Giovanni Toti, Berlusconi lo vuole in Forza Italia
Lanciato da Mauro Crippa e sposato con Siria Magri, Iron lady del Biscione. Chi è il direttore del Tg4 che fa sognare il Cav.
di Marianna Venturini
Silvio Berlusconi cercava un suo Matteo Renzi in chiave forzista e ha trovato Giovanni Toti.
Il direttore unico di Studio Aperto e Tg4 sembra ormai destinato a diventare se non il delfino del Cavaliere almeno il suo uomo di punta per il coordinamento della nuova Forza Italia.
Finora il diretto interessato non ha smentito la notizia, limitandosi a rimandare la decisione a dopo la pausa natalizia e la sua presenza sempre più frequente ai vertici di Arcore non è passata inosservata.
Infatti negli ultimi tempi hanno fatto capolino nuove presenze assieme ai noti fedelissimi come Giancarlo Galan, alle prese con la ricerca di intellettuali da coinvolgere, e Antonio Palmieri, che si occupa della diffusione della comunicazione online.
IL TRIS DI NUOVI VOLTI. Il primo innesto nel circolo di Arcore è stato Marcello Fiori, ex braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile, che è diventato il responsabile dei club Forza Silvio, ovvero il collegamento territoriale con l’elettorato.
Poi si è affermato il braccio “armato” del Cavaliere creato dall’imprenditore Simone Furlan con il suo Esercito di Silvio e alla fine è arrivato il due volte direttore Toti. «Sono profili oltre le correnti, non ancora rovinati da gelosie e rivalità incrociate» spiegano i berlusconiani più tolleranti.
Per assurdo il profilo di Toti, classe 1968, si inserisce alla perfezione anche nel rinnovamento politico dei 30-40enni auspicato dal premier Enrico Letta.
IL FASTIDIO DEI FORZISTI. Al contrario i nuovi ingressi non sono visti di buon occhio dagli ultraberlusconiani come Raffaele Fitto e Daniela Santanchè che temono di perdere il loro potere. A maggior ragione le mire politiche di Toti hanno infastidito i forzisti che sono ancora in attesa delle nomine dei coordinatori regionali di Fi per fare i conti tra le correnti.
Nonostante queste frizioni, il Cavaliere è intenzionato a rinnovare il partito e l'innesto di Toti si inserisce proprio nel ricambio della nomenklatura di Forza Italia.
Intanto quello che potrebbe diventare il coordinatore della nuova Forza Italia è stato ospite nei talk show per dimostrare la propria capacità combattiva e l’appeal televisivo. Da Piazza pulita aBallarò.
Finora il diretto interessato non ha smentito la notizia, limitandosi a rimandare la decisione a dopo la pausa natalizia e la sua presenza sempre più frequente ai vertici di Arcore non è passata inosservata.
Infatti negli ultimi tempi hanno fatto capolino nuove presenze assieme ai noti fedelissimi come Giancarlo Galan, alle prese con la ricerca di intellettuali da coinvolgere, e Antonio Palmieri, che si occupa della diffusione della comunicazione online.
IL TRIS DI NUOVI VOLTI. Il primo innesto nel circolo di Arcore è stato Marcello Fiori, ex braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile, che è diventato il responsabile dei club Forza Silvio, ovvero il collegamento territoriale con l’elettorato.
Poi si è affermato il braccio “armato” del Cavaliere creato dall’imprenditore Simone Furlan con il suo Esercito di Silvio e alla fine è arrivato il due volte direttore Toti. «Sono profili oltre le correnti, non ancora rovinati da gelosie e rivalità incrociate» spiegano i berlusconiani più tolleranti.
Per assurdo il profilo di Toti, classe 1968, si inserisce alla perfezione anche nel rinnovamento politico dei 30-40enni auspicato dal premier Enrico Letta.
IL FASTIDIO DEI FORZISTI. Al contrario i nuovi ingressi non sono visti di buon occhio dagli ultraberlusconiani come Raffaele Fitto e Daniela Santanchè che temono di perdere il loro potere. A maggior ragione le mire politiche di Toti hanno infastidito i forzisti che sono ancora in attesa delle nomine dei coordinatori regionali di Fi per fare i conti tra le correnti.
Nonostante queste frizioni, il Cavaliere è intenzionato a rinnovare il partito e l'innesto di Toti si inserisce proprio nel ricambio della nomenklatura di Forza Italia.
Intanto quello che potrebbe diventare il coordinatore della nuova Forza Italia è stato ospite nei talk show per dimostrare la propria capacità combattiva e l’appeal televisivo. Da Piazza pulita aBallarò.
Una carriera a Mediaset
Il giornalista nato a Massa Carrara 45 anni fa, cominciò a militare nei giovani socialisti craxiani. Almeno fino a Tangentopoli. Quindi arrivò a Milano in cerca di fortuna. E la trovò a Mediaset, dove mosse i primi passi come stagista nel 1996. Per arrivare alla doppia direzione. Nel febbraio 2010, infatti, fu nominato direttore di Studio Aperto. Poi nel marzo 2012 ha assunto la guida del Tg4, orfano di Emilio Fede.
Nello stato maggiore di Mediaset, Toti è riuscito a conquistare un posto al sole grazie al sostegno di Mauro Crippa, il direttore dei direttori dell'informazione Mediaset. E alla benedizione formale di Fedele Confalonieri. Tanto che a Cologno Monzese si dice che sia lui al momento l'uomo più vicino al Cavaliere.
COPPIA CASA E BOTTEGA. Ma le sue sponsorizzazioni non sono finite qui. Toti non solo è entrato nelle grazie di Piersilvio Berlusconi, ma è pure sposato con Siria Magri, lady di ferro del Biscione. Vicedirettore di Video News, Magri è anche capo progetto di Quarto Grado. Insomma sono una coppia casa e bottega.
A Toti va dato atto di aver rilanciato il telegiornale di Rete 4 che era rimasto soffocato dalla guida ventennale di Fede, eliminando la rubrica Sipario e altri vezzi come le Meteorine.
LA PROVA DI FEDELTÀ. La sua ascesa ha trovato una vera legittimazione dopo l’intervista realizzata per La guerra dei vent’anni, lo speciale dedicato alla presunta persecuzione giudiziaria a danno di Berlusconi.
Nonostante gli spettatori non abbiano gradito, e abbiano orientato i telecomandi verso altri canali, per Toti quella è stata la prova di fedeltà definitiva a Berlusconi. Meglio addirittura del film monografico curato da Francesco Giro.
Dunque il premio successivo dovrebbe essere un ingresso in grande stile in Forza Italia, proprio come succedeva nel 1994 ai manager di Publitalia. Toti, ancora politico in pectore, è pronto a rompere gli indugi a gennaio. Poi non ci sarà molto tempo per organizzare le Europee e le Amministrative di maggio.
Nello stato maggiore di Mediaset, Toti è riuscito a conquistare un posto al sole grazie al sostegno di Mauro Crippa, il direttore dei direttori dell'informazione Mediaset. E alla benedizione formale di Fedele Confalonieri. Tanto che a Cologno Monzese si dice che sia lui al momento l'uomo più vicino al Cavaliere.
COPPIA CASA E BOTTEGA. Ma le sue sponsorizzazioni non sono finite qui. Toti non solo è entrato nelle grazie di Piersilvio Berlusconi, ma è pure sposato con Siria Magri, lady di ferro del Biscione. Vicedirettore di Video News, Magri è anche capo progetto di Quarto Grado. Insomma sono una coppia casa e bottega.
A Toti va dato atto di aver rilanciato il telegiornale di Rete 4 che era rimasto soffocato dalla guida ventennale di Fede, eliminando la rubrica Sipario e altri vezzi come le Meteorine.
LA PROVA DI FEDELTÀ. La sua ascesa ha trovato una vera legittimazione dopo l’intervista realizzata per La guerra dei vent’anni, lo speciale dedicato alla presunta persecuzione giudiziaria a danno di Berlusconi.
Nonostante gli spettatori non abbiano gradito, e abbiano orientato i telecomandi verso altri canali, per Toti quella è stata la prova di fedeltà definitiva a Berlusconi. Meglio addirittura del film monografico curato da Francesco Giro.
Dunque il premio successivo dovrebbe essere un ingresso in grande stile in Forza Italia, proprio come succedeva nel 1994 ai manager di Publitalia. Toti, ancora politico in pectore, è pronto a rompere gli indugi a gennaio. Poi non ci sarà molto tempo per organizzare le Europee e le Amministrative di maggio.
Lunedì, 23 Dicembre 2013
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