Il G20 vuole tassare le multinazionali
I ministri del Lavoro e dell’Economia, i governatori delle banche centrali degli Stati membri del G20, si sono riuniti a San Pietroburgo dal 18 al 20 luglio 2013. Questo incontro è volto a preparare il vertice dei capi di Stato e di governo che si terrà il 5 e 6 settembre. I partecipanti hanno discusso le proposte dell’OCSE per tassare le multinazionali e le altre società che vi sfuggono parzialmente.
L’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo in Europa suggerisce di:
definire a livello internazionale la giurisdizione degli Stati in materia di tassazione del lavoro digitale, in modo che le aziende contribuenti sappiano, a seconda delle loro attività, dove devono pagare le tasse;
vietare i trattati che istituiscono le zone preferenziali di doppia non-imposizione;
sviluppare leggi che vietano i trucchi contabili che deviano le plusvalenze su aziende situate in Stati a fiscalità privilegiata;
costringere a dichiarare i titolari di ogni società off-shore;
creare un meccanismo globale per assicurarsi che ogni azienda paghi le tasse in uno Stato o in un altro.
definire a livello internazionale la giurisdizione degli Stati in materia di tassazione del lavoro digitale, in modo che le aziende contribuenti sappiano, a seconda delle loro attività, dove devono pagare le tasse;
vietare i trattati che istituiscono le zone preferenziali di doppia non-imposizione;
sviluppare leggi che vietano i trucchi contabili che deviano le plusvalenze su aziende situate in Stati a fiscalità privilegiata;
costringere a dichiarare i titolari di ogni società off-shore;
creare un meccanismo globale per assicurarsi che ogni azienda paghi le tasse in uno Stato o in un altro.
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