spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

sabato 24 agosto 2013

OMS: IL LATTE MATERNO E' INSOSTITUIBILE

OMS: i latti di proseguimento e di crescita non sono necessari e non sono idonei a sostituire il latte materno



Viviamo in una società davvero malata.
 Siamo arrivati al punto che preferiamo nutrire i nostri bambini con latti diversi da quello materno.
I motivi per cui lo facciamo sono tanti ma possono essere ricondotti a uno solo: una campagna di marketing massiccia e subdola dei prodotti alimentari della prima infanzia. Complici più o meno consapevoli di questo “complotto” risultano essere i pediatri, gli ospedali e tutte quelle figure mediche che hanno a che fare con la prima infanzia e che consigliano i latti di proseguimento e di crescita. Se poi aggiungiamo a questo anche il fatto che la nostra società non fa molto per promuovere, sostenere ed incoraggiare l’allattamento al seno il gioco è fatto!
E così, l’allattamento materno talvolta non viene nemmeno iniziato. Spesso viene interrotto prima dei tre mesi di vita del neonato, quasi sempre concluso dopo i sei. Per far spazio a latti che la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), con un comunicato del 17 luglio 2013, dichiara essere non necessari e inadatti a sostituire il prezioso latte materno.
Secondo l’IBFAN (Baby Food Action Network) Italia, un’associazione che si occupa di tutelare l’allattamento e l’alimentazione infantile, i genitori devono ricevere solo informazioni obiettive riguardo la nutrizione dei propri figli e non legate ad interessi economici. L’associazione spera che in seguito a questo comunicato dell’OMS i governi si attivino per controllare il marketing degli alimenti per la prima infanzia.
Queste le parole di Patti Rundall, co-presidente di IBFAN: “il marketing dei latti di proseguimento e di crescita ha fatto moltissimi danni alla salute e alla sopravvivenza dei neonati e dei bambini piccoli – in tutte le parti del mondo le aziende produttrici hanno utilizzato ogni mezzo per promuovere questi latti costosi come essenziali per la salute, utilizzando affermazioni di salute, idealizzazioni, doni, omaggi e pubblicità”.

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