Renzi sotto tiro, Ft: ‘Non ha cura per l’Italia’. Camusso: ‘Rischio aumento precari’
Il quotidiano britannico stronca la "ricetta per l'Italia" presentata dal premier, osservando che "una riduzione delle tasse per coloro che guadagnano poco ha un buon senso politico, ma non aumenterà la competitività del Paese”. Berlino: "Progetto ambizioso"
Il programma del governo è sotto tiro. Mentre il Financial Times boccia la “medicina di Renzi”, che “non curerà l’Italia”, il segretario della Cgil, Susanna Camusso, critica le riforme annunciate dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che “introducono ulteriore flessibilità e precarietà“.
Il quotidiano britannico osserva in un editoriale sulla “ricetta per l’Italia” presentata mercoledì scorso dal presidente del Consiglio italiano che “una riduzione delle tasse per coloro che guadagnano poco (80 euro in più in busta paga a 10 milioni di italiani, ndr) ha un buon senso politico, ma non aumenterà la competitivitàdel Paese”.
“Renzi vuole finanziare una parte delle sue elargizioni attraverso un misto di tagli alla spesa e tasse più alte sul reddito di capitale”, scrive il giornale, sollevando dubbi sulle coperture. “Questo ha senso, ma questi soldi finanzieranno solo una parte delle promesse fatte dal premier”. Lo stesso presidente del Consiglio, ricorda il Ft, “ha ammesso” che una parte dei fondi necessari “dovrà essere reperita attraverso il debito”. E sottolinea: “L’idea che l’Italia voglia spingere oltre gli obiettivi di deficit concordati con l’Ue, il 2,6% del Pil, farà venire i brividi ai responsabili politici a Bruxelles e Berlino”.
Quanto al debito pubblico, salito a gennaio a oltre 2.089 miliardi di euro, ”l’Italia dovrebbe cercare di tagliarlo di 2mila miliardi, non aumentarlo. Quindi la domanda principale è come spenderà i soldi che intende prendere in prestito”. Mentre per la ripresa dell’economia, secondo il quotidiano inglese, bisogna abbassare le tasse alle aziende, non ai dipendenti: “Sarebbe stato meglio concentrare la limitata capacità di fuoco per aiutare le imprese, tagliando in modo più profondo le tasse che pagano. Questo permetterebbe alle aziende di abbassare i prezzi dei prodotti che vendono all’estero e di assumere di più”.
Il Ft ribadisce infine che l’uscita dalla crisi è ancora lontana per l’Italia. “La speranza era che Renzi ravvivasse l’economia italiana”, spiega il quotidiano. “Ma, mentre la crescita è finalmente tornata, le previsioni restano fragili, con la disoccupazione bloccata attorno al 13% e la produzione industriale 25 punti sotto i livelli pre crisi”.
Il quotidiano britannico, così come la Camusso, ritiene quindi che le misure annunciate da Renzi non sono la soluzione migliore per fare ripartire il Paese. Sulla stessa linea il leader della Fiom, Maurizio Landini. “Il contratto a termine non mi convince perché vedo in realtà un allargamento della precarietà”, ha detto riferendosi al pacchetto lavoro del governo, spiegando di vederlo “diverso dalla proposte iniziali che erano state fatte in cui si parlava di un contratto unico a tempo indeterminato, mentre per adesso siamo di fronte ad un contratto unico ma a tempo determinato e con questo se un giovane va in banca a chiedere un mutuo non glielo danno”.
In direzione opposta, invece, la posizione di Raffaele Bonanni, segretario della Cisl. ”Noi tifiamo per Renzi, perché trovi i 10 miliardi di euro”, ha detto. “Siamo in attesa e il 27 maggio leggeremo le nostre busta paga, sono convinto che farà di tutto per trovare quei soldi, altrimenti sarà un boomerang per lui”. Bonanni chiede però di fare “qualcosa di più per i pensionati, almeno per i più poveri, che si ritrovano con molte più tasse e molti più problemi in famiglia”.
Mentre la Germania prende tempo, aspettando di prendere una posizione riguardo al piano di Renzi. “Il governo tedesco è consapevole dell’ambizioso progetto di riforme dell’esecutivo italiano”, annuncia il portavoce Steffen Seibert, spiegando che “certamente lo illustrerà alla cancelliera Angela Merkel e ne parleranno. Ma non voglio anticipare i contenuti di quel che diranno subito dopo”. Il premier vedrà lunedì la cancelliera, mentre sabato sarà all’Eliseo per un incontro con il presidente francese, Francois Hollande.
fonte: ilfattoquotidiano.it
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