In Portogallo l'addio all'euro è diventato un bestseller. Il libro di 128 pagine è intitolato Porque devemos sair do Euro (Perché dobbiamo lasciare l'euro) e porta la firma dell'economista Joao Ferreira do Amaral. Il volumetto è già arrivato alla quarta ristampa in soli due mesi e si mantiene nella classifica delle dieci opere più vendute in Portogallo.

Do Amaral non si mostra così stupito di questo successo e spiega che la gente si rende perfettamente conto che la politica di austerità applicata in Europa non sta funzionando. Perciò si sta pensando a tutte le alternative. I portoghesi non ne possono più delle cure da cavallo decise a più riprese per ottenere gli aiuti da Bruxelles e tornare (o, meglio, cercare di tornare) all'equilibrio economico. La situazione del paese è sempre problematica: crescita negativa per il terzo anno consecutivo, disoccupazione al 17,5%, deficit fuori controllo. Ma non tutti ritengono che abbandonare la moneta unica sia la giusta medicina. I politici sono contrari. Ci sarebbe un pesante effetto svalutazione.
Eppure Do Amaral non demorde e sostiene che uscire dall'euro è l'unico modo per ritrovare competitività: egli non è contro la moneta unica in sé, ma essa è troppo forte per l'industria portoghese. Per il momento l'economista è l'invitato di punta a dibattiti televisivi e incontri di vario tipo. L'argomento, in effetti, non è più tabù.


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