Congresso Pd, tensione sulle tessere: circolare del Nazareno per monitorare i nuovi iscritti in Calabria, renziani agitati
Pubblicato: 27/10/2013
La guerra delle tessere è un grande classico di ogni congresso di partito. Non poteva mancare, a maggior ragione al congresso del Pd 2013. Ed eccola. Urla di battaglia arrivano in forze alla Leopolda, che sarà anche 'la Leopolda della pacificazione' con il resto del partito, ma questo è un programma che guarda a dopo le primarie. Adesso, qui alla Leopolda c'è Ernesto Magorno, deputato calabrese dell’area Renzi, che lancia l’allarme. “Ieri Zoggia e Stumpo hanno diramato una circolare nelle sezioni per spiegare che i nuovi iscritti non possono superare il 10-25 per cento dei vecchi – spiega Magorno – Ma il regolamento approvato all’assemblea nazionale non prevede alcun limite: dice solo che ci si può presentare ai circoli per votare e allo stesso tempo prendere la tessera. Ora io sto facendo la guerra, almeno nella mia regione in Calabria dove l’apparato comunista blocca il cambiamento e chiude le sezioni”.
Magorno è particolarmente agitato. Gli altri renziani meno. Lorenzo Guerini, il deputato che per Renzi si è seguito tutta la trattativa sulle regole in commissione per lo statuto, si incolla alla tastiera e scrive una lettera piccata al Nazareno. Parla di “malafede” sul caso iscrizioni in Calabria, dove sono state “respinte” persone che volevano iscriversi, chiede un “intervento immediato” per risolvere il problema presentatosi a Cosenza e Catanzaro. Dal dipartimento organizzazione del Nazareno, Davide Zoggia spiega che in realtà la circolare è partita per “monitorare le nuove iscrizioni” in Calabria, evitare il rischio di un tesseramento gonfiato all’ultimo minuto. Insomma, una sorta di procedura a garanzia di tutto il partito, non di una parte.
Sarà solo un caso calabrese? Può darsi. E può darsi pure che la solerzia di Magorno parli davvero solo per una questione di carattere territoriale e “male interpretata dai calabresi”, come dicono dal Nazareno. Del resto, mail piccata a parte, anche lo stesso Guerini dice che i renziani “sono d’accordo” con la premura della dirigenza Pd mirata a mantenere un livello ordinato di nuove iscrizioni. Ma quel che è certo è che sul congresso si sta scatenando la classica tensione da tessera, con le truppe avversarie nervose per opposte ragioni: da una parte, gli ex Ds cuperliani che sanno di essere più forti tra gli iscritti e intenzionati a difendere questa posizione; dall’altra, i renziani che danno per scontato di non riuscire a ottenere la maggioranza tra gli iscritti e vedono a rischio non la vittoria di Renzi alle primarie dell’8 dicembre, aperte anche ai non iscritti, ma il suo governo del partito. Senza la maggioranza tra gli iscritti, infatti, Renzi potrà anche diventare segretario ma rischia di non avere i numeri per governare l’assemblea e gli altri organismi Dem.
http://www.huffingtonpost.it/2013/10/27/congresso-pd-tensione-sulle-tessere_n_4167446.html?1382869488&utm_hp_ref=italy
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