Inps, trema la poltrona di Mastrapasqua. Caso cartelle truccate, Letta: “Chiarezza”
Il premier chiede al ministro del Lavoro Giovannini una relazione sul caso del presidente Inps indagato dalla procura di Roma per truffa, falso e abuso di ufficio in merito a rimborsi gonfiati
“Massima chiarezza nel rispetto dei cittadini”. Parola del premier Enrico Letta, che si inserisce con questa pesante presa di posizione nel caso Mastrapasqua. Il presidente del Consiglio, fa sapere palazzo Chigi, ha infatti chiesto al titolare del Lavoro “al più presto possibile” una relazione su tutti i profili della vicenda in cui il presidente dell’Inps è indagato per truffa, falso e abuso d’ufficio dalla procura. Nel mirino degli inquirenti è il suo incarico di direttore generale dell’Ospedale israelitico di Roma. La struttura, infatti, è sotto inchiesta per le migliaia di cartelle cliniche falsificate per gonfiare i rimborsi del Sistema sanitario nazionale e Letta chiede “massima chiarezza” sia sul versante dei possibili conflitti di interesse, sia sulle altre questioni emerse.
L’indagine della Procura di Roma
Il presidente dell’Inps, ente che dipende per l’appunto dal ministero del Lavoro, è finito sulla graticola per un’indagine della procura di Roma per presunte cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate dell’Ospedale Israelitico, di cui è direttore generale, per un giro di 85 milioni di euro. La relazione sollecitata da Letta a Giovannini, oltre che sui profili generali della vicenda, è però anche su possibili conflitti d’interesse: secondo la ricostruzione del quotidiano La Repubblica, infatti, Mastrapasqua, in veste di direttore dell’Ospedale, avrebbe girato all’Inps, di cui è presidente, contributi previdenziali sotto forma di fatture della Regione Lazio non liquidate. Palazzo Chigi, insomma, vuole vederci chiaro su una vicenda di cui è protagonista un dirigente considerato tra i più potenti d’Italia, che ricopre decine di cariche in diversi enti e società, tra cui la vicepresidenza esecutiva di Equitalia: si vuole capire se questa moltiplicazione di poltrone (secondo l’Adusbef si tratta addirittura di “25 incarichi simultanei”) possa in qualche modo provocare un conflitto d’interessi e quindi irregolarità di qualche tipo. Ieri il presidente dell’Inps si era già difeso sottolineando che l’inchiesta è stata avviata anche grazie all’impulso dato da lui stesso. Inoltre, per Mastrapasqua “nessun rilievo o interesse assumono nell’indagine il ruolo di presidente dell’Inps né tantomeno quello di Direttore Generale dell’Ospedale Israelitico, in quanto i fatti ipotizzati attengono a condotte che sarebbero state poste in essere da alcuni dirigenti sanitari e non afferiscono né all’Inps né all’Ospedale Israelitico”.
Il presidente dell’Inps, ente che dipende per l’appunto dal ministero del Lavoro, è finito sulla graticola per un’indagine della procura di Roma per presunte cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate dell’Ospedale Israelitico, di cui è direttore generale, per un giro di 85 milioni di euro. La relazione sollecitata da Letta a Giovannini, oltre che sui profili generali della vicenda, è però anche su possibili conflitti d’interesse: secondo la ricostruzione del quotidiano La Repubblica, infatti, Mastrapasqua, in veste di direttore dell’Ospedale, avrebbe girato all’Inps, di cui è presidente, contributi previdenziali sotto forma di fatture della Regione Lazio non liquidate. Palazzo Chigi, insomma, vuole vederci chiaro su una vicenda di cui è protagonista un dirigente considerato tra i più potenti d’Italia, che ricopre decine di cariche in diversi enti e società, tra cui la vicepresidenza esecutiva di Equitalia: si vuole capire se questa moltiplicazione di poltrone (secondo l’Adusbef si tratta addirittura di “25 incarichi simultanei”) possa in qualche modo provocare un conflitto d’interessi e quindi irregolarità di qualche tipo. Ieri il presidente dell’Inps si era già difeso sottolineando che l’inchiesta è stata avviata anche grazie all’impulso dato da lui stesso. Inoltre, per Mastrapasqua “nessun rilievo o interesse assumono nell’indagine il ruolo di presidente dell’Inps né tantomeno quello di Direttore Generale dell’Ospedale Israelitico, in quanto i fatti ipotizzati attengono a condotte che sarebbero state poste in essere da alcuni dirigenti sanitari e non afferiscono né all’Inps né all’Ospedale Israelitico”.
Cittadinanzattiva: “Accuse gravi, Mastrapasqua si dimetta”
“Ipotesi di reato molto gravi, che dovrebbero suggerire all’interessato di dimettersi, vista la delicatezza dei diritti che gestisce e l’importanza dell’assoluta assenza di ombre per chi ricopre diverse cariche pubbliche, tra cui in primis quella di presidente dell’Istituto di Previdenza”. Sono queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito all’inchiesta sulle cartelle cliniche gonfiate ai danni dello Stato che vede indagato anche il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua. “Siamo coscienti che l’avviso di garanzia non equivalga a una sentenza di colpevolezza – ha continuato Gaudioso – ma consideriamo fondamentale, soprattutto per chi ricopre più cariche pubbliche contemporaneamente, che non ci siano ombre sull’operato. Dalla vicenda, fino alla conferma dei reati, emerge quanto meno una scarsa capacità di controllo sull’operato dei propri collaboratori e sulla gestione economica, nonché un chiaro conflitto di interessi legato alla cessione di crediti non esigibili dell’ospedale di cui era direttore all’Istituto di previdenza. Aspetti davvero inquietanti, vista la quantità di risorse gestita in qualità di presidente dell’Inps e del ruolo fondamentale dell’Istituto nel nostro sistema di welfare, soprattutto in un periodo di crisi economica qual’è questo. Ci auguriamo che la magistratura faccia chiarezza al più presto – ha concluso il segretario generale di Cittadinanzattiva – nel caso in cui le imputazioni venissero confermate, la nostra associazione si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario”.
“Ipotesi di reato molto gravi, che dovrebbero suggerire all’interessato di dimettersi, vista la delicatezza dei diritti che gestisce e l’importanza dell’assoluta assenza di ombre per chi ricopre diverse cariche pubbliche, tra cui in primis quella di presidente dell’Istituto di Previdenza”. Sono queste le dichiarazioni di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito all’inchiesta sulle cartelle cliniche gonfiate ai danni dello Stato che vede indagato anche il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua. “Siamo coscienti che l’avviso di garanzia non equivalga a una sentenza di colpevolezza – ha continuato Gaudioso – ma consideriamo fondamentale, soprattutto per chi ricopre più cariche pubbliche contemporaneamente, che non ci siano ombre sull’operato. Dalla vicenda, fino alla conferma dei reati, emerge quanto meno una scarsa capacità di controllo sull’operato dei propri collaboratori e sulla gestione economica, nonché un chiaro conflitto di interessi legato alla cessione di crediti non esigibili dell’ospedale di cui era direttore all’Istituto di previdenza. Aspetti davvero inquietanti, vista la quantità di risorse gestita in qualità di presidente dell’Inps e del ruolo fondamentale dell’Istituto nel nostro sistema di welfare, soprattutto in un periodo di crisi economica qual’è questo. Ci auguriamo che la magistratura faccia chiarezza al più presto – ha concluso il segretario generale di Cittadinanzattiva – nel caso in cui le imputazioni venissero confermate, la nostra associazione si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario”.
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