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venerdì 21 marzo 2014

Trenitalia, Moretti: «Tagliano i miei 850mila euro l’anno? Vado via»

Spending review, Moretti (Ferrovie): “Se lo Stato taglia gli stipendi me ne vado”

L'amministratore delegato: "Io prendo 850mila euro l'anno, il mio omologo tedesco ne prende tre volte e mezzo: siamo imprese che stanno sul mercato ed è evidente che sul mercato bisogna avere la possibilità di retribuire. I dirigenti non possono prendere meno del presidente della Repubblica"





“Lo Stato può fare quello che desidera: sconterà che una buona parte di manager vada via, lo deve mettere in conto”. Così a margine di un convegno a Bologna l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato,Mauro Moretti, ha replicato a chi gli chiedeva un commento sull’ipotesi di riduzione dei compensi per i super-manager. A chi gli chiedeva se in caso di un taglio della sua retribuzione potesse considerare l’ipotesi di andarsene Moretti si è limitato a replicare: “Ma non c’è dubbio”.
Parlando a margine dell’assemblea congressuale delle cooperative di produzione e lavoro Moretti ha aggiunto che “per il momento credo vogliano tagliare gli stipendi dei supermanager dello Stato. Io prendo850mila euro l’anno, il mio omologo tedesco ne prende tre volte e mezzo tanti: siamo delle imprese che stanno sul mercato ed è evidente che sul mercato bisogna anche avere la possibilità di retribuire, non dico alla tedesca e nemmeno all’italiana, ma un minimo per poter fare sì che i manager bravi vengano dove ci sono imprese complicate e dove c’è del rischio ogni giorno da dover prendere”. A giudizio dell’ad di Ferrovie comunque “ci sono forse dei casi da dover rivedere ma la logica secondo cui uno che gestisce un’impresa che fattura” oltre 10 miliardi di dollari l’anno, “come la nostra, debba stare al di sotto del presidente della Repubblica è una cosa sbagliata. Sia negli Stati Uniti che in Germania, sia in Francia che in Italia il presidente della Repubblica prende molto meno dei manager delle imprese”. Secondo Moretti, infatti, “una cosa è stare sul mercato, altro è fare una scelta politica. Chi va a fare il ministro sa che deve rinunciare agli stipendi perché va a fare un’operazione politica: questa – ha concluso – è una sua scelta personale“. Secondo l’ultimo bollettino disponibile (relativo al 2012) che raccoglie tutti i redditi e i patrimoni dei dirigenti dello Stato e della Pubblica amministrazione, degli enti pubblici nonché delle controllate dallo Stato Mauro Moretti dichiara un milione e 46mila euro.
Moretti ha parlato poi anche dello stato dei bilanci di Ferrovie dello Stato: “”I conti sono migliorati rispetto al 2012 – ha detto – Siamo l’unica impresa ferroviaria europea che sta migliorando i conti e che ha i conti al di sopra della media”. “I nostri conti vanno bene – aggiunge – e siccome siamo un’azienda dello Stato, vuol dire che tutta la collettività italiana avrà un contributo positivo dall’andamento di una sua azienda”. In attesa della presentazione delle cifre nel dettaglio il 25 marzo (con il resto del piano industriale) Moretti sottolinea che “Fs è un’impresa che sul mercato potrebbe valere dai 10 miliardi di euro e oltre” e rimarca che un’eventuale quotazione “è una valutazione che deve fare il governo”. “Noi – conclude – dobbiamo solo tenere i conti in ordine”.

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