Andreas Utermann è capo mondiale degli investimenti ad Allianz Global Investors, e Allianz è uno dei colossi finanziari del pianeta. Ha appena pubblicato una serie di dati che lasciano stupiti, e soprattutto che lasciano una bella domanda in sospeso in Italia: da noi dove sono finiti i soldi?
Allora, con ordine. Utermann sembra aver dimostrato che a distanza di 5 anni dall'inizio dei cosiddetti salvataggi di banche e Stati, cioè dei salvataggi d'emergenza operati da altri Stati e da alcune Banche Centrali a causa della crisi finanziaria, quelli che hanno gettato i salvagenti (pieni di soldi) per non far affondare quelle banche e quegli Stati, oggi ci stanno guadagnando pacchi di soldi, o, al peggio un bel po' di soldi. Subito al sodo e agli esempi.
Il Ministero del Tesoro americano è intervenuto con iniezioni di spesa per salvare il sedere al colosso assicurativo AIG e alle banche Citigroup e Bank of America. Dal primo ha ricavato la bella somma di 5 miliardi di dollari netti, e dalle seconde 4,5 miliardi netti. In Gran Bretagna il governo ha dato soldi a Royal Bank of Scotland, e anche se le cose sono ancora da definirsi, già il Ministero del Tesoro di sua maestà si è incassato al netto 5 miliardi di sterline in una singola operazione collegata.
Veniamo alle Banche Centrali. Pochi si ricordano oggi della tragica crisi asiatica del 1998. A quel tempo la Banca Centrale di Hong Kong si precipitò a sborsare 118 miliardi di dollari di Hong Kong per salvare deretani a destra e a manca. Alla fine della crisi ci aveva guadagnato al netto 90 miliardi. Ops! La FED americana, sempre secondo Utermann, sborsò 30 miliardi di dollari per salvare Bear Stern, e su quelli ci ha scremato 6,6 miliardi di profitti. Quando poi la FED si mise ad aiutare la solita AIG, si portò a casa un margine di 17,7 miliardi che, attenzione attenzione!, finirono dritti nelle casse del Ministero del Tesoro USA. La stessa cosa è accaduta in Inghilterra, dove la Bank of England ha incassato ben 33,3 miliardi di sterline pulite, dopo aver sborsato fondi per salvare una sfilza di banche inglesi, denaro finito anche qui in gran parte nelle tasche del Ministro del Tesoro britannico. Eh sì..
.. Perché va fatto sapere che la quasi totalità dei profitti delle Banche Centrali finisce nelle casse del Tesoro di appartenenza, a dispetto di certe fantasiose teorie. E qui sta il punto.
Ma un attimo, perché la nostra bella Banca Centrale Europea, nonostante tutti i suoi strilli d'allarme, farà pure lei il suo bel pacchetto di profitti sui salvataggi di banche europee e di Stati come Grecia e Portogallo. Lo studio di Utermann stima un malloppo al netto di 80-90 miliardi di euro in arrivo.
Vengo al punto. Il punto è che secondo le mie stime, basate su dati di Fondo Monetario e del Tesoro di Roma, la Banca d'Italia e il Tesoro stesso hanno sborsato anche loro una cifra che oscilla fra i 52 (certi) e i 118 (forse) miliardi di euro per salvare banche italiane in sta maledetta crisi finanziaria. E se tanto ci dà tanto, e se noi italiani non siamo proprio i più deficienti di tutti, qualche profitto ci dovrebbe essere stato anche per noi. Profitti, torno a sottolineare, che dovrebbero essere entrati nelle casse del Ministero di Roma. Ma dove sono i soldi? No, perché visto che l'esimio vice ministro delle finanze Fassina, pungolato da me, ci dice che al suo Ministero non ci si vedono 50 euro di profitto da qualche millennio, viene da farsi qualche domanda, no? Vuoi vedere che solo noi al mondo abbiamo fatto i salvataggi e ci abbiamo però smenato tutto come dei gonzi? Mi sorprenderebbe, che diamine! Noi? Gli italiani?
Non sono cose da nulla, signor Gino e signora Matilde. Noi dovremmo avere risposte a queste domande, visto che ci dicono che a Roma mancano gli spiccioli per mandare avanti le operazioni chirurgiche d'emergenza, per riparare le strade, o per dare lavoro ai nostri figli. Dico bene?
