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martedì 4 giugno 2013

Debiti p.a., l'ok dal Senato

Debiti p.a., l'ok dal Senato

Debiti p.a., l'ok dal Senato

Un via libera con consistenti modifiche quello giunto dall'Aula del Senato al decreto che stanzia 40 miliardi per il pagamento dei debiti arretrati della pubblica amministrazione. Il provvedimento contempla anche norme che riguardano il patto di stabilità interno e prevede che per il 2013 gli enti locali e le regioni possano escludere dal conteggio del Patto i pagamenti di debiti di parte capitale rispettivamente per un importo di5 miliardi di euro e di 1,4 miliardi. Ottocento i milioni per investimenti cofinanziati dai fondi strutturali europei.

Col decreto si istituisce inoltre un unico Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili, con una dotazione di 10 miliardi di euro per il 2013 e di 16 miliardi per il 2014. Per quanto riguarda i criteri e le procedure per ottenere i pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, è previsto che comuni e province debbano comunicare al ministero dell'Economia e delle Finanze gli spazi finanziari di cui necessitano per sostenere i pagamenti di debiti esigibili alla data del 31 dicembre 2012, o di quelli di parte capitale per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento sempre entro la fine dello scorso anno.

Comuni e province possono comunque iniziare da subito a pagare i propri debiti nel limite massimo del 13% delle disponibilità liquide detenute presso la tesoreria statale al 31 marzo 2013 e, comunque, entro il 50% degli spazi finanziari comunicati. Previste sanzioni per gli enti inadempienti. La fase 2, per la quale si impegna il Governo, dovrebbe consentire che nel 2014 vengano pagati tutti i debiti attraverso anticipazioni del sistema creditizio. Ora il provvedimento dovrà essere sottoposto a una terza lettura alla Camera, che si preannuncia puramente formale, per essere convertito in legge entro giovedì 7 giugno, data della scadenza del decreto.

AMPLIAMENTO DEL PERIMETRO DEL DECRETO. Ampliato il periodo effettivo previsto dal decreto per debiti di parte capitale che dovranno essere "maturati nel 2012 anche se ancora non accertati nel 2013", vale a dire quelli esigibili al 31 dicembre 2012 e quelli sui quali sia stata gia' emessa fattura.

ANCHE I SINGOLI PROFESSIONISTI TRA I CREDITORI. Anche i singoli professionisti compresi nella platea dei destinatari dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione.

600 MLN A COMUNI PER IMU. Restituzione di 600 milioni di euro ai comuni nel biennio 2013-2014, corrispondenti alle somme pagate per l'Imu sugli immobili di proprietà degli stessi comuni negli anni 2012-2013.

ESENZIONE DELL'IMU PER GLI IMMOBILI STRUMENTALI MUNICIPALI. Esentati dall'Imu gli immobili strumentali di proprietà dei comuni.

400 MILIONI DI TAGLI AI FONDI PER LE IMPRESE. 400 milioni da destinare ai comuni saranno reperiti dal Fondo per le imprese faranno scendere da9,5 a 9,3 miliardi euro e da 14,7 a 14,5 i fondi con cui la Cdp distribuisce le anticipazioni di liquidità per il pagamento dei crediti.

PROROGA A SETTEMBRE PER I BILANCI. Proroga dal 30 giugno al 30 settembre del termine per l'approvazione dei bilanci municipali di previsione 2013.

PIU' FACILE ACCESSO FONDO SOLIDARIETA' COMUNALE. Semplificazione dei parametri per il riparto del Fondo di solidarietà comunale per il 2013 per accelerarne le procedure di erogazione. Criteri più equi invece per la ripartizione tra i comuni della riduzione del Fondo sperimentale di riequilibrio.

PRIORITA' AI PAGAMENTI DEI LORO DEBITI PER LE SOCIETA' IN HOUSE. Le società in house dovranno usare i pagamenti ricevuti dagli enti locali prioritariamente per pagare a loro volta i loro debiti.

IN ARRIVO IL PATTO DI STABILITA' VERTICALE. Il patto di stabilità interno verticale renderà possibile la redistribuzione di spazi finanziari fra regioni, province e comuni all'interno dello stesso territorio.

ALLENTAMENTO DEL PATTO PER ENTI VIRTUOSI. Gli enti che non hanno rispettato nel 2012 i vincoli del patto di stabilità solo a causa del pagamento dei debiti pregressi non sono piu assoggettati a una riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio o del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l'obiettivo programmatico predeterminato.

TEMPI PIU' LUNGHI PER IL BILANCIO. Se le perdite si determinano nella seconda metà dell'anno, enti locali e regioni avranno più tempo per presentare il bilancio in equilibrio.

SEI MESI IN PIU' PER L'ADDIO A EQUITALIA: Sei mesi di tempo in più ai comuni per organizzare la riscossione in proprio dei tributi, senza il supporto di Equitalia.

ANCHE NEL 2014 CESSIONE DI GARANZIA CHE COINVOLGE LA CDP. Esteso al 2014 il meccanismo di cessione di garanzia che prevede la possibilità di pagamento da parte degli intermediari finanziari compresa la Cassa depositi e prestiti.

STOP CONGELAMENTO ENTRATE PROPRIE DEI COMUNI. Stop al congelamento delle entrate proprie per i comuni previste invece dal testo del decreto.

AMPLIATA PLATEA COMPENSAZIONI DEBITI/CREDITI. I debiti tributari interessati saranno quelli iscritti a ruolo fino al 31 dicembre e non sino al 30 aprile, come prevedeva il testo originale.

COMPENSAZIONI PIU' SEMPLICI. Le certificazioni dei debiti saranno comprensive di datazione del pagamento, elemento fondamentale per l'Agenzia delle entrate ai fini delle compensazioni, che comprenderanno anche i debiti con l'Inps.

COMUNICAZIONI AI CREDITORI ENTRO IL 30 GIUGNO. Le comunicazioni telematiche ai creditori da parte della pubblica amministrazione sull'importo e la data del pagamento devono essere inviate entro il 30 giugno prossimo e dovranno avvenire attraverso posta elettronica certificata.

FASE 2 DAL PROSSIMO SETTEMBRE. Sarà la prossima Legge finanziaria a determinare le modalità della fase 2 per completare il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Le operazioni prenderanno il via il prossimo settembre e non dovrebbero comprendere solamente l'emissione di nuovi titoli per trovare risorse pari a 10-20 miliardi di euro oltre ai 40 già individuati. Previsto il coinvolgimento di tutti gli operatori finanziari, compresa la Cassa depositi e prestiti.

TAGLI A MINISTERI, EDITORIA E 8 PER MILLE. A copertura del patto di stabilità verticale sono previsti tagli nel 2014 e 2015 ai fondi dei ministeri dell'Economia, del Lavoro e degli Affari esteri e al fondo per gli interventi strutturali di politica economica; nel 2015 tagli all'editoria per oltre 17 milioni e l'utilizzo di parte della quota dello Stato dell'8 per mille.

NESSUN TAGLIO A SCUOLA, RICERCA ED EXPO 2015. La spesa per scuola, ricerca e per l'Expo 2015 sarà invece esclusa dai tagli previsti a copertura del provvedimento.

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