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sabato 29 giugno 2013

Italia un salvataggio UE entro sei mesi.

L'Italia potrebbe avere bisogno di un “salvataggio” entro sei mesi

All'estero si parla dei conti truccati dell'Italia per entrare nell'eurozona. Qui la traduzione di un articolo di Yves Smith su  Economonitor - e qui di seguito un articolo sul Telegraph di Ambrose Evans Pritchard



Telegraph - L'Italia avrà probabilmente bisogno di un salvataggio UE entro sei mesi: il paese sprofonda nella crisi economica e tra le grandi aziende si diffonde il credit crunch. L'ha dichiarato, in un documento riservato, una tra le maggiori banche italiane.


Mediobanca, la seconda più grande banca Italiana, ha detto che il suo “indice di rischio di solvibilità” per l’Italia sta già facendo suonare i campanelli d’allarme, con la disfatta mondiale dell’obbligazionario che va avanti per la seconda settimana, spingendo verso l’alto il costo del debito.

"Il tempo stringe", ha detto il top analyst di Mediobanca, Antonio Guglielmi, in una nota riservata. "La situazione macro italiana non è migliorata nel corso dell'ultimo trimestre, piuttosto il contrario. Circa160 grandi imprese Italiane sono atttualmente in amministrazione straordinaria a causa della crisi".

Il rapporto ha avvertito che l’Italia “ arriverà inevitabilmente a una richiesta di salvataggio UE” nel corso dei prossimi sei mesi, a meno che non possa contare su bassi costi di finanziamento e suun’ampia ripresa.

Nel sottolineare la gravità della situazione, il rapporto paragona la crisi attuale con il momento in cui il paese è stato spazzato fuori dallo SME nel 1992, nonostante le drastiche misure di austerità.

Qualsiasi serio stress nel suo mercato del debito minaccia di riaccendere la crisi della zona euro. E questo evento potrebbe essere già iniziato, dopo che la Federal Reserve americana ha segnalato la scorsa settimana che inizierà a drenare la liquidità in dollari dal sistema globale.

Il debito Italiano, di 2.100 miliardi di €, è al terzo posto nel mondo, dopo Stati Uniti e Giappone. I rendimenti italiani a 10 anni sono saliti al 4.8pc, fino a 100 punti base da quando la Fed ha iniziato a inasprire i termini del discorso, a maggio. Ma Mediobanca è particolarmente preoccupata per il divario che è emerso tra i rendimenti sui titoli a breve termine (BOT) e le obbligazioni a più lungo termine (BTP) vicine alla scadenza che scadono insieme ai BOT. I BOT che scadono il 31 luglio sono scambiati a un rendimento dello 0,48, mentre il BTP equivalente viene scambiato a 0.74pc. La ragione è che i BOT sono protetti dalla ristrutturazione del debito. Questi titoli non subiranno mai un haircut.

Lo strategist Nicolas Spiro ha detto che il terrore del “taperingstascuotendo gli investitori e risvegliandoli dalla loro noncuranza, seanche le obbligazioni considerate rifugio sicuro, come le svizzere ele tedesche, sonstate vendute bruscamente nella disfatta. I rendimenti dei titoli UK 10anni hanno chiuso a un massimo ddue anni del 2.53pc.

I rendimenti 
sono balzati a 5.1pc in Spagna, e 6.7pc in Portogallo. Questo a sua volta sta mandando un'onda d'urto ai mercati di debito societari, soffocandla ripresa.

"La Banca centrale europea deve adottare misure molto aggressive per compensare questa sdituazione", ha detto Marchel Alexandrovich di Jefferies Fixed Income. "Abbiamo un sell-off su tutta la linea. Se la BCE non agisce, potrebbe vedere tutti i guadagni degli ultimi nove mesi svanire in due settimane, riportando la zona euro punto e a capo."

La BCE 
è già tornata indietro rispetto ai precedenti piani volti aindirizzare il credito verso le piccole imprese del Club Med. L'associazione bancaria italiana ha detto di essere rimastaamaramente delusa dall'ultima sospensione nei colloqui dell'eurozona su un'unione bancaria, avvertendo che in questo modoi creditori italiani sono lasciati a se stessi, in balia di una crisi di fiducia.

Andrew Roberts di RBS ha detto che il mondo è diventato "unposto pericoloso", in quanto la stretta della Fed segna un punto di inversione della liquidità globale.

"
Lo stimolo della banca centrale ha alimentato un bel carry trade e una marea crescente ha sollevato tutte le barche, ma purtroppo è anche vero il contrario," ha detto. "Nella finanza globale abbiamo chiari segni di un tracollo generalizzato degli asset, proprio in questo momento. "

Julian Callow di Barclays ha detto che la Fed, la Banca del Giappone, la Banca Centrale Cinese e altri hanno comprato quasi tutti i 2000 miliardi di dollari di obbligazioni AAA emesse nel corso dell'anno passato. L'effetto è stato quello di guidare banche, assicurazioni e fondi pensione verso asset più rischiosi, come la periferia della zona euro. Questo ha contribuito a sostenere la zona euro, e a camuffare dei problemi gravissimi. “Lo spostamento della Fed verso una stretta è molto significativo, e sta causando un aumento molto drammatico dei rendimenti reali," ha detto.

Gli oneri finanziari 
al 5pc potrebbero rivelarsi devastanti per la Spagna e l'Italia, le quali soffrono entrambdi una contrazione del PIL nominale.

Mediobanca ha detto che la miccia per un'esplosione dell'Italia potrebbe essere una crisi di salvataggio per la Slovenia o una brutta piega degli eventi in Argentina, che ha stretti legami con le imprese italiane. "L'Argentina in particolare ci preoccupa, dato chesembra probabile un nuovo default."

Guglielmi ha detto 
che la produzione industriale in Italia è scesa del25pc dal suo picco negli ultimi dieci anni, mentre il reddito disponibile è sceso del 9pc e la vendita delle case è scesa ai livelli del 1985.

La crisi del 1992 è stata disinnescata da un
a grande svalutazione, permettendo all'Italia di ripristinare in un colpo solo la suacompetitività commerciale. Mediobanca ha dichiarato: "La camicia di forza dell'euro oggi chiaramente non offre una simile flessibilitàdel cambio. Con la svalutazione della lira l'Italia è riuscita ainflazionare il debito di distanza, cosa che non si può fare oggi.Tornare a livelli di produzione pre-crisi potrebbe richiedere più di 10 anni.

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