Passa l'Italicum di Renzi ma è scontro con Cuperlo
Per il presidente Pd 'la riforma non convince'. Segretario: 'Non critichi chi non fece le primarie'
20 gennaio, 20:31
La direzione del Pd approva con 111 favorevoli e 34 astenuti la proposta di riforma elettorale avanzata da Matteo Renzi.
''Paradossalmente quello che è in discussione non è semplicemente una modalità con cui stiamo insieme, noi stiamo discutendo di qualcosa in più: stiamo cercando di recuperare la dignità perduta''. Così Matteo Renzi alla Direzione Pd avviando la discussione sulla legge elettorale.
"Dopo poco più di un mese proponiamo un accordo su cui chiediamo un voto della direzione e che trasferiamo ai gruppi parlamentari. Il Pd dice agli italiani: questa è una proposta concreta che si può realizzare con tempi certi": così Renzi ha aperto la direzione del Pd. "E' arrivato il momento di far vedere che la politica non è solo discussione" perchè se la politica smette di fare politica a si mette a "discutere, discutere e discutere smette di essere politica e diventa bar sport. Dobbiamo decidere se essere politica o bar dello sport". "Il 15 febbraio la segreteria andrà a chiudere il pacchetto della proposta sul superamento del Senato e avremo 20 giorni per discutere con altri partiti. Nella seconda meta di febbraio presenteremo il ddl costituzionale per arrivare all'ok in prima lettura al Senato entro il 25 maggio". "Sul Senato - spiega Renzi - mettiamo paletti condivisi con il principale partito dell'opposizione, Fi, e sono il superamento del bicameralismo perfetto, ovvero la fiducia spetta solo ad una Camera e c'è l'eliminazione dell'elezione diretta dei membri e l'indennità. E questo ha ricadute evidenti nel numero dei parlamentari ed è un segnale nella battaglia contro l'antipolitica perchè Grillo non lo asciughi con gli algoritmi ma con la politica. Potremo dire agli italiani che la prossima volta non voteranno più per il Senato".
"Grillo ha detto che sono uno showman, detto da lui è un complimento. Dico al collega showman: fino a quando continuerai ad abusare dell'intelligenza dei tuoi" che lanciano "grida di dolore" perchè l'M5s "si è autorecluso nel blog?". E ancora, "fino a quando continuerai a perdere occasioni su occasioni" e a "fuggire". Così Matteo Renzi.
"Prendendo spunto dalle critiche della Consulta proponiamo la distribuzione dei seggi con ripartizione nazionale anche se con Fi avevamo un'altra idea e avremmo apprezzato lo spagnolo con due grandi schieramenti. Ma ci è stato chiesto di evitare una frattura dentro la maggioranza e così abbiamo mantenuto la ripartizione nazionale".Così Renzi.
La proposta di legge elettorale prevede "l'assegnazione di un premio di maggioranza" a chi abbia preso "almeno il 35%" dei voti "che porti al 53% minimo e al 55% al massimo". Lo annuncia Matteo Renzi alla direzione Pd. Il premio dunque sarà "al massimo del 18%" , in modo da evitare profili di incostituzionalità.
Se nessuno ottiene il 35% "c'è la "possibilità di un doppio turno, più precisamente un ballottaggio non tra due candidati premier ma tra due coalizioni, simboli o agglomerati di simboli che senza apparentamento rigiochino la partita di fronte elettori". Così Matteo Renzi alla Direzione Pd.
"Chi oggi immagina, non sempre forte di un bagaglio di preferenze, le preferenze per avere eco mediatica significativa lo può fare ma nell'accordo le preferenze non ci sono. Se toccherà a me due sono gli impegni: le primarie e il vincolo assoluto della rappresentanza di genere". Così Matteo Renzi in direzione.
La proposta di legge elettorale prevede una soglia di sbarramento del "5% per chi si coalizza e dell'8% per chi non è in coalizione e del 12% per le coalizioni. Con meccanismo per evitare le liste civetta". Lo annuncia Matteo Renzi davanti alla direzione del Pd.
Dopo un'intesa che comprende anche riforme che comporteranno mesi di lavoro "non chiedo riconoscimenti postumi ma dico che è ingeneroso sentirsi dire per mesi che l'obiettivo è fare le scarpe all'esecutivo perchè in questi mesi quanto è stato fatto è stato fatto per consentire al governo di fare ciò che doveva fare". Così Matteo Renzi.
"L'Italicum consente al Pd di potersi giocare la partita per il governo. E non esclude le alleanze ma che siano alleanze per governare, non servano solo vincere per vincere". Così Matteo Renzi, nel chiedere alla Direzione Pd il via libera alla sua proposta di legge elettorale.
Cuperlo, proposta non è convincente - "La riforma elettorale non risulta ancora convincente perchè non garantisce né la rappresentanza adeguata né il diritto dei cittadini di scegliere gli eletti né una ragionevole governabilità". Così Gianni Cuperlo vedendo nella proposta "profili di dubbia costituzionalità".
