Siamo spettatori universali: il dissolvimento delle democrazie in oligarchie mediatiche è all'opera non solo in Italia ma in tutto il mondo. H.G. Gadamer
spirito critico
PENSATOIO DI IDEE
mercoledì 26 marzo 2014
LA GLOBALIZZAZIONE DEL LAVORO SI REALIZZA ATTRAVERSO LE PRATICA DEL DISORDINE E DELLA DISEGUAGLIANZA
L’immigrazione come fenomeno padronale: l’affaire Eataly
Il fenomeno migratorio di massa altro non è che un fenomeno padronale.
DI SEBASTIANO CAPUTO · 17 MARZO 2014
Il Tempio globale del libero mercato si articola su deregolamentazione, disordine, diseguaglianze. È il luogo dove gli immigrati vengono sradicati e sfruttati da un capitale senza frontiere, dove soggetti forti e soggetti deboli della stessa nazionalità, ma anche agenti economici con lingua, tradizioni e costumi diversi vengono messi gli uni contro gli altri, dove i Paesi avanzati del cosiddetto Occidente non riescono a fare fronte alla concorrenza dei Paesi emergenti che basano la loro forza su un costo del lavoro bassissimo, dove l’iperclasse economico-impreditoriale delocalizza le industrie, dove i disoccupati occidentali acquistano i prodotti fabbricati dai nuovi schiavi del Terzo mondo.
Questo meccanismo benedetto dall’Unione Europea con il Trattato di Schengen si regge in realtà sulla sinistra e la destra italiana. La “sinistra borghese e catto-comunista” con la sua retorica umanista e benpensante (“gli immigrati fanno lavori poco qualificati che gli europei non vogliono più fare”) promuove l’arrivo di nuova manodopera, mentre la “destra padronale” con la sua politica ultra-liberale (anche se in fondo l’intera élite economico-imprenditoriale non ha un colore politico ben definito) crea un processo di dumping (riduzione salariale del lavoratore locale) – nella misura in cui l’immigrato viene sfruttato a basso costo senza contratto di lavoro – e di cancellazione dei diritti sociali dei lavoratori già integrati nella società.
Il popolo italiano (o l’intera classe media) viene oggi di fatto schiacciato da due forze centrifughe e parassitarie, vale a dire l’elite cosmopolita e l’immigrazione clandestina (sottolineo: clandestina). “L’affaire Eataly” conferma questa analisi: il fenomeno migratorio di massa altro non è che un fenomeno padronale. Il patron del marchio Oscar Farinetti è finito nel mirino della Cisl lombarda che lo ha recentemente accusato di aver affidato i lavori a una ditta rumena di Suceatra (Cobetra Power). “Dietro al sistema dei distacchi si nascondono forme di sfruttamento, ed è quasi impossibile che gli operai stranieri facciano denuncia, c’è un’omertà assoluta” ha affermato il segretario del sindacato. I contratti che hanno firmato i 25 operai con Cobetra mediamente si aggirano tra i 500 e gli 800 ron (valuta rumena) di stipendio base lordo (dunque tra i 110 e i 176 euro) per 40 ore settimanali di lavoro. Tradotto: il modello Eataly è fondato sul lavoro di operai rumeni pagati tra i 2,75 e i 4,4 euro all’ora.
http://www.lintellettualedissidente.it/limmigrazione-come-fenomeno-padronale-laffaire-eataly/
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