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domenica 26 gennaio 2014

UNA RIPRESA STENTATA, E' QUESTA LA NUOVA PREVISIONE PER 2014 DELLA BANCA EUROPEA

Bers, confermate previsioni crescita 'Nuova Europa' nel 2014

Slovenia rimane in recessione, bene Polonia, Ungheria e baltici




Ripresa sì, ma ancora fiacca, in certi casi rallentata da minori investimenti e dalla riduzione delle maglie del credito da parte delle banche straniere operanti nella regione, in particolare nell'area balcanica e nell'Europa sudorientale.  - in primis quelle dell'Europa centro-orientale e dei Balcani - dove l'istituzione finanziaria investe, report reso pubblico nell'ultima edizione del 'Regional Economic Prospects' (http://www.ebrd.com/downloads/research/REP/rep-1401.pdf).

Per quanto riguarda l'Europa centrale e i Paesi baltici, buone le performance della Polonia, che secondo la Bers registrerà un +2,7% del Pil nel 2014, +0,4% rispetto alle precedenti previsioni di novembre. Varsavia, scrivono gli analisti della Bers, che ''sembra aver superato le debolezze nella crescita'' registrate a inizio 2013, grazie a una buona ripresa delle esportazioni e della produzione industriale, degli investimenti privati e dei consumi interni. Buone notizie anche per l'Ungheria (Pil +1,7%, +0,5% rispetto alle ultime previsioni Bers), dove l'economia è sempre più lontana dai marosi dell'inizio della ''Grande Crisi'' e che sta risentendo positivamente anche degli interventi di assistenza finanziaria alle Pmi, della crescita delle esportazioni e degli investimenti pubblici. Voti ancora negativi invece per la Slovenia (-2% il Pil nel 2014 rispetto al -2,5% previsto a novembre 2013), dove la recessione è stata sì ''moderata'' negli ultimi mesi del 2013 da una crescita delle esportazioni, ma non al punto da far ripartire Lubiana, unico Paese dell'area che continuerà a rimanere in recessione anche quest'anno. Lubiana che, anche nel 2014, soffrirà per una domanda interna abulica e per le operazioni di salvataggio delle banche locali da parte dello Stato. Modesta anche l'attesa ripresa in Croazia (+1% rispetto al +1,5% in precedenza annunciato), anche se ''il Paese dovrebbe beneficiare'' finalmente appieno, nel 2014, degli effetti positivi dell''integrazione nell'Ue e del ''pieno accesso al mercato unico e a sostanziosi fondi europei''. Discrete le notizie in arrivo dalla Slovacchia (+2% il Pil nel 2014) e da ''tutte e tre le economie baltiche'', che pur sperimentando ''una decelerazione della crescita nel 2013'' rimangono fra i ''top performers'' nell'Ue, con in testa la Lettonia (+4,1%), seguita dalla Lituania (+3,3%) e dall'Estonia (+2,8%), con Vilnius, Riga e Tallinn che continueranno anche nell'anno in corso ad ''avvantaggiarsi della modesta ripresa'' della richiesta di prodotti sui mercati Ue e dell'aumento della produzione industriale nazionale, oltre che di ''robusti aumenti dei salari e dei consumi privati''.

Per quanto riguarda invece l'Europa sud-orientale (See), previsioni di crescita praticamente immutate rispetto al precedente rapporto di novembre, con la Bers che ha ribadito che - malgrado la crescita media del 2% registrata nel 2013 - gli investimenti stranieri e la domanda interna ''continuano a rimanere inferiori ai livelli pre-crisi, mentre ''persistono'' pressioni verso il ''deleveraging'' nel settore bancario. Punti a favore, le buone performance delle esportazioni, la riduzione dell'inflazione e la buona stagione agricola che ha mantenuto bassi i prezzi del cibo in tutta la regione. Nell'area See, la Bers prevede oggi un Pil in crescita dell'1,7% nel 2014 per l'Albania, dell'1,8% in Bosnia-Erzegovina e in Bulgaria, del 3% in Macedonia, del 3,5% in Kosovo, del 2% in Montenegro, del 2,4% in Romania e dell'1,3% in Serbia (-0,4% rispetto alle precedenti previsioni). Da segnalare infine che la Bers non ha modificato le previsioni di crescita per Moldavia (+3,5%), Bielorussia (+1%) e Ucraina (+1,5% nel 2014). (ANSA).

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