spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

domenica 28 aprile 2013

I MOVIMENTI ANTI EURO SI DIFFONDONO


Islanda, si vota il Parlamento
favorita l’opposizione anti-Ue

Il primo ministro uscente Johanna Sigurdardottir

La coalizione di sinistra indietro nei sondaggi dopo l’austerity post-crisi. Gli euroscettici puntano su misure popolari come la riduzione dei mutui
REYKJAVIK
L’Islanda ha retto la crisi. Con un tasso di disoccupazione invidiabile di fronte alla media europea, sotto al 5%, e una crescita nel 2012 dell’1,6%, l’isola è chiamata oggi al voto per rinnovare il Parlamento. Ma la campagna elettorale è stata caratterizzata da un forte malcontento, segnato dalle cicatrici di una politica di rigore e austerità che rischia di costare cara alla coalizione di sinistra al potere, i Socialdemocratici e il Movimento dei Verdi, dati dai sondaggi sfavoriti rispetto all’opposizione. 

Un’opposizione che, con il partito del Progresso (di centro) e quello dell’Indipendenza, è contraria alla candidatura del Paese all’Unione europea e punta a rimanere fuori con la sua moneta. E che si è giocata la partita della campagna elettorale puntando su misure popolari, come l’alleggerimento del peso dei mutui immobiliari, riportando i parametri di riferimento ai livelli del 2008. Un’idea che piace a molti ma che rischia di creare incertezza nel settore bancario ed economico, è la replica dei contrari. 

Il cavallo di battaglia del governo uscente è invece quello di aver vinto la lotta alla disoccupazione, riportando il tasso dal 9% del 2010 al 5% del febbraio scorso. Ma il dato sembra lasciare scettici gli islandesi che secondo i sondaggi non voteranno in maggioranza la coalizione di centrosinistra. Bruciati - è l’opinione dei commentatori - da quel pacchetto di misure fatte di austerità e rigore, dettate dal Fondo Monetario Internazionale che ha prestato a Reykjavik 1,6 miliardi di euro tra il 2008 e il 2011. 

Ricette che agli islandesi non solo non sono piaciute ma anche hanno innescato una forte insicurezza e insoddisfazione. Con le famiglie sempre più indebitate e le statistiche ufficiali che parlano di un nucleo su dieci in ritardo nei pagamenti dei mutui per la casa o nei rimborsi di prestiti immobiliari. E un terzo degli abitanti dell’isola che ancora afferma di non essere in grado di poter far fronte a spese impreviste, anche di 1.000 euro. 

Nessun commento:

Posta un commento

5 STELLE