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giovedì 1 agosto 2013

DATAGATE E OBAMA

Datagate, negli Usa anche i democratici contro Obama sulle intercettazioni


Il governo prova a difendere il programma della Nsa, passato di un solo voto alla Camera e adesso duramente attaccato al Senato. Ma nel Paese monta il clima anti-spionaggio. E il Guardian, grazie a Snowden, rivela l'esistenza di un altro sistema di monitoraggio del web

Datagate
Le stesse preoccupazioni di Leahy sono state espresse, all’interno della Commissione Giustizia del Senato, da un collega repubblicano, Charles Grassley, che ha pesantemente criticato il direttore della National Intelligence, James Clapper, per aver “mentito” al Congresso, lo scorso marzo, affermando che il governo USA non spia le conversazioni telefoniche degli americani. Nella politica USA sta dunque montando una marea pesantemente negativa nei confronti delle agenzie di spionaggio e delle strategie antiterrorismo – una marea che rischia di travolgere i tentativi dell’amministrazione Obama di difendere i programmi sinora utilizzati nella ‘war on terror‘.
Proprio per cercare di placare le critiche, l’amministrazione ha portato davanti alla Commissione Giustizia i documenti che il tribunale segreto della Fisa (Foreign Intelligence Surveillance Act) ha preparato per definire le linee guida nella raccolta di dati e informazioni. Secondo le regole fissate dalla corte, soltanto “personale autorizzato e addestrato nella maniera più appropriata” può avere accesso a numeri di telefono, tempo e durata delle telefonate intercettate” (i cosiddetti “metadati”), e che per guadagnare questo accesso i funzionari devono dimostrare che le intercettazioni riguardino il numero di telefono di una persona legata a un gruppo terroristico straniero. Le rivelazioni dell’amministrazione, invece di rassicurare, hanno ulteriormente sollevato critiche tra i gruppi per i diritti civili ma anche tra gli stessi senatori della Commissione Giustizia, che si sono chiesti perché le intercettazioni su presunti gruppi terroristici devono comunque riguardare milioni di persone. La debacle mediatica e politica dell’amministrazione Obama, nelle ultime ore, è stata ulteriormente nutrita dalle rivelazioni del quotidiano britannico “The Guardian”, che ha pubblicato i particolari di un altro programma segreto di spionaggio delle comunicazioni su internet chiamato “XKeyscore” e usato dalla Nsa. Il sistema permette agli agenti Usa di sorvegliare in tempo reale le e-mail, le ricerche sul web e tutte le altre azioni compiute su Internet dagli utenti. Secondo i documenti, “XKeyscore” permette di monitorare almeno 500 server sparsi in tutto il mondo, dalla Russia al Venezuela. Le nuove rivelazioni sono state ancora una volta rese possibili grazie ai documenti consegnati da Edward Snowden al giornalista del “Guardian”, e attivista per i diritti civili, Glenn Greenwald.

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