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PENSATOIO DI IDEE

mercoledì 31 luglio 2013

sofferenze Bancarie sui Prestiti alle imprese

Dati Regionali: le Sofferenze Bancarie sui Prestiti alle Imprese

Il dato delle sofferenze Bancarie sui Prestiti alle imprese e’ un indicatore fondamentale. Infatti il canale bancario resta in Italia (ed Europa) il metodo di finanziamento principale per le Imprese, e quindi di investimento e sviluppo. Ovviamente una crescita delle sofferenze, segnala una crescita della possibilita’ di insolvenza. Tanto crescono le sofferenze, tanto le banche tendono a restringere il credito. In sintesi e’ un indicatore molto importante sullo stato di salute dell’economia privata. Fintanto che le sofferenze non iniziano a calare, e’ realmente difficile parlare di uscita dalla crisi.
A fine marzo 2013, l’incidenza delle sofferenze bancarie sul totale degli impieghi per le imprese in Italia si attesta al 10,6%.
Dal 2008 i trend sono in crescita costante in tutte le regioni Italiane. Tuttavia, a parte Trentino Alto Adige e Val d’Aosta, la regione maggiormente virtuosa tra le regioni piu’ grandi in Italia e’ la Lombardia (7,6%). Le imprese lombarderisultano meno in difficoltà ad onorare i prestiti bancari rispetto ad altre realtà regionali del Nord (Veneto 10,0%, Piemonte 9,6%, Emilia Romagna 9,5%).
Molto preoccupante la situazione nelle regioni centrali, nel Lazio (11,8%), ma soprattutto in Toscana (13,1%) e nelle Marche (13,6%).
Catastrofica la situazione nel meridione, con tassi in Puglia del 14,4%, Sicilia 15,3%, Campania 16,0% fino al 24,0% in Molise.
In sintesi vengono confermati i dati gia’ visti su altri indicatori (consumi elettrici, PIL, Indicatori demografici, etc):
- La Lombardia, pur anch’essa in difficolta’, regge molto meglio delle altre regioni manifatturiere del Centro-Nord (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana). Il Piemonte permane in una situazione di progressivo declino e perdita di peso economico rispetto al resto del Nord che dura ormai da 3 decenni. Il Veneto ha difficolta’ rilevanti, nettamente superiori a quelle della Lombardia, ma anche a quelle dell’Emilia Romagna. La Lombardia regge meglio in quanto rispetto alle altre regioni del Centro-Nord ha il Polo Milanese: il centro Italiano vitale nei settori finanziario, della logistica, dei servizi alle Imprese, del Terziario avanzato, della fieristica; non e’ un caso che la Lombardia attrae il 70% degli Investimenti esteri.
- Nel Lazio, che per lungo tempo ha avuto lo sviluppo maggiore in Italia, e’ iniziata specie dal 2009, una fase difficile, e gli andamenti tendenziali economici hanno iniziato ad allinearsi a quelli delle altre regioni centrali. Rammentiamo comunque che la vera ragione del forte rallentamento del Lazio dal 2010 in particolare, sta nel fatto che questa regione e’ legata a doppio filo alle Spese Pubbliche ed alla Pubblica Amministrazione. Da ormai 3 anni le spese della PA in vari settori sono al palo (ad esempio gli stipendi pubblici) e certamente cio’ ha ricadute sull’economia Laziale rilevanti.
- Nel Meridione c’e’ una situazione davvero pesantissima, e l’economia privata e’ sotto scacco. Crollano gli Investimenti e l’economia ha andamenti molto peggiori rispetto al Centro-Nord.

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