PANCHO PARDI
Il Pd dica no allo stravolgimento della Costituzione
Nel dicembre 2012 a fine legislatura nella mia commissione Affari Costituzionali otto su nove membri del PD avevano votato a favore di una incostituzionale Commissione Costituente che avrebbe modificato la Carta e sottoposto il testo alle Camere, che avrebbero poi dovuto votarlo senza possibilità di emendamento. Unici voti contrari: il mio e quello di Mauro Marino (PD). Era la prova generale della Convenzione di cui si parla ora.
In aula la maggioranza anomala era orientata ad approvare la Commissione. Ma sono riuscito a persuadere i molti colleghi del PD che la consideravano deprecabile a far mancare il numero legale. Così l’anomala Costituente si è inabissata.
Ora ci riprovano. Bisogna rinnovare la più intensa opera di convinzione sui parlamentari PD affinché rigettino soluzioni incostituzionali di modifica costituzionale e abbandonino il mito deleterio del semipresidenzialismo. Primo: non è vero che la Costituzione non dà a chi governa gli strumenti per farlo. Secondo: se gli eletti sono inetti a governare perché dovrebbe saperlo fare uno solo degli inetti?
In aula la maggioranza anomala era orientata ad approvare la Commissione. Ma sono riuscito a persuadere i molti colleghi del PD che la consideravano deprecabile a far mancare il numero legale. Così l’anomala Costituente si è inabissata.
Ora ci riprovano. Bisogna rinnovare la più intensa opera di convinzione sui parlamentari PD affinché rigettino soluzioni incostituzionali di modifica costituzionale e abbandonino il mito deleterio del semipresidenzialismo. Primo: non è vero che la Costituzione non dà a chi governa gli strumenti per farlo. Secondo: se gli eletti sono inetti a governare perché dovrebbe saperlo fare uno solo degli inetti?
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