Nuovo governo o elezioni? Lettera ai parlamentari M5S
Cari parlamentari eletti nelle liste del M5S, leggo di profonde divisioni tra voi che ci rappresentate (non so quanto corrispondenti a eventuali divisioni fra noi vostri elettori, da voi rappresentati), nel caso (auspicabilissimo, almeno a mio parere) dovesse cadere il governo Letta e si ponesse la scelta tra un nuovo governo e elezioni immediate con il “Porcellum”.
Faccio ovviamente la tara delle disinformazioni giornalistiche, che in molte testate assumono ormai la menzogna come norma. Schematicamente, la mia opinione di elettore, su cui spero avrò le vostre reazioni, è la seguente:
Una alleanza con il Pd per un governo Letta bis, o comunque con premier Pd e anche solo con ministri Pd sarebbe subalterna e perciò insensata. E probabilmente segnerebbe la fine politica sia del M5S sia di quella parte che vi si prestasse.
Votare con il “Porcellum” sarebbe in contraddizione con quanto promesso, e sarebbe altrettanto insensato (ma anche il vecchio Mattarellum lo sarebbe) perché ogni maggioritario ad un turno, quando vi siano più di due grandi forze in lizza (e oggi sono tre) trasforma le elezioni in pura roulette e gioco d’azzardo (per uno 0,1% in più o in meno si prende tutto, anche avendo meno di un terzo dei voti).
Il M5S può evitare questo Scilla e Cariddi di insensatezze diventando protagonista e avanzando una sua proposta di governo. “Sua” può avere un duplice senso: Premier e ministri del M5S, ma non ci sono i numeri e quindi è comunque matematicamente improponibile. Oppure un premier proposto da M5S che possa ottenere un voto di fiducia in Parlamento. Questa seconda eventualità, che avrebbe una portata “rivoluzionaria”, è difficilissima ma ha dalla sua alcuni atout.
Il M5S aveva già scelto (con il voto on line ristretto ad alcune migliaia di militanti) alcuni nomi per la presidenza della Repubblica, che hanno tutte le caratteristiche per poter essere ottimi premier di rottura rispetto a partitocrazia, inciucio e altri regimi: Rodotà e Zagrebelsky. Sono persone che sceglierebbero come ministri il meglio in fatto di eccellenze nei vari settori che oggi si dia in Italia, e in fatto di programma da sempre si battono per alcuni tra i punti che il M5S ha reiteratamente considerato qualificanti.
Un governo del genere metterebbe il Pd con le spalle al muro e forse lo spaccherebbe, perché dire di no a personalità che appartengono alla migliore storia della sinistra italiana, e a ministri le cui capacità (oltre che onestà) sarebbero incontestabili e certamente apprezzata dalla schiacciante maggioranza degli elettori Pd, costituirebbe per i dirigenti Pd un finale harakiri. Per evitarlo dovrebbero subordinarsi loro alle proposte e scelte del M5S e dunque si spaccherebbero, ma forse un numero di parlamentari sufficiente alla fiducia del governo da voi proposto ci sarebbe, data la pressione dei loro elettori.
Una iniziativa di questo genere porterebbe comunque al M5S milioni di consensi. Nel caso riesca, perché si dovrebbe a una decisione del M5S il miglior governo della storia italiana. Nel caso non riuscisse (per il catafratto e quasi unanime rifiuto del Pd), perché risulterebbe evidente la serietà e il realismo del M5S a fronte della pretestuosità e irresponsabilità del Pd.
In questi giorni in cui è in atto un tentativo ormai sbandierato di “golpe bianco” (perché tale sarebbe anche solo ogni dilazione e rinvio del voto della Giunta del Senato che deve certificare la decadenza del sen. Berlusconi, di cui Violante si è fatto ortabandiera), la capacità di offrire a tutti gli italiani una prospettiva chiara e concreta di definitiva liberazione dal berlusconismo attraverso un governo (abissalmente migliore di tutti i precedenti) e non solo attraverso elezioni anticipate (col “Porcellum” del tutto aleatorie quanto al risultato) farebbe di voi parlamentari del M5S il punto di riferimento di ogni elettore onesto e democratico.
Con fiducia e speranza
Paolo Flores d’Arcais
(28 agosto 2013)
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