spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

mercoledì 19 febbraio 2014

RENZI CONTRO GRILLO UNA PARTITA APERTA, SE FALLISCE RENZI SI APRONO LE PORTE PER L'OPPOSIZIONE.

Renzi: “Sabato i ministri, lunedì in Aula”
Grillo in streaming: “Non sei credibile”
Berlusconi: ora avanti sulle riforme
Alla Camera le consultazioni con i partiti per la formazione del nuovo governo. 
Il capo pentastellato non fa parlare il premier in pectore: “Se giovane-vecchio”
La replica: “Non sei democratico. Chi ha votato il Movimento merita di meglio”






«Stasera vado dal capo dello Stato per riferirgli sui colloqui, mentre mi prendo la giornata di domani per la redazione di un documento programmatico» per l’azione del governo. Un Matteo Renzi sorridente, al termine delle consultazioni, annuncia che sabato scioglierà la riserva dell’incarico assegnatogli da Napolitano. E poi da lunedì si porrà la fiducia al nuovo governo in Parlamento. I colloqui “lampo” quindi sono andati bene. E si sono conclusi questa mattina: prima un lungo incontro con Silvio Berlusconi, che condivide l’accelerata sulle «riforme», poi un «colloquio assolutamente positivo» con il Pd per costruire «un governo di svolta». Infine l’appuntamento più atteso è andato in scena a Montecitorio alle ore 13.45: l’incontro trasmesso in diretta streaming tra il premier in pectore e il leader del Movimento 5 Stelle. Ed è stato un duello verbale durissimo.  

IL DUELLO IN DIRETTA  
Si parte con il ringraziamento di rito del segretario Pd. Poi subito scintille. «Basta con Napolitano, dai...», dice Grillo. «È istituzionale», lo difende Renzi. L’incontro si trasforma subito in un botta e risposta: «Non vi chiediamo la fiducia», dice il leader Pd. «Mi stai spiazzando», replica l’ex comico. Poi parola al premier in pectore: «Vi raccontiamo cosa vogliamo fare». Si parte dall’Europa. Ma Grillo lo interrompe subito e comincia il suo monologo-show: -«Non sono venuto qui a parlare di programmi. Sono venuto qua a dimostrarti qualcosa in modo educato e gioioso: sei una persona giovane ma anche vecchia. E se ti sei offeso per quel che ti dico mi dispiace». 

LO SHOW DI BEPPE  
Il leader M5S interrompe il premier incaricato che vuole illustrare il suo programma, poi Renzi lo interrompe a sua volta: «Non è il trailer del tuo show». Replica Grillo: «Qualsiasi cosa dici non è credibile». «Tu rappresenti banche e poteri forti. I tuoi programmi? Non sei credibile, eri stato eletto per fare il sindaco. Vai sempre in tv, sei una macchietta», tuona Grillo. «Sono venuto a dimostrarti nostra totale indignazione per quello che rappresenti: noi siamo coerenti tu non sei credibile». «Posso parlare?», chiede Renzi. «No», è la replica del leader M5S. E lo attacca sui costi della politica: «Solo noi abbiamo rinunciato ai rimborsi». E ancora: «Sono qui per esprimere la nostra totale indignazione a quello che tu rappresenti, non ci interessi, rappresenti De Benedetti e gli industriali, fai il giovane ma non lo sei». Renzi prova a replicare: «Non è il trailer del tuo show, non so se sei in difficoltà sulla prevendita, se vuoi ti aiuto ma il tuo popolo ti ha chiesto di incontrarmi ma tu non sei mai stato democratico. Esci da questo blog!».  

“IL PROGRAMMA? NON MI INTERESSA”  
I due si danno del tu, ma il duello verbale è durissimo. L’incaricato premier prova a parlare di programma: «Noi abbiamo il semestre europeo, so che abbiamo idee diverse, ma noi vogliamo ragionare per cambiare l’idea di Europa avendo fatto i compiti a casa: al Senato c’è il ddl Del Rio sul superamento delle province e vogliamo fare la riforma del Senato e del Titolo V...». Ma il leader M5S non gli consente di andare avanti, sostenendo di non riconoscerlo come interlocutore. «Ti sei seduto con il pregiudicato e con il massone Verdini, non abbiamo nessuna fiducia in te», tuona Grillo. Il segretario Pd incassa altre critiche, poi prova a mostrare i muscoli: «In questo momento sei un incrocio tra Gasparri e Biancofiore». Ma il capo del Movimento rilancia: «Siamo qui solo per dirti che non abbiamo nessuna fiducia in te». Finisce qui. Grillo se ne va: «Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema. La nostra stima non ce l’hai Non ha neanche un’idea di come potrebbe essere il mondo. Non ce l’hai un’idea».  

