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PENSATOIO DI IDEE

martedì 28 gennaio 2014

LEGGE ELETTORALE MERCOLEDI' ALLA CAMERA, IL CASO BRUNETTA.

Legge elettorale, scoppia il caso Brunetta. Pd frena: “Nessuna corsa al voto”

Mercoledì il testo arriverà alla Camera. L'ultimatum proposto dall'esponente berlusconiano non piace al Partito Democratico. Fiano: "Fi dica se intende andare avanti sul progetto o sfilarsi". Premio di maggioranza e preferenze, i temi caldi. Grasso: "Aumento della soglia per accedere al premio di maggioranza". "Verdini: "Con le liste corte non c'è spazio per le preferenze"

Renato Brunetta
Ad ogni modo, mercoledì il testo, ribattezzato da Matteo Renzi “Italicum” arriverà a Montecitorio. Le firme sono quelle del Pd (dopo la discussione alla direzione nazionale, che ha portato alle dimissioni di Gianni Cuperlo dalla presidenza), di Forza Italia e del Nuovo centrodestra. Il vicepremier Angelino Alfano così come il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ironizzano sulle divisioni interne al Pd: con Letta favorevole alle preferenze nella legge elettorale (posizione condivisa con Ncd), mentre Renzi è contrario: “Si riuniscano e decidano cosa fare, il Paese non può pagare le liti interne al Pd”, ha dichiarato Alfano. Ma è Denis Verdini, uscendo da Montecitorio dopo una riunione del gruppo di Forza Italia, a chiudere su questo punto: ”Le preferenze? Con le liste corte non c’è spazio”. Mentre Berlusconi interviene, attraverso un videomessaggio al Tg4: “Abbiamo davanti tante sfide: le elezioni europee, le amministrative, la realizzazione di riforme che auspichiamo da anni e finalmente anche la sinistra sembra voler realizzare“. 
Emanuele Fiano (Pd) a nome del “gruppo del Pd della commissione Affari costituzionali esprime preoccupazione per le dichiarazioni dell’onorevole Renato Brunetta che contraddice in modo eclatante la base dell’accordo sulle riforme. Il testo della legge elettorale rientra in un piano che riguarda il Titolo V e la riforma del Senato. Forza Italia a questo punto deve fare chiarezza se intende andare avanti sul progetto di riforma o se sfilarsi”. I punti più contesi sono dunque le preferenze e le soglie di sbarramento. Maria Elena Boschi, responsabile Riforme della segretaria Pd, dice: ”Ci sono varie proposte riguardo le soglie, le preferenze e le rappresentanza di genere e domani la sintesi verrà presentata dal capogruppo Speranza. Sappiamo che c’è condivisione con le altre forze politiche, con cui dobbiamo mantenere l’accordo complessivo sulle riforme costituzionali”. Domani è l’ultimo giorno utile per la presentazione degli emendamenti. A fare sintesi sulle minacce di “staccare la spina al governo” è però Cesare Damiano (Pd): ”Tutti minacciano, sottovoce, elezioni anticipate: lo fa Renzi, se non si approva l’accordo con Berlusconi così com’è; lo fa Alfano se non si sostiene Letta. In questo modo questa ‘minaccia’ diventa una pistola scarica“. 
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/26/legge-elettorale-scoppia-il-caso-brunetta-pd-nessuna-corsa-al-voto/858214/

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