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lunedì 29 luglio 2013

Ispezioni di Bankitalia sui crediti di 20 istituti

Ispezioni di Bankitalia su alcune banche italiane. Possibile vendita forzata di asset

. Per otto di questi approfondimenti estesi a tutto il portafogli e non solo quelli a rischio. Il Wall Street Journal lancia l'allarme: "Controlli potrebbero portare alcuni istituti a tagliare stipendi manager e vendere asset"





L’odore di bruciato arriva fino a Via Nazionale, portando la Banca d’Italia a mettere il naso nei conti delle banche italiane. “Una nuova ispezione di Bankitalia sui conti di alcuni dei principali istituti potrebbe spingere alcune banche a cedere asset”, avverte il Wall Street Journal, citando un documento della Banca centrale. Via Nazionale, si legge nell’analisi svolta a fine 2012 che ha portato a correzioni significative nei bilanci degli istituti, sta ispezionando otto dei principali gruppi bancari estendendo le verifiche all’intero portafogli dei crediti e non più ai soli prestiti deteriorati.
Un’attenta analisi sulla qualità del credito, spiega il quotidiano, ha consentito di identificare 20 gruppi bancari grandi e medi “il cui tasso di copertura era inferiore alla media o aveva registrato diminuzioni significative”. Per questi gruppi l’analisi a distanza è stata seguita, nell’autunno del 2012, da uno specifico ciclo di ispezioni “mirate a valutare dettagliatamente l’adeguatezza delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati ed esaminare le politiche e le prassi aziendali adottate in materia”. Ai gruppi ispezionati, aggiunge il Wsj, “fa capo circa il 40% del totale dei crediti deteriorati del sistema”.
I controlli, finora tenuti riservati, seguono quelli dello scorso autunno, che hanno portato la Banca d’Italia a ordinare alle banche di accantonare 3,4 miliardi di euro per evitare perdite su crediti inesigibili. E si inseriscono “in un contesto di crescente preoccupazione per la salute di alcuni istituti di credito del Paese, in mezzo a una marea montante di prestiti in sofferenza“.
Il quotidiano spiega poi che è in corso un aggiornamento della guida per l’attività di vigilanza al fine di “includere i criteri adottati nelle ispezioni e tener conto dell’esperienza acquisita”. L’azione di monitoraggio sulla qualità degli attivi bancari e sul livello delle rettifiche “continuerà nel corso del 2013; è già stata estesa ad altri gruppi attraverso l’attività ispettiva ordinaria”. Tale azione “sarà coordinata con analoghi esercizi condotti in sede internazionale”.
Per minimizzare gli effetti prociclici degli interventi, la Banca d’Italia ha richiesto al sistema bancario di “incrementare le risorse generate internamente attraverso la riduzione dei costi operativi, il contenimento delle politiche di distribuzione degli utili e di remunerazione degli amministratori e dirigenti, coerentemente con la redditività e l’adeguatezza patrimoniale di ciascuna banca”.

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