spirito critico

PENSATOIO DI IDEE

martedì 4 giugno 2013

L'EUROPA VACILLA

L'Europa intera sta vacillando




 di Pierluigi Magnaschi  



L''Europa dei padri fondatori era un'Europa semplice. Viveva su un ex grande paese diviso da un Muro (la Germania) e delegittimato, a causa dei crimini nazisti, a svolgere una sua politica estera e di difesa. La Germania di allora, divisa in due e con la coda tra le gambe, era occupata dalle potenze vincitrici (Usa, Urss, Uk e Francia). Dentro il Mec, la leadership veniva svolta dalla Francia. E la Germania la ringraziava per non doversi esporre in prima persona sulla scena internazionale. Poi entrò Uk, di malavoglia e per puro interesse (nel senso che, dentro il Mec, alle sue condizioni, esso stava meglio che fuori). Ma, fin dall'inizio, fu chiaro che Uk sarebbe stato il paese che avrebbe sabotato il cammino verso il progressivo superamento dei singoli Stati.
Successivamente è caduto il muro di Berlino. Di conseguenza, sia pure con tutte le prudenze del caso, e con le sole sue forze, la Germania unificata acquistò progressivamente autonomia. Con uno sforzo immane, Bonn digerì la Germania dell'Est, resa economicamente intisichita dal corsetto del comunismo duro e puro, che gli era stato applicato per mezzo secolo. Ma, a questo punto, grazie anche alle riforme che la Germania è stata in grado di fare, prevalentemente nella seconda parte degli anni 90, è diventato sempre più chiaro a tutti che l'Eu non era più guidata da un bimotore franco-tedesco ma andava avanti sempre più con la spinta del solo motore tedesco.
Questa evoluzione sta sempre più assumendo aspetti politici. Infatti fino a che la potenza economica della Germania veniva velata dalla leadership francese, anche il ruolo tedesco (che trascina con sé i demoni del passato) risultava attenuato. Adesso che la Francia si sta piegando sulle ginocchia, la Germania, indipendentemente dalla sua volontà e dai sui interessi, appare sempre più per ciò che essa è da tempo, cioè il paese egemone. È un elefante nella cristalleria Ue. Ma oltre a essere questo, è anche un elefante che, nella cristalleria, solo 65 anni fa ha fatto disastri mostruosi e un secolo fa provocò la prima guerra mondiale con milioni di morti. La Germania di oggi non ha nulla a che fare con la Germania del 1914 o del 1939. Ma quel passato c'è ed è difficile pensare che gli altri paesi possano non averne paura.


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