MOLLEGIATUM Celentano “benedice” l’accordo Renzi-Berlusconi.
Se la riforma elettorale vedrà effettivamente la luce, il nuovo testo potrebbe essere chiamato il Molleggiatum. All’intesa tra Pd e Forza Italia è arrivata infatti anche l’inattesa benedizione nientepopodimeno che di Adriano Celentano. «Sono fermamente convinto che Renzi abbia fatto bene a fare l’accordo con Berlusconi», ha chiosato il cantante, intervistato dal direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato. Celentano ha ricordato che il segretario del Pd «prima di rivolgersi a Berlusconi aveva implorato Grillo. Che per la seconda volta (la prima con Bersani) si è rifiutato di fare l’infiltrato che come Robin Hood poteva rubare ai ricchi per dare ai poveri. Per cui Renzi si è accordato con chi, pur avendo una condanna, è tra i primi posti in classifica, con ben 8 milioni di voti. Perciò mi fanno ridere gli ipocriti quando dicono che non doveva parlare con Berlusconi. Infatti Renzi non ha parlato con Berlusconi. Ha parlato con 8 milioni di italiani che casualmente assomigliano a Berlusconi». Il “Molleggiato”, in un’altra risposta, ha identificato Renzi e Grillo come « il nuovo della politica italiana» e, pur essendo «soddisfatto» del lavoro parlamentare dei cinquestelle, ha chiarito di non condividere «certi loro comportamenti». Il rapporto tra Celentano e Grillo è molto controverso. In campagna elettorale, il cantante arrivò a scrivere un brano, che fu interpretato come una sorta di endorsement al M5S. Poi, però, iniziò a prendere le distanze. Fu soprattutto il nyet del M5s rivolto al tentativo di Pier Luigi Bersani di formare un nuovo governo a segnare il distacco, ufficializzato con una lettera aperta a Grillo inviata al quotidiano la Repubblica. Oggi, il nuovo intervento di Celentano, che contesta ancora l’isolazionismo grillino e arriva per questo addirittura ad avallare l’intesa tra il Pd e il Cavaliere sull’Italicum. Pardon, il Molleggiatum.
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