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mercoledì 22 ottobre 2014

La Russia è pronta a fornire droni e relativo personale per il monitoraggio nel Donbass

21 ottobre 2014, 17:00

La Russia è pronta a offrire i suoi droni per il monitoraggio nel Donbass

La Russia è pronta a offrire i suoi droni per il monitoraggio nel Donbass

La Russia è pronta a fornire droni e relativo personale per il monitoraggio nel Donbass. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov a Mosca durante una lezione aperta sulla politica estera russa nel quadro del progetto “Università civile”.

I droni dovranno monitorare il rispetto del cessate il fuoco e anche lo status della linea di demarcazione tra le forze di sicurezza di Kiev e le milizie. I principi di funzionamento dei veicoli a pilotaggio remoto devono essere concordati con entrambe le parti del conflitto, ha sottolineato Sergej Lavrov. Ciò comporta in primo luogo orientarsi verso l'utilizzo di quei sistemi che non richiedono una pista attrezzata di decollo e atterraggio. Di conseguenza, la scelta si restringe a due principali classi: sistemi a corto raggio e a cortissimo raggio, ci dice Denis Fedutinov, caporedattore del sito uav.ru:
In effetti si tratta di dispositivi di sottoclasse lanciati a mano o con l'aiuto di catapulte leggere e di droni leggeri tattici. Questa classe comprende il sistema Luna proposto dalla Germania per il monitoraggio. Quanto alla Russia, naturalmente, questi sistemi rientrano nella disponibilità delle forze armate russe.
Ne sono un esempio i droni Eleron della compagnia Enix di Kazan e i droni Orlan costruiti dalla compagnia STZ di San Pietroburgo. Questi sistemi di classe mini eseguono osservazioni a corto raggio. Proprio queste due imprese, con i loro velivoli, sono state selezionate dal Ministero della Difesa russo pochi anni fa ed hanno superato i test di Stato appositamente disposti. I sistemi sono stati perfezionati tenendo conto anche dei requisiti riguardanti la temperatura ed il clima.
Allo stesso tempo Kiev ha in tutta fretta dichiarato che l'OCSE deciderà da sola i Paesi i cui droni potranno essere utilizzati per monitorare la situazione nella parte orientale dell'Ucraina. In precedenza, la ministra degli Esteri italiana Federica Mogherini ha dichiarato la disponibilità a fornire i propri droni all'OSCE ed il relativo personale militare. Allo stesso modo si era espresso un certo numero di Paesi tra cui Francia, Germania, Ucraina e Russia. La selezione definitiva del Paese fornitore deve essere approvata dal Consiglio Permanente dell'OCSE. Tuttavia, la decisione può essere politicizzata tenendo conto della sfiducia verso la Russia e delle affermazioni ripetute in Occidente secondo le quali ai combattimenti nella parte orientale dell'Ucraina partecipano unità regolari dell'esercito russo. In generale non ci dovrebbero essere grandi diversità tra i droni che alla fine saranno utilizzati sia che essi siano russi, tedeschi o francesi, evidenzia Denis Fedutinov:
Molto probabilmente, i dati oggettivi che dal drone arriveranno dal drone al terminale di terra, saranno studiati da un gruppo. Certamente questo gruppo comprenderà rappresentanti di diversi Paesi. Quindi è quasi impossibile fabbricare false informazioni.
Il monitoraggio nella parte orientale dell'Ucraina presuppone, prima di tutto, il controllo aereo della zona di contatto, sottolinea l'esperto. È necessario verificare che il cessate il fuoco nella regione venga rispettato.
fonte. http://italian.ruvr.ru/2014_10_21/La-Russia-e-pronta-al-monitoraggio-in-Ucraina-orientale-5596/

Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/2014_10_21/La-Russia-e-pronta-al-monitoraggio-in-Ucraina-orientale-5596/

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