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giovedì 12 settembre 2013

IL SOLITO GIOCHETTO

Siria, Putin scrive sul New York Times: Armi chimiche usate dai ribelli per provocare un intervento







C’è ogni ragione per credere che in Siria le armi chimiche non siano state usate dal governo di Bashar Assad, ma dai ribelli per provocare un intervento da parte delle forze potenti della regione. Lo afferma il presidente russo, Vladimir Putin, in un editoriale pubblicato sul sito del New York Times. Putin si dice a favore degli sforzi per mettere le armi chimiche di Damasco sotto il controllo internazionale e definisce allarmante il fatto che l’intervento militare in conflitti interni in Paesi stranieri sia diventata una pratica comune per gli Stati Uniti. “È nell’interesse dell’America a lungo termine? Ne dubito”, afferma Putin, aggiungendo che “milioni di persone nel mondo vedono l’America sempre più non come modello di democrazia, ma come un Paese che conta solo sulla forza bruta, mettendo insieme coalizioni in base allo slogan ‘con noi o contro di noi’ “.
Putin si è espresso inoltre a favore di una soluzione diplomatica, invitando ad andare nella direzione della cooperazione. “Bisogna usare il Consiglio di sicurezza e credere che preservare la legge e l’ordine nel mondo attuale, complesso e turbolento, sia uno dei pochi modi di evitare che le relazioni internazionali scivolino nel caos”, afferma il presidente russo. “Se possiamo evitare l’uso della forza contro la Siria, questo migliorerà l’atmosfera negli affari internazionali e rafforzerà la fiducia reciproca”, conclude Putin, scrivendo che “sarà il nostro successo condiviso e aprirà la porta alla cooperazione su altre questioni cruciali”.

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