Lombardia declassata, Maroni vs Monti. Ma il Rapporto è riferito agli anni di B.
Il Rapporto dell'Unione europea sulla competitività delle regioni, in cui il territorio governato dall'ex ministro scivola al 128° posto in classifica, fa riferimento a dati fino al 2010. Il leghista aveva incolpato i tecnici e "le loro tasse", invece in quel periodo al governo c'era Berlusconi, mentre al Pirellone dominava il Celeste Formigoni, espressione del sodalizio Pdl-Lega poi crollato con le inchieste degli anni successivi
di Franz Baraggino | 26 agosto 2013
Comunque la pensi Roberto Maroni, con il declassamento della Lombardia nella classifica europea sulla competitività il governo Monti non c’entra. “Colpa dei tecnici che hanno penalizzato il Nord a suon di tasse”, aveva commentato il governatore due giorni fa. Ma i dati analizzati dalRapporto Ue sulle regioni si fermano al 2010, quando Berlusconi sedeva a Palazzo Chigi e al Pirellone regnava la decennale alleanza tra Pdl e Lega. E ad essere bocciata è innanzitutto la qualità della governance, giudicata in base al livello di corruzione percepita dai cittadini e all’efficienza delle istituzioni. “Chi è al governo della Regione da anni non dovrebbe sorprendersi”, ribatte oggi Giuseppe Berta, docente di Storia contemporanea alla Bocconi di Milano, che rilancia: “Finiamola con la stucchevole retorica del Nord”. La Lombardia passa in soli tre anni dal 95° al 128° posto nella classifica Ue sulla competitività delle regioni europee? Nessuna esitazione: per il presidente Roberto Maroni la colpa è del governo dei tecnici guidato da Mario Monti. “Una politica basata soltanto sul rigore e sull’aumento della pressione fiscale, che ha danneggiato il sistema produttivo della Regione”. Ma le accuse del governatore non reggono il confronto con i dati. Basta sfogliare il ‘Regional Competitiveness Index 2013′ per rendersi conto che si tratta di uno studio che analizza dati raccolti fino al 2010, quando Berlusconi era premier e al Pirellone imperava il Celeste Roberto Formigoni, da anni al comando della Lombardia grazie alla solida alleanza tra il Cavaliere e la Lega Nord.
Anni che lo stesso Maroni continua a definire “di eccellenze e di buon governo”. Ma il primo dei cinque indici che compongono il RCI 2013 riguarda proprio la qualità della governance, che attraverso un’indagine condotta tra il 2002 e il 2009 misura il livello di corruzione percepito dagli abitanti, la democraticità delle istituzioni, la loro efficienza e il grado di trasparenza dei media. Il posizionamento della Lombardia? Pessimo. Delle 262 aree regionali in cui il Rapporto 2013 divide l’Europa, la regione guidata da Maroni è al 200° posto per “qualità istituzionale”. Ennesima fotografia di un decennio in cui all’ombra del matrimonio tra Lega e Pdl si consumavano i grandi scandali della sanità lombarda. Un sistema spartitorio che vedeva coinvolte le forze di maggioranza e che di lì a poco sarebbe stato travolto dalle inchieste sulle cliniche Maugeri e San Raffaele, dall’arresto del faccendiere Pierangelo Daccò e dalle indagini per corruzione che hanno costretto lo stesso Formigoni a dimettersi.
Anni in cui la Lombardia ha scalato ben altre classifiche: quelle dei consigli regionali con il maggior numero di indagati. Un record raggiunto anche grazie ai disinvolti rimborsi dei consiglieri leghisti. “Nessuno si può sorprendere di fronte alla classifica europea e al risultato della Lombardia”, commenta Berta. “Il nostro sistema di sviluppo economico è sbagliato”, attacca il docente ai microfoni di Radio Popolare, e rilancia: “Chi amministra la Lombardia dovrebbe smetterla con la stucchevole retorica del Nord, e farebbe bene a concentrarsi sulle priorità che studi come quello alla base del RCI 2013 indicano ormai da anni”. E ancora: “Abbiamo smesso di produrre conoscenza, quella che serve all’innovazione e quindi alla produzione. Per questo perdiamo la sfida dello sviluppo, che altri Paesi dimostrano di invece di saper raccogliere”. E conclude: “Indici come quello sulla qualità delle istituzioni, la salute, l’educazione, segnano il deterioramento di un’area prima ancora del dato macroeconomico, anzi, ne sono la causa”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/26/lombardia-declassata-maroni-incolpa-monti-ma-rapporto-parla-di-anni-in-cui-governava/692916/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/26/lombardia-declassata-maroni-incolpa-monti-ma-rapporto-parla-di-anni-in-cui-governava/692916/
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