spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

domenica 22 settembre 2013

TRA CINA E VENEZUELA NUOVI ACCORDI CONGIUNTI PER LE ESTRAZIONI PETROLIFERE.

Venezuela. Decolla l’alleanza con Pechino

All’indomani del clamoroso rifiuto da parte Usa di far sorvolare Puerto Rico al presidente del Venezuela, Maduro e Xi Jinping si sono incontrati a Pechino per dare avvio a diversi progetti congiunti nei settori economico e petrolifero.



Che ci sia una relazione dietro al divieto imposto dalla Casa Bianca al sorvolo di Puerto Rico da parte di Maduro, e la sua destinazione: la Cina? Possibile anche se in molti hanno parlato di una sorta di ritorsione dopo che Maduro si era detto disponibile a ospitare Edward Snowden.
Possibile però che gli Stati Uniti abbiano voluto lanciare un avvertimento a Caracas, dal momento che sicuramente la Casa Bianca non vede di buon occhio il rafforzarsi di solidi legami tra il Venezuela e Pechino.
E’ nientemeno che la paura rossa nel XXI secolo, il timore che il Venezuela, paese ricco di petrolio e vitale per gli interessi di Washington, si leghi alla sfera di influenza cinese proprio in chiave antiamericana. La Commissione per lo Sviluppo e le Riforme della Cina ha accolto con grande entusiasmo la proposta del Venezuela per l’avvio di una serie di progetti congiunti nei settori della cooperazione petrolifera ed economica. A riferirlo il ministro dell’Energia venezuelano e il presidente della compagnia petrolifera Petròleos de Venezuela (Pdvsa), Rafael Ramìrez. Per via del suo account twitter, il ministro ha anche informato di una riunione che ha tenuto assieme al titolare della commissione cinese, Xu Shaoshi, nel corso del quale si è parlato a lungo dei progetti bilaterali in atto. Nel weekend sarà la volta di Maduro che si recherà nel weekend a Pechino in visita ufficiale. Maduro assisterà alla XXI Commissione Mista di Alto Livello e incontrerà il presidente cinese Xi Jinping. Ramírez ha detto che con la China National Petroleum Corporation (Cnpc) è stato concordato lo sviluppo di un nuovo progetto nel blocco Junín 10 della vasta Faja dell’Orinoco, una delle più grandi riserve di petrolio del mondo dove operano diverse compagnie straniere, per produrre 220 milioni di barili al giorno (bdp) con un investimento di 14 miliardi di dollari. Un progetto mastodontico che potrebbe assicurare sviluppo e prosperità al paese sudamericano. Ma non è finita qui, la China Development Bank ha anche stabilito i  termini del finanziamento del Fondo Congiunto Cinea-Venezuela, che disporrà di 5 miliardi di dollari per “progetti per la patria, per il popolo”. L’ossigeno di cui aveva bisogno Maduro per sostenere l’economia venezuelana. Ramírez ha infine riferito che nell’incontro con le autorità cinesi, in particolare la società Citic Group, è stato concordato lo sviluppo della miniera Las Cristinas, per rilanciare la produzione di oro nel paese.

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