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venerdì 12 luglio 2013

AUMENTI IN VISTA, E QUESTO E' SOLO L'INIZIO DEL "GOVERNO DEL FARE" SPERIAMO CHE FACCIANO POCO ALTRIMENTI...

Inflazione, prezzi salgono dell’1,2%. Benzina, aumenti a catena dopo Eni

I dati Istat, afferma il Codacons, indicano una stangata che equivale a 419 euro per una famiglia di tre persone. Il rincaro è principalmente imputabile alla ripresa dei prezzi dei beni energetici. Ma tra i rincari spiccano anche quelli di frutta e verdura, +6,9% e +11,1% nel mese di giugno.




Inflazione, prezzi salgono dell’1,2%. Benzina, aumenti a catena dopo Eni

Il rincaro, secondo l’istituto di statistica, “è principalmente imputabile alla ripresa dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, che crescono su base mensile dello 0,5%”. Ma tra i rincari più marcati spiccano quelli della frutta fresca: i prezzi nel solo mese di giugno sono aumentati del 6,9% trascinando in alto l’indice degli alimentari che complessivamente su base mensile sono aumentati dello 0,6% e su base annua del 2,8%. L’effetto del maltempo e dei nubifragi si fa sentire anche per i prezzi della verdura, che, come spiega Coldiretti, sono saliti dell’11,1%. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori a giugno sono aumentati dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua.
Contribuiscono al rialzo dell’indice generale anche gli aumenti su base mensile dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+0,7%), sui quali incidono, in parte, “fattori di natura stagionale”, dice l’istituto di statistica.Reggio Calabria è con un +2,9% la città in cui i prezzi a giugno hanno registrato gli aumenti su base annua più elevata. Seguono, con aumenti meno marcati, le città di Venezia (+1,9%), Potenza, Bologna e Genova (per tutte +1,6%). I tassi di inflazione più contenuti riguardano invece Palermo, Aosta (per entrambe +0,6%), Cagliari e Trieste (entrambe +0,7%).
Salgono anche i prezzi della benzina. Dopo l’aumento deciso ieri dall’Eni, oggi tutti gli altri marchi, in scia, si adeguano al rialzo con rincari differenziati che vanno da 0,005 a 0,015 euro il litro, con un prezzo massimo segnato da TotalErg a 1,865 euro il litro. L’aumento “alla pompa” scatta in controtendenza rispetto al calo di ieri sui mercati internazionali del prodotto raffinato e porta il prezzo ai valori più alti dallo scorso 25 marzo. Il prezzo internazionale della benzina è sceso a 588 euro per mille litri, mentre quello del diesel a 607 euro per mille litri (-13).
Sui prezzi alla pompa, invece, stamattina si registra la risposta delle compagnie all’aumento deciso ieri dal Cane a sei zampe. Le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito, dunque, salgono ancora, con la benzina a 1,851 euro/litro (+0,6 centesimi) e il diesel 1,745 euro/litro (+0,4 centesimi). Si tratta dei valori più alti dallo scorso 25 marzo. Fermi i carburanti gassosi: Gpl a 0,794 euro/litro, metano a 0,988 euro/kg.


commento: attenzione cittadini della Val d'Agri che l'ENI insieme ai soliti politici lucani ci stanno prendendo per i........fondelli con i bonus carburanti e il gas gratis attenzione il ciuccio non vola piu'.

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