Blog Grillo insiste: “Non c’è maggioranza per cambiare la legge elettorale”
Sul sito del leader del Movimento 5 stelle nuovo affondo sul Porcellum: "Noi contrari da sempre, mancata abolizione non è colpa dei nostri parlamentari", scrive il responsabile comunicazione Incerti. Che riepiloga tutti i voti contrari alla riforma arrivati dal Partito Democratico
Nel mirino di Incerti c’è soprattutto il Partito Democratico. La ricostruzione parte infatti dal 20 aprile scorso, giorno dell’elezione del presidente della Repubblica: “I parlamentari del Pd non votano né Prodi (fondatore del Pd e dell’Ulivo e l’unico ad aver sconfitto Berlusconi nelle urne due volte) e nemmeno Rodotà (costituzionalista di sinistra e non del Movimento 5 Stelle) come presidente della Repubblica. Preferiscono rieleggere l’88enne Giorgio Napolitano insieme a Berlusconi”, ricorda Incerti.
Altro passaggio fondamentale il 29 maggio: ”Alla Camera il Pd insieme al Pdl vota contro la mozione Giacchetti (Pd) per abolire il Porcellum e tornare alla legge elettorale precedente (voto a favore solo da parte di Movimento 5 Stelle e Sel). Nello stesso giorno il Senato boccia la mozione del Movimento 5 Stelle che propone strumenti di democrazia diretta“.
Così si arriva in estate, all’8 agosto. Quando “in Senato il Pd insieme al Pdl vota ‘no’ alla richiesta di esame d’urgenza della legge elettorale “Parlamento Pulito” proposta dal M5S (sulla base della legge popolare del 2007 mai discussa in tutti questi anni. ). La proposta conteneva anche l’elezione diretta da parte dei cittadini dei candidato a Camera e Senato”. I fatti, secondo Incerti, sono sufficientemente chiari. E il consulente del M5s tira quindi le conclusioni del suo ragionamento: “In questo Parlamento, non per colpa dei parlamentari del M5S, non esiste unamaggioranza parlamentare per cambiare in senso democratico la legge elettorale esistente contro la quale il M5S si è sempre battuto”. “Il Pd(menoelle) – conclude Incerti – la finisca di dare la colpa ad altri per quello che non ha mai fatto in 8 anni e neanche in questi 5 mesi. Se le “speranze” non si tramutano mai in fatti, si tratta solo di prese in giro per i cittadini.
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