Fonte: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=697
Allora, con ordine. Utermann sembra aver dimostrato che a distanza di 5 anni dall'inizio dei cosiddetti salvataggi di banche e Stati, cioè dei salvataggi d'emergenza operati da altri Stati e da alcune Banche Centrali a causa della crisi finanziaria, quelli che hanno gettato i salvagenti (pieni di soldi) per non far affondare quelle banche e quegli Stati, oggi ci stanno guadagnando pacchi di soldi, o, al peggio un bel po' di soldi. Subito al sodo e agli esempi.
Il Ministero del Tesoro americano è intervenuto con iniezioni di spesa per salvare il sedere al colosso assicurativo AIG e alle banche Citigroup e Bank of America. Dal primo ha ricavato la bella somma di 5 miliardi di dollari netti, e dalle seconde 4,5 miliardi netti. In Gran Bretagna il governo ha dato soldi a Royal Bank of Scotland, e anche se le cose sono ancora da definirsi, già il Ministero del Tesoro di sua maestà si è incassato al netto 5 miliardi di sterline in una singola operazione collegata.
Veniamo alle Banche Centrali. Pochi si ricordano oggi della tragica crisi asiatica del 1998. A quel tempo la Banca Centrale di Hong Kong si precipitò a sborsare 118 miliardi di dollari di Hong Kong per salvare deretani a destra e a manca. Alla fine della crisi ci aveva guadagnato al netto 90 miliardi. Ops! La FED americana, sempre secondo Utermann, sborsò 30 miliardi di dollari per salvare Bear Stern, e su quelli ci ha scremato 6,6 miliardi di profitti. Quando poi la FED si mise ad aiutare la solita AIG, si portò a casa un margine di 17,7 miliardi che, attenzione attenzione!, finirono dritti nelle casse del Ministero del Tesoro USA. La stessa cosa è accaduta in Inghilterra, dove la Bank of England ha incassato ben 33,3 miliardi di sterline pulite, dopo aver sborsato fondi per salvare una sfilza di banche inglesi, denaro finito anche qui in gran parte nelle tasche del Ministro del Tesoro britannico. Eh sì..
.. Perché va fatto sapere che la quasi totalità dei profitti delle Banche Centrali finisce nelle casse del Tesoro di appartenenza, a dispetto di certe fantasiose teorie. E qui sta il punto.
Ma un attimo, perché la nostra bella Banca Centrale Europea, nonostante tutti i suoi strilli d'allarme, farà pure lei il suo bel pacchetto di profitti sui salvataggi di banche europee e di Stati come Grecia e Portogallo. Lo studio di Utermann stima un malloppo al netto di 80-90 miliardi di euro in arrivo.
Vengo al punto. Il punto è che secondo le mie stime, basate su dati di Fondo Monetario e del Tesoro di Roma, la Banca d'Italia e il Tesoro stesso hanno sborsato anche loro una cifra che oscilla fra i 52 (certi) e i 118 (forse) miliardi di euro per salvare banche italiane in sta maledetta crisi finanziaria. E se tanto ci dà tanto, e se noi italiani non siamo proprio i più deficienti di tutti, qualche profitto ci dovrebbe essere stato anche per noi. Profitti, torno a sottolineare, che dovrebbero essere entrati nelle casse del Ministero di Roma. Ma dove sono i soldi? No, perché visto che l'esimio vice ministro delle finanze Fassina, pungolato da me, ci dice che al suo Ministero non ci si vedono 50 euro di profitto da qualche millennio, viene da farsi qualche domanda, no? Vuoi vedere che solo noi al mondo abbiamo fatto i salvataggi e ci abbiamo però smenato tutto come dei gonzi? Mi sorprenderebbe, che diamine! Noi? Gli italiani?
Non sono cose da nulla, signor Gino e signora Matilde. Noi dovremmo avere risposte a queste domande, visto che ci dicono che a Roma mancano gli spiccioli per mandare avanti le operazioni chirurgiche d'emergenza, per riparare le strade, o per dare lavoro ai nostri figli. Dico bene?
Fonte: http://paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=697
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