Luigi di Maio su Rai 1 parla dell’Antitrus e del conflitto di interessi

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… “gioco concorrenziale di poteri sanzionatori nei confronti di cartelli o di intese per un mercato libero e aperto nel corso degli anni questa autorità si è vista progressivamente attribuire poteri nuovi più ampi anche in materia di pratiche pubblicitari scorrette a tutela del consumatore, quelle che la Corte Costituzionale chiama leve della politica economica sono anche legislative e competono al Parlamento.
Anche da questo punto di vista l’attività dell’Autorità garante è stata proficua ragione delle segnalazioni essenziale camere per rappresentare aspetti del diritto vigente che possono rendere l’ambiente giuridico poco incline a consentire l’accesso di nuovi operatori al mercato.
Personalmente sono convinto che una sana concorrenza e un mercato autenticamente aperto alle potenzialità i talenti di Giovanni delle idee nuove sia un fattore di innovazione e progresso.
Sono meno persuaso però viceversa che tutti i settori di servizi pubblici che pubblici e fruibili da tutti devono rimanere e mi riferisco anche a quello dell’acqua su cui i cittadini si sono pronunciati con un referendum inequivocabilmente, sono persuaso che debbano essere messi all’asta ed essere assegnati ai privati con il rischio di dover combattere in futuro nuove lotte contro le concentrazioni, le inefficienze che si annidano anche nel settore privato e le scorrettezze verso i consumatori.
Vorrei anche qui potete citare la questione della legge sul conflitto d’interessi nel corso della sedicesima legislatura e stata affrontata di nuovo in ambito parlamentare la questione dei conflitti d’interesse la prima commissione della Camera ha iniziato senza portarlo a termine l’esame di alcune proposte di legge in materia.
Ecco io penso che in questa legislatura questo Parlamento debba prendere un impegno inderogabile nel far approvare una legge in tal senso tenendo ben presente il prezioso contributo dato dalla relazione semestrale del dicembre 2012 del Garante in cui si esponevano le criticità della Legge 215 del 2004 sul conflitto d’interessi criticità su cui e con cui non possiamo non concordare. Adeguare la norma ai principi che orientano le democrazie occidentali cosa che ci chiede l’Europa.
Essendo noi è possibile in una situazione peculiare rispetto agli altri stati ad un anno esatto dall’apertura del semestre italiano di presidenza dell’Unione l’argomento di stretta attualità.
Come sottolineato dal Garante nella relazione citata la legge italiana rinuncia di fatto a prevenire la situazione di conflitto d’interessi e l’affronta solo quando sorge in modo complesso e inefficace senza dare come succede in altri paesi nessun rafforzamento alle autorità preposte.
L’occasione di oggi e proficua per ascoltare i quali linee d’intervento l’autorità abbia inteso perseguire quali risultati abbia conseguito in un panorama reso difficoltoso non più soltanto dalla sfida lanciata dall’economia numeri grandi giganti dell’est ma anche dalla persistente crisi economica che ha reso il mercato oggettivamente meno dinamico.
La speranza di tutti è questo periodo di crisi sia superato e che un mercato Prospero quindi necessariamente ben regolato e sostenibile possa ridare spazio e fiducia alle imprese e ai consumatori.”

Luigi Di Maio