L’INCONTRO CON I GIORNALISTI  
Renzi commenta a caldo su twitter: «Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi». Grillo intanto continua il suo show di fronte ai giornalisti alla Camera: «Oggi questo poverino ha ricevuto due pregiudicati extra-parlamentari: me e Berlusconi». Poi spiega la sua presenza a Montecitorio: «Se era per me non venivo. Sono venuto per la Rete. Abbiamo votato e siamo venuti perché abbiamo un principio di democrazia. La maggioranza dei votanti ha detto “andiamo”. Ma non avevo una scaletta di cose perché non mi interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare». L’affondo contro Renzi continua: «Metà del suo programma è un copia-incolla» di quello del Movimento 5 Stelle. «Non è un problema di programma ma di chi dice questo programma: non hanno credibilità. Non hanno capito dove stiamo andando». Così Beppe Grillo in conferenza stampa risponde a chi gli domanda perché non abbia ascoltato le proposte di Renzi: «Lo ospitate ogni giorno in televisione, le conosciamo», replica.  

BERLUSCONI: «AVANTI SULLE RIFORME»  
L’incontro di questa mattina tra Renzi e Berlusconi è durato oltre un’ora. Al termine il Cavaliere ha confermato la posizione di Forza Italia: «Saremo all’opposizione ma sui singoli provvedimenti se riterremo saranno favorevoli al Paese li voteremo altrimenti no, se non sono per gli interessi degli italiani». E ha rilanciato sulle riforme: «Abbiamo discusso della necessità di approvare secondo i tempi previsti la legge elettorale su cui non ci sono possibilità di cambiamento». Già per arrivare ad un accordo - prosegue Berlusconi - c’è stata una discussione sofferta e noi abbiamo aderito a delle richieste, quelle ad esempio sugli sbarramenti, che sono scesi a dei livelli che noi pensavamo non dovessero essere così bassi». E ha concluso augurando «buon lavoro al premier incaricato e al suo team, siamo anche d’accordo per un ringiovanimento della squadra di governo. Oggi ho incontrato un premier che ha la metà dei miei anni e questo è un buon segnale anche per il rinnovamento della classe dirigente». Nessuna sorpresa invece dall’incontro tra renzi e la delegazione Pd: «Abbiamo svolto un colloquio assolutamente positivo con Renzi molto impegnato e determinato per provare a costruire un governo di svolta. A Renzi abbiamo espresso la condivisone del Pd rispetto a sfida che ha davanti», spiega il capogruppo Roberto Speranza al termine delle consultazioni con il premier incaricato.  

IL NO DI SEL E LEGA E L’APERTURA DI ALFANO  
Per ora Renzi ha incassato il no secco di Sel e della Lega. C’è stata la mezza apertura di Gal. E poi c’è stato il lungo chiarimento tra Matteo Renzi e Angelino Alfano. La “maratona-consultazioni” del premier incaricato si concluderà oggi, con Berlusconi e il Pd. Ed è stata inframmezzata da un primo “fuori onda”: l’incontro tra il premier incaricato e l’esponente della minoranza del Pd, Gianni Cuperlo che ha chiesto anticipazioni sul programma. Per ora, i “renziani” professano ottimismo: tutto procede come deve. Giovedì ci sarà la stretta sulla squadra di governo e, assicura il braccio destro del premier incaricato, Graziano Delrio, il governo sarà pronto «entro la settimana». Nichi Vendola ribadisce: Sel è «indisponibile a contribuire ad governo di larghe intese». Matteo Salvini invece chiarisce: è andato a “sentire” i programmi di Renzi ma resterà «dall’altra parte della barricata». Il Nuovo Centrodestra, invece, tratta. Seguendo il suo filo conduttore: questo è un governo di coalizione; non un monocolore Pd. «È la stessa maggioranza che ha sostenuto Letta» sottolinea Angelino Alfano che tira un sospiro di sollievo dopo il no di Sel.  

http://www.lastampa.it/2014/02/19/italia/politica/consultazioni-oggi-berlusconi-e-grillo-incontro-col-leader-ms-in-streaming-huyfCh1ef27Zw1rQTAgJYK/pagina.html

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