PAOLO FARINELLA – Falliti, andate a casa
In questo preciso istante apprendo dalle agenzia che Napolitano è stato rieletto, presidente dell’inciucissimo, cedendo benevolmente alla violenza dei falliti che occupano indegnamente il Parlamento. Ora c’è la sua «prorogatio» per un anno, il tempo necessario a sistemare la salvezza definitiva di Berlusconi, la scomparsa del Pd e il declassamento dell’Italia a repubblica delle bucce di banana. Un parlamento appena eletto, rinnovato al 70%, fallimentare e ignobile.
Ritengo questo atto come uno scippo, un tradimento, un atto sovversivo e l’ultimo colpo mortale alla democrazia, MERITO ESCLUSIVO DEL PD che ha raggiunto i suoi scopi:
Il Pd poteva dare la svolta all’Italia, se solo avesse scelto, come ho scritto e suggerito, un presidente del consiglio fuori dai partiti e dal parlamento. Insieme al Movimento 5 Stelle avrebbe avuto il governo e la presidenza della Repubblica. Per settimane ha inseguito i 5 Stelle per finire ad elemosinare un accordicchio con Berlusconi, dopo che per tutta la campagna elettorale, aveva gridato «mai più con Berlusconi». Per il Quