MUNCHAU (FT): PER L’ITALIA NON RIFORMARE, NON FARE DEFAULT E RESTARE NELL’EUROZONA E’ INCOERENTE
Riprendo da un articolo de Il Grande Bluff l’intervento di un notissimo articolista del Financial Times, Wolfgang Munchau che il uno dei suoi ultimi articoli scrive:
«Sappiamo che tali cambiamenti richiedono molto tempo. Ma l’Italia non ha quel tempo. La preferenza dell’establishment italiano per non riformare, non fare default e restare in Eurozona è incoerente.
Chiarire questo punto è stato il grande fallimento dell’establishment politico italiano, incluso il signor Monti nel suo ruolo di politico»
In sintesi:
Per l’Italia, non riformare, non fare default e restare nell’eurozona è incoerente
LE DUE RICETTE PER USCIRE DALLA CRISI
Nel dibattito quotidiano tra economisti ed esperti del settore, tanto in Italia, quanto all’estero, si contrappongono sostanzialmente due posizioni e ricette per l’Italia:
A) Eliminare i vincoli interni allo sviluppo. C’e’ chi sostiene che per uscire dai guai l’Italia deve affrontare severissime riforme interne, ridurre la spesa pubblica improduttiva, ridurre drasticamente i tempi decisionali della burocrazia, della politica e della giustizia, ridurre il carico e cuneo fiscale, investire in infrastrutture e modernizzare il paese, cercando di farlo diventare normale.B) Eliminare i vincoli esterni allo sviluppo. C’e’ chi sostiene che l’Italia e’ ingabbiata nell’Eurozona, e cio’ ha causato una forte perdita di competitivita’ a causa del differenziale inflattivo e di Costo del Lavoro per unita’ di Prodotto con le nazioni “Core” d’Europa. Solo con l’uscita dall’Euro e riappropriandosi delle tradizionali leve di una Banca Centrale Nazionale, l’Italia puo’ tornare ad un regime flessibile, riprendendo un percorso di crescita.
TIRARE A CAMPARE E NON PRENDERE DECISIONI STRATEGICHE, CONDANNA L’ITALIA AD UN IMPOVERIMENTO EPOCALE
Assisto quotidianamente ad un dibattito acceso tra sostenitori del “e’ colpa della Kasta e dei Parassiti” e quelli che dicono “e’ colpa della Kattifa Cermania“. Volendo personalmente fare sia una cosa che l’altra (vedere QUI e QUI), tra l’altro in modo piuttosto draconiano, spesso mi arrivano “rimbrotti” di “puristi” di una o dell’altra fazione. Il punto essenziale e’ che:
Nel dibattito corrente, TUTTI sono perfettamente d’accordo su un fatto: l’Italia da 15 anni e’ in crollo economico (con un PIL ed una Produzione Industriale che perdono l’1% ed il 2% all’anno sulla gia’ bassa media Europea) e tale collasso certamente continuera’ in futuro, in quanto ha perso fortemente in Competitivita’.
In soldoni, in Italia e’ in corso un progressivo Impoverimento dell’economia reale di proporzioni epocali, il cui esito finale e’ noto a tutti. In questo quadro, e’ perfettamente logica la frase di Wolfgang Munchau, che piu’ o meno ci dice:
“fate qualcosa di radicale (o Severe Riforme o uscite dall’Euro o entrambe le cose), perche’ se non lo fate siete morti nel medio periodo”
La nostra classe Dirigente, ha sostanzialmente scelto, invece di non fare sostanzialmente niente di niente. Tutti i Governanti ed accoliti (Sindacati, Confindustria, Media) sostengono la STABILITA’ come valore supremo, che in Italia equivale all’IMMOBILISMO: non si riforma niente, non si agisce sulla burocrazia, non si tocca l’inefficienza interna, non si migliora il CLUP, ed uscire dall’Euro e’ un’eresia.
Serve una Classe Dirigente disposta a “mettersi in gioco ed a rischiare”, ma affinche’ cio’ accada, serve che la Popolazione Italiana faccia altrettanto.
By GPG Imperatrice
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