Per una ripartenza dell'esecutivo, "secondo me ci vuole anche più di un rimpasto: ci vuole un nuovo governo a guida Letta che abbia un 'reshuffling' dei ministri". Così il vicepremier Angelino Alfano a Radio24. Questo passaggio, afferma, è nella competenza del "presidente del Consiglio, d'accordo con il presidente della Repubblica". "Mi auguro di cuore", aggiunge Angelino Alfano, a proposito della necessità di una nuova squadra per l'esecutivo Letta, "che il Pd assicuri una guida unitaria rispetto al governo".
Al Viminale l'incontro tra Matteo Renzi e Angelino Alfano sulla bozza di legge elettorale che il segretario presenterà alla Direzione del Pd. L'incontro era stato anticipato questa mattina dallo stesso Alfano.
Per il via libera alla legge elettorale, "dobbiamo vedere rispetto alle nostre 4 richieste quante vanno in porto", ha spiegato Alfano a proposito della trattativa in corso sulla legge elettorale. "Dobbiamo ottenere almeno tre su quattro condizioni", spiega: "Indicazione del candidato premier della coalizione, premio di maggioranza alla coalizione, no a un Parlamento di nominati, soglie di sbarramento vere e non finte".
A proposito dell'accordo tra Renzi e Berlusconi sulla legge elettorale, "hanno tentato di soffocarci nella culla, di ucciderci col sistema spagnolo. E non possono pretendere che facciamo finta di non averlo capito. Il tentativo di soffocarci non l'abbiamo scambiato con una carezza o un bacetto", ha detto Alfano.
Con l'incontro nella sede del Pd tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi è archiviata la stagione dell'antiberlusconismo e della via giudiziaria per sconfiggere il Cavaliere? "Lo abbiamo sperato tante volte, ma non mi sentirei di scommetterci. Del resto Renzi è stato quello che ha detto 'game over' dopo la decadenza giudiziaria di Berlusconi". Così il leader del Nuovo centrodestra.
Dopo l'incontro con Renzi, Berlusconi "non l'ho sentito, l'ho sentito l'ultima volta per gli auguri di buon anno". Così Angelino Alfano a Radio24. "La rottura con Berlusconi è stata vera", ribadisce il leader di Ncd. Che dice di non essere pentito: "Perché dovrei? La nostra start up è di successo. Abbiamo la collocazione come quarta forza politica e saliremo presto sul podio". Dunque, assicura, il ritorno con il Cavaliere "non è nell'ordine naturale delle cose".
"La sinistra italiana è stata caratterizzata dalla competizione tra Veltroni e D'Alema. Spero non nasca ora una competizione tra Renzi e Letta che venga fatta pagare al Paese". Così il vicepremier Angelino Alfano, in un'intervista a 'Mix 24', su Radio24.
Viste le critiche già emerse nella minoranza, ce la farà Matteo Renzi a tenere unito il Pd sulla legge elettorale? "Mi auguro e penso di sì": così Alfano, leader di Ncd, a 'Mix 24', su Radio24.
Sulla legge elettorale Matteo Renzi deve assumere "un impegno con il buonsenso: dobbiamo assicurare la governabilità ed evitare che per legge si riduca tutto a due partiti": così Alfano, a 'Mix 24' a proposito del confronto in corso sul sistema di voto. "Non abbiamo il timore della soglia di sbarramento", assicura Alfano. E aggiunge che in Italia la soglia del 4% "è talmente vera che una volta ha tenuto fuori Casini e una volta la Lega". Nella trattativa "il problema - aggiunge - è la possibilità per l'elettore di scegliere il proprio parlamentare", che non sembra assicurata dalle liste bloccate, per quanto corte.
Grillo, da Renzi-Cav un 'Pregiudicatellum' - "La legge elettorale Renzie-Berlusconi, il 'Pregiudicatellum'", prevede "liste bloccate con nominati da pregiudicati e condannati in primo grado e nessuna preferenza". Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. "Oltre la rottamazione c'è la riesumazione del condannato e la sepoltura del volere degli elettori". Beppe Grillo ribattezza la proposta di legge elettorale elaborata da Matteo Renzi dopo il confronto con Silvio Berlusconi un "Pregiudicatellum", perché "prevede che i partiti si scelgano i propri parlamentari". E "i cittadini devono stare a guardare". Il leader del M5S si scaglia contro le liste bloccate proposte da Renzi e cita una serie di affermazioni del segretario Pd sulla legge elettorale. "Nel luglio 2012 Renzie dichiara: 'Non sono innamorato di una legge elettorale piuttosto che di un'altra, sono innamorato di alcuni concetti: il primo è che bisogna scegliere il proprio candidato leader, ma anche il proprio parlamentare'. Il 10 luglio 2012 sottolinea: 'Solo una legge elettorale funziona, quella dei sindaci'. Il 27 ottobre 2013, ribadisce: 'Porcellum o Porcellinum? Diciamo le cose semplici: la legge elettorale che funziona è quella dei Sindaci (che ha le preferenze, ndr)
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/03/19/Colle-sapiente-rinnovamento-Carta-_9452089.html
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