Mauro vara la "Nave popolare"
E Scelta Civica attacca...
Varo al teatro Quirino di Roma, cento metri dal Tempio di Adriano dove Angelino Alfano tiene a battesimo i nuovi gruppi parlamentari del centrodestra, per la «nuova nave» dei «Popolari per l'Italia». Riuniti in assemblea all'insegna del popolarismo e del tricolore dalla confluenza fra l'Udc di Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa e del ministro Gianpiero D'Alia con la folta pattuglia di parlamentari (ormai ex) Scelta Civica guidati dal ministro Mario Mauro, che la scorsa settimana se ne andarono sbattendo la porta dall'assemblea nazionale del partito di Mario Monti e Alberto Bombassei, prima ancora che i lavori cominciassero.
L'immagine della nave l'hanno offerta ad una voce i diretti interessati (appunto Casini, Mauro, D'Alia, etc). E l'hanno pure messa nero su bianco nel documento sottoscritto da tutti i presenti, letto dal palco a due voci dagli attuali presidenti dei gruppi parlamentari di Scelta Civica Lorenzo Dellai (Camera) e Lucio Romano (Senato). I quali però presto si troveranno a presiedere gruppi con gli stessi parlamentari attuali, ma dal nome diverso, mettendo però alla porta i montiani.
I quali se alla Camera potranno restare in proprio perchè più di venti, al Senato (sono 8) dovranno o cercare adue senatori oppure ottenere da Pietro Grasso una deroga per non far scomparire da palazzo Madama la dicitura «Scelta Civica». Tutto questo ovviamente non interessa a Mauro e Udc che sui gruppi autonomi tirano dritto, come garantito da Casini («certamente») e scritto nell'atto di nascita della «nave». «Saranno garantiti autonomi gruppi alla Camera e al Senato, dopo la rottura voluta da altri», si legge.
La data di nascita dei nuovi gruppi non è ancora fissata. Prima c'è da formalizzare la scelta del nome. «Popolari italiani» è un'ipotesi. Ma ce ne sono anche altre. E comunque la decisione dovrà attendere l'esito di una sorta di referendum con tanto di urne che oggi è stato condotto al teatro Quirino. Dove a ogni partecipante all'assemblea è stato chiesto di deporre nell'urna la sua proposta. Per vedere cosa piace di più. Con due paletti: richiamo al popolarismo europeo, unità nazionale.
Mentre l'incognita maggiore a tutt'oggi non risolta dagli stessi comandanti della nuova nave è il rapporto e la possibilità di confluenza con il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Su cui nella stessa «nave popolare» di Casini e Mauro ci sono divergenze. E che comunque sconta una diffidenza e un pregiudizio inziale piuttosto consistente da parte degli alfaniani. Perchè l'area di Cl Lupi-Formigoni non gradisce concorrenze cattoliche. E perchè, almeno per ora, l'ex segretario del Pdl la prua della sua nave la tiene ferma nel solo centrodestra, in una visione bipolare di alternanza. Mentre la «nave popolare» èin un sistema di mare aperto neo-proporzionale che vuole fare rotta.
«È finita - ha scandito Casini al Teatro Quirino, parlando della nuova 'nave popolarè- la stagione degli uomini della Provvidenza. I partiti politici vanno costruiti seriamente: questo è chiaro agli italiani». E «noi vogliamo creare una forza europeista ma che contesti questa politica Ue perchè con questo rigore andiamo a fondo e le classi popolari proveranno un livello di vita sempre più insopportabile». Così come «vogliamo essere una forza europea che dica all'Europa di cambiare musica perchè così andiamo a fondo tutti e si consegna l'Europa all'antieuropeismo e al populismo».
La nave dei popolari italiani europeisti, inoltre, vuole essere una nuova forza moderata che intende «far valere le proprie ragioni senza dover mettere a ferro e a fuoco una città come è successo ieri». E «noi diciamo basta - ha concluso il leader Udc ai 'doppiopesismì, perchè c'è chi vuole mandare al rogo il ministro Cancellieri e santificare il sindaco di Salerno. Mentre noi siamo garantisti sempre e per tutti». «Vogliamo far nascere - ha fatto eco il ministro della Difesa Mario Mauro una forza politica concepita non come scialuppa ma come cantiere per una nave aperta a tutti coloro che scommettono su un'Italia popolare e non populista, di destra o di sinistra».
Con la sottolineatura che « i nostri gruppi parlamentari li abbiamo già ed esprimiamo già i capigruppo» mentre «il nome ora non è una priorità: avremo il nome adatto per una nave grande...».
Se sulla nave (...e nei nuovi gruppi parlamentari...) prima o poi ci saranno anche Angelino Alfano e il Nuovo Centrodestra, per Mauro è presto per dirlo. «Il centrodestra che conoscevamo - ha detto in proposito - è una costruzione di Berlusconi che non ha più senso: oggi l'alternativa è tra popolari e populisti. Con il nuovo centrodestra abbiamo idee diverse, ma gli elettori sono gli stessi: bisogna lavorare per un progetto di Italia che li soddisfi. Con il Nuovo centrodestra collaboriamo già tanto nel governo: ora dovremmo farlo ancora di più nel percorso paralmentare, conoscendo di più le ragioni degli uni e degli altri».
Mauro però a Scelta Civica giunse arrivando dal Pdl. Il suo compagno di nave e di squadra di governo Gianpiero D'Alia, ministro per la Pubblica Amministrazione, è dall'Udc che proviene. E sul rapporto con Ncd ed Alfano sembra pensarla un pò diversamente. «Alfano - ha sottolineato D'Alia- persegue obiettivi diversi dai nostri: loro vogliono rifare un centrodestra nell'ambito di un bipolarismo che abbiamo visto non aver avuto effetti positivi per il Paese. Noi invece pensiamo che un sistema politico e istituzionale debba essere radicalmente cambiato altrimenti non ci saranno istituzioni in grado di dare risposte efficienti ai cittadini».
In ogni caso, «oggi - ha concluso il ministro Udc - è una giornata salutare e positiva per tutti. In Italia c'è la necessità di un'offerta politica nuova che deve avvenire partendo dalla gente e costruendola dal baso. Finora le leadership sono nate per cooptazione o per fatti mediatici e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La nostra vuole essere una nuova esperienza, condivisa da tutte le persone che vogliono un'Italia diversa» e «credo che ci sia l'opportunità di farlo con tanti. Con Mauro, tanti parlamentari e amici con cui condividiamo oggi questa esperienza che non dovrà più essere fatta solo come espressione di singole personalità».
SCELTA CIVICA: «ITALIA POPOLARE»
ENNESIMO PARTITINO POST DC
«Assistiamo alla nascita dell`ennesima formazione post-democristiana. Non è certo la strada per portare il Paese fuori dalle macerie provocate in decenni dagli stessi protagonisti. Siamo partiti dai loro errori e oggi più che mai abbiamo la forza di rilanciare il progetto radicalmente riformatore di Mario Monti, di cui l'Italia ha drammatico bisogno». Lo ha affermato in una dichiarazione la segretario di Scelta Civica, Stefania Giannini. «Scelta Civica - ha aggiunto la kermesse Casini- Mauro al teatro Quirino di Roma- resta impegnata nel compito di cambiamento e modernizzazione del Paese, che sono e restano le nostre ragioni di identità e di impegno politico e civile».
http://www.unita.it/italia/mauro-vara-la-nave-popolare-br-e-scelta-civica-attacca-1.535094
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