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mercoledì 20 novembre 2013

INDAGATO IL SINDACO DE LUCA, TUTTI RENZIANI A SALERNO?

Salerno, indagato Vincenzo De Luca per il “Crescent”. La Procura sequestra l’opera

Avvisi di garanzia anche a sette consiglieri comunali per la variante del piano urbanistico che consentiva l'acquisizione delle aree demaniali. L'indagine nasce dagli esposti dei comitati contrari alla realizzazione del complesso che denunciano il rischio idrogeologico che potrebbe avere sulla spiaggia.

Salerno, indagato Vincenzo De Luca per il “Crescent”. La Procura sequestra l’opera
Il progetto prende forma nel 2007 con le prime delibere della giunta comunale di Salerno che affida la progettazione definitiva per un emiciclo di cemento, ideato dall’architetto catalano Ricardo Bofill. L’opera, che comprende abitazioni, uffici, locali commerciali e box auto riuniti in un complesso architettonico articolato in sei settori, ha un volume di circa 90mila metri cubi, si estende su 300 metri ed è alta 30 metri, sovrastando la spiaggia di Santa Teresa.
L’indagine, condotta dai carabinieri del comando provinciale di Salerno, nasce da una serie di esposti dei comitati “No Crescent” e dell’associazione “Italia Nostra”, da sempre contrari alla realizzazione del complesso. Dodici esposti in tutto, l’ultimo dei quali è stato inoltrato il 12 aprile scorso anche al presidente del Senato Pietro Grasso. I comitati, dal 2009, contestano l’opera e negli esposti denunciano il grave rischio idrogeologico dovuto all’impatto dell’opera sulla spiaggia di Santa Teresa e nei pressi di un corso d’acqua sotterraneo, il Fusandola.
Il primo cittadino, già nel maggio 2011 venne indagato per abuso di ufficio, insieme ad altre due persone sulle procedure tecnico-amministrative relative al rilascio delle licenze per la progettazione e realizzazione del Crescent. Anche in quel caso l’indagine nacque dopo l’esposto alla Procura da parte del comitato “No Crescent” presentata nel 2010. Quella del “mostro marino”, come lo definiscono gli oppositori del sindaco Pd, è una vicenda complicata che ha visto anche lo stop dei lavori, imposto dal Consiglio di Stato dopo il ricorso cautelare di Italia Nostra che chiedeva l’annullamento del permesso di costruire rilasciato dal comune di Salerno.
Dopo l’avviso di garanzia ricevuto oggi, il sindaco accusa: “La sottocultura della mummificazione del territorio, il finto ambientalismo, la palude burocratica sono sempre di più un grande problema per lo sviluppo dell’Italia. Si rischia davvero un declino inarrestabile”.

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