
Per me lo shale gas deve diventare la priorità assoluta dell’Europa per competere con gli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato l’ad dell’Eni, Paolo Scaroni, intervenendo a un convegno di Confindustria Energia. Scaroni ha infatti ricordato il gap energetico che separa Europa e Stati Uniti, dove questa fonte è ormai una importante realtà: “L’industria in Europa paga per il gas 3,6 volte quello che paga negli Usa e per l’energia elettrica 2,4 volte”.
Secondo Scaroni, dunque, occorre che anche l’Europa cominci a cercare shale gas, anche se gli ostacoli non mancano: la densità della popolazione, il fatto che le tecniche sono invasive e rumorose, le problematiche relative alla proprietà di ciò che si trova sotto terra, che in Europa è dello Stato.
Anche per questo, Scaroni ha voluto parlare di quello che definisce “un sogno”: e cioé che “un giorno saremo in grado di costruire relazioni per cui la Russia diventerà il nostro Texas e l’Algeria la nostra Oklahoma, vale a dire che possano essere una fonte di energia a basso prezzo e farci così competere ad armi pari con gli Stati Uniti”.[Fonte: Ansa].

Bisognerebbe “sfruttare al meglio gli idrocarburi convenzionali di cui disponiamo”. Ha continuato poi l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni nel corso della Lectio ‘Gli scenari energetici internazionali’ tenuta a un Convegno di Confindustria Energia.
Parlando del gap di competitivita’ tra Usa e Europa dovuto al costo dell’energia, il manager ha evidenziato che “se in Italia adottassimo un approccio simile a quello dell’Inghilterra e della Norvegia, sulla base di quanto abbiamo gia’ scoperto potremmo raddoppiare le produzioni, soddisfare circa il 20% del consumo nazionale, e garantire allo Stato italiano 2,5 miliardi di euro di introito fiscale complessivo”
fonte http://www.olambientalista.it/shale-gas-priorita-per-ue-in-italia-raddoppio-delle-estrazioni/
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