di ottenere un campione rappresentativo. Si suggerisce di non prelevare i campioni troppo vicino alla riva o ad una profondità troppo grande allorché la presa viene effettuata per mezzo di un galleggiante. Nel caso di una sorgente prelevare il campione all'origine.
E) Se si opera in un corso d'acqua, evitare le zone di ristagno.
Nel caso di un corso d'acqua o di un lago, effettuare il prelevamento operando nel modo seguente.
Tenere il tappo in una mano e capovolgere la bottiglia con l'altra.
Immergere rapidamente la bottiglia capovolta al disotto della superficie dell'acqua con un movimento di trascinamento.
Riempire rapidamente la bottiglia in movimento fino a 3/4, con la bocca rivolta contro la direzione del flusso (nel caso del corso d'acqua).
F) Se l'acqua è immobile (come nel caso di un serbatoio) l'operatore cercherà di creare una corrente artificiale, muovendo il flacone orizzontalmente. Se questo procedimento non è praticabile, si può zavorrare il fondo del flacone per poterlo immergere nell'acqua. In ogni caso evitare di interessare la sponda o il fondo.
G) Per prelevare dei campioni in profondità in un lago o in un serbatoio, utilizzate un idoneo dispositivo.
H) Per prelevamenti in un pozzo provvisto di una pompa a mano, l'acqua sarà pompata e scartata per circa cinque minuti, la bocca della pompa verrà quindi prima sterilizzata e si darà qualche colpo di pompa prima di effettuare il campionamento. Se il pozzo è munito di una motopompa, il campione sarà raccolto da un rubinetto precedentemente sterilizzato e fissato sulla tubazione di mandata. In mancanza del dispositivo di pompaggio, il campione potrà essere raccolto direttamente per mezzo di un flacone sterilizzato e zavorrato alla sua base. Dopo il prelevamento il flacone verrà etichettato e inviato in laboratorio accompagnato da notizie riportanti tutte le informazioni necessarie.
I) Per effettuare la determinazione del contenuto dei gas nell'acqua in esame è necessario ricorrere a un metodo specifico.
Precauzioni e conservazione del campione
A) Tutti i campioni dall'atto del prelievo sino all'arrivo in laboratorio vanno conservati alla temperatura di circa +4 °C.
B) Per quanto riguarda il metodo di conservazione relativo a ciascun parametro da determinare, la singola preservazione può essere effettuata anche in laboratorio, all'arrivo dei campioni, purché non intercorrano più di nove ore dal momento del prelievo.
Campionamento per analisi batteriologiche e microbiologiche.
Raccomandazioni
A) Nel caso di un sistema di distribuzione, i campioni non devono essere prelevati sempre negli stessi punti, ma è importante che i punti di prelievo siano fissati dagli esperti, specialmente dove esiste una situazione critica. Conviene inoltre insistere sul fatto che, per i controlli di routine, è molto importante analizzare numerosi campioni con tecniche semplici, piuttosto che sottomettere a prove complesse o a una serie di prove qualche campione prelevato di tanto in tanto
B) In caso di circostanze sfavorevoli, di epidemie o di pericolo imminente di contaminazioni, si dovrà procedere a prelievi ed analisi molto frequenti.
C) Le frequenza dei prelievi dovrà ugualmente essere più elevata là dove esiste un pericolo di contaminazione, specialmente nel caso di collegamenti fra due sistemi di distribuzione ed ugualmente dopo una riparazione delle condotte.
Modalità di prelievo del campione
A) All'atto del prelievo di campioni per l'analisi batteriologica è necessario prendere precauzioni rigorose, affinché il campione sia rappresentativo e per evitare tutte le possibili contaminazioni accidentali.
B) Il risultato delle analisi dipende in larga misura dall'accuratezza usata nel prelevamento dei campioni. E' dunque importante che il personale incaricato di questo lavoro sia all'altezza del compito.
C) Quando vengono prelevati più campioni simultaneamente nel medesimo punto, quello che è destinato all'analisi batteriologica sarà raccolto per primo al fine di evitare il rischio di qualche contaminazione del punto di prelievo durante la raccolta degli altri.
D) Utilizzare flaconi di vetro sterilizzati, muniti di tappo smerigliato. Il tappo ed il collo del flacone dovranno in ogni caso essere protette da un cappuccio di carta ordinaria oppure da un sottile foglio di alluminio.
E) Se l'acqua da esaminare contiene o si presume che contenga tracce di cloro, di cloramina o di ozono sarà indispensabile neutralizzarla, introducendo nel flacone una quantità sufficiente di Na2S2O3 cristallino (circa grammi 0,05)
F) Il flacone rimarrà tappato fino al momento del riempimento. Durante il prelevamento evitare che il tappo ed il collo del flacone vengano a contatto di qualsiasi cosa. Il flacone sarà tenuto dal fondo, riempito per tre quarti, senza risciacquare preventivamente, e tappato immediatamente.
G) Quando si deve prelevare il campione di acqua dal rubinetto, assicurarsi che il rubinetto scelto fornisca l'acqua da una tubazione direttamente collegata sulla condotta principale e non, per esempio da quella di una tubazione allacciata ad un 'autoclave o a un serbatoio interno.
H) Dopo aver pulito il rubinetto, si lascia fluire l'acqua per circa cinque minuti, in modo da ricambiare l'acqua che sia rimasta stagnante per almeno due ore.
I) Chiudere il rubinetto e fiammeggiare le pareti esterne fino a che si riscaldi (la fiamma si può ottenere utilizzando una torcia oppure un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, oppure utilizzando altra tecnica che eviti però la formazione di fuliggine, la quale è sempre indesiderabile).
L) Lasciare fluire l'acqua per circa 2 min. prima di prelevare il campione.
Volume del campione
Normalmente sono sufficienti due bottiglie di campioni da 300 ml. , ma poiché alcune determinazioni speciali possono richiedere una maggiore quantità di campioni è opportuno tenere presenti queste esigenze:
per la ricerca dei germi relativi alle analisi di contaminazione fecale: occorrono 500 ml. d'acqua;
per la ricerca delle salmonelle: occorrono 1000 ml. di campione;
per la ricerca dei virus: occorrono 10 l. di acqua.
Precauzioni e conservazione del campione
Preoccupazioni
In genere la conservazione dei campioni deve essere fatta, di preferenza, per refrigerazione. Tutti i campioni, dall'atto del prelievo fino all'arrivo in laboratorio, vanno conservati a una temperatura di circa +4 °Ci, se è possibile disporre di adatta attrezzatura per mantenere il freddo. Se il campione viene esaminato entro due ore, si può conservare senza metterlo nel ghiaccio; in ogni caso il tempo di conservazione anche a +4 °C, deve essere il più breve possibile
Conservazione del campione
Non aggiungere al campione sostanze conservanti eccetto che sodio tiosolfato per neutralizzare il cloro libero. Tuttavia, quando sono presenti sostanze tossiche, è a volte necessario utilizzare sostanze preservanti, che saranno addizionate al campione sia al momento del prelievo sia in laboratorio.
Spero di avervi fornito indicazioni chiare, certamente non esaustive e non tecniche.
Delegato Oipa per la Provincia di Potenza
Roberto TEDESCO
______________________________________________________________________________
OIPA Italia – sezione Potenza e provincia –
Contrada Pantano 22 – 85052 Paterno (PZ)
Tel. 3666639052 – potenza@oipa.org
Nessun commento:
Posta un commento
5 STELLE