spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

martedì 6 agosto 2013

lavaggio del cervello sulle realtà economiche e finanziarie dell' eurozona

L’ALTRA FACCIA DELLA MONETA: L’UNICO MODO PER FARE ECONOMIA ATTIVA PER I CITTADINI
Pubblicato da PIERO VALERIO


Dopo due settimane di fitti colloqui, incontri, convegni, conferenze, progetti editoriali è giunto il momento di tirare il fiato e fare un breve bilancio di ciò che ho visto e sentito un po’ in giro: l’Italia c’è, la Sicilia si muove, gli italiani stanno iniziando a capire, ma hanno le idee ancora piuttosto confuse e urgente bisogno di metabolizzare tutte le novità che gli stanno venendo addosso in questo ultimo periodo. E vorrei vedere dopo trent’anni e passa di lavaggio del cervello e propaganda di regime degna delle peggiori dittature: debito pubblico, inflazione, svalutazione, potere d’acquisto dei salari, mutui, tassi di interesse, costo della benzina e delle materie prime, posizione geopolitica dell’Italia all’interno dello scacchiere internazionale. I loro dubbi e le loro domande su un eventuale scenario di uscita dall’euro e recupero della sovranità monetaria e politica nazionale sono quasi sempre le stesse. Ma il fatto che la gente si faccia assalire dai dubbi è già qualcosa: il dubbio è spesso un chiaro sintomo di risveglio, volontà di ricerca e desiderio di consapevolezza. Senza dubbio non esiste alcuna verità, sia essa economica, scientifica o filosofica.


Tuttavia la mia sensazione quando qualcuno mi chiede la solita domanda sui costi e benefici dell’uscita dell’Italia dall’euro è quella di parlare ad uno schiavo con le catene alle caviglie che ha davanti una scodella riempita di scarti e frattaglie: invece di pensare a quanto cibo avrai domani nella scodella, non sarebbe meglio cominciare a preoccuparti di quelle grosse catene di ferro che ti impediscono di essere libero? Non che il cibo non sia importante, ma sei sicuro che vivere per sempre con gli scarti della cena del padrone sia meglio che cominciare a cercarti da solo la frutta, i semi, la selvaggina nel bosco? Come si può pensare a mangiare quando sull’altro piatto della bilancia ci stiamo giocando la nostra libertà di popolo? E’ meglio un uomo libero a pancia vuota o un malnutrito in catene? Capite bene che disquisire di costi e benefici, discorso utilitaristico comunque da fare, quando qui si sta parlando di libertà politica-economica e autodeterminazione democratica di una nazione risulta agli occhi di un disincantato idealista come me una questione abbastanza risibile. Con pazienza mi metto a snocciolare numeri, grafici, tabelle, ragionamenti ma nel mio intimo penso: “questi ancora non hanno capito un emerito c… di quello che ho detto prima”.


La sovranità o ce l’hai o non ce l’hai e se non ce l’hai tu, ce l’avrà sicuramente qualcun altro e se questo qualcun altro si trova a Bruxelles e a Francoforte, e se ne frega dei tuoi principi costituzionali, se li mette sotto i piedi, ha altri valori e regole a cui attenersi (ne vogliamo rivedere alcuni in rapida sequenza? Eccoli qua: autonomia e indipendenza della banca centrale, moneta unica irreversibile, bassa inflazione, libera circolazione dei capitali e garanzia dei profitti di rendita, separazione netta fra politica fiscale dei governi e politica monetaria della banca centrale, vincoli di bilancio sul deficit e debito pubblico, deflazione salariale ad oltranza, Fiscal Compact, MES, socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti bancari), mi vuoi dire cosa caspita ti stai preoccupare se uscendo dall’euro ci sarà la svalutazione? E magari anche un po’ di inflazione? Cose fra l’altro che assunte in piccole dosi, come quelle previste per l’Italia, non hanno mai ucciso nessuno? Ecco per quale motivo credo che bisogna fare ancora molta divulgazione sul territorio sui problemi derivanti dalla mancanza di sovranità monetaria e sono felice di promuovere il convegno organizzato dall’Associazione Salusbellatrix a Vittorio Veneto per il prossimo sabato 13 luglio, dal titolo emblematico: “L’Altra Faccia della Moneta”   
    

E sono altresì felice che in Sicilia, così come in altre regioni d’Italia, sia stiano sviluppando progetti di moneta complementare, camere di compensazione pubbliche e private, campagne di sensibilizzazione monetaria, che se non sono risolutive del nostro problema, quanto meno iniziano a puntellare e picconare la montagna in vista della prossima scalata. Anche perché se non capiremo per tempo cosa sia e come funziona la sovranità monetaria, sarà assai probabile che una volta che per grazia ricevuta saremo usciti dall’euro, qualcun altro si prenderà beffe di noi intortandoci di nuovo per le feste con qualche altro progetto di politica monetaria alternativa: politica monetaria una ce n’è, quella che si adatta alle scelte di politica economica del governo democraticamente eletto e queste non possono che andare incontro alle esigenze, alle caratteristiche, alle potenzialità del territorio e ai diritti, ai bisogni, al benessere dei suoi cittadini. E augurandovi di trascorre delle serene vacanze estive (vi assicuro che per quanto austere, brevi, di corto raggio, saranno più che necessarie, per ricaricare le pile e recuperare energie, visto che ci aspetta un autunno caldo, caldissimo, incandescente!), vi lascio temporaneamente con l’eloquente introduzione del convegno di Vittorio Veneto, sperando di ritrovarvi presto su queste frequenze:

“Insieme, persone tra persone, analizzeremo la situazione economica attuale in modo rigoroso, solido, circostanziato e comprensibile da tutti.

Insieme, identificheremo la corretta chiave di lettura di ciò che sta accadendo.

Insieme, prenderemo precisa consapevolezza della realtà in cui viviamo e lavoriamo e di come possiamo agire per risolvere la situazione.

ABC dell’economia
Come si legge il bilancio di uno Stato
La situazione dell’Italia
Le distorsioni del sistema
Cos’è la moneta
La soluzione concreta

Chi siamo?
Persone come te che si sono interrogate sui motivi che hanno condotto l’Europa e l’Italia ad affrontare le drammatiche problematiche odierne.
Abbiamo ricercato le risposte nello studio dell’economia, riscontrando nel sistema in cui siamo immersi, fondamentali distorsioni, che ci inducono ad agire contro imprese e cittadini (economia reale) a vantaggio del sistema bancario e finanziario (economia finanziaria).

Risolvendo queste anomalie la situazione assume radicalmente un’altra “faccia”.

Ci proponiamo di farti conoscere l’esistenza di una soluzione positiva e concreta per cittadini, famiglie e imprese, raggiungibile con gli strumenti economici che già oggi abbiamo a disposizione.”

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