Napolitano: ‘Scontro politica-magistrati, pm abbiano senso della misura e del limite’
"Riserbo e misura". Il capo dello Stato indica "modelli di comportamento" ai giudici ma non ai politici. Poi insiste sulla riforma della giustizia e invita le toghe ad avere "un atteggiamento meno difensivo". Poi ricorda il suo consigliere giuridico Loris D'Ambrosio (scomparso nel 2012) e attacca: "Vittima di perverso gioco politico-giudiziario-mediatico che continua". Con evidente riferimento all'inchiesta del Fatto
Il capo dello Stato parla di un rispetto per la magistratura travolto non dalla politica, ma dalle contrapposizioni tra politica e giustizia. “Non c’è nulla di più impegnativo e delicato che amministare giustizia, garantire quella rigorosa osservanza delle leggi, quel severo controllo di legalità che rappresentano un imperativo assoluto per la Repubblica. Anche la considerazione della peculiarità di questa funzione e l’inequivoco rispetto per la magistratura che ne è investita, sono invece stati, e sono spesso travolti, nella spirale di contrapposizioni tra politica e giustizia, che da troppi anni imperversa nel nostro Paese”. E rivendica un ruolo di regia nel superamento della presunta contrapposizione: “Il superamento di tale fuorviante conflitto, gravido di conseguenze pesanti per la vita democratica in Italia ha rappresentato l’obiettivo costante del mio impegno fin dall’inizio del mandato presidenziale”.
Tra le righe dell’intervento in omaggio di D’Ambrosio (scomparso nel luglio 2012) non manca un riferimento all’inchiesta del Fatto Quotidiano che, lo scorso anno, ha svelato le telefonate del Colle con Mancino, al tempo indagato per falsa testimonianza nell’inchiesta sulla trattativa stato-mafia: “Nulla è stato più paradossale e iniquo che vedere anche Loris divenire vittima di quello che il professor Fiandaca ha chiamato ‘un perverso giuoco politico-giuridico e mediatico‘. La cui impronta mistificatoria si è fatta sentire proprio oggi forse in non casuale coincidenza con questo incontro”. Il riferimento è alla notizia, pubblicata oggi dal Fatto (leggi l’articolo di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza) e da altri quotidiani, del carteggio tra Pietro Grasso e il pg della Cassazione proprio a seguito dell’interessamento quirinalizio sulla vicenda. Il nome di Loris D’Ambrosio ricompare all’interno di questi articoli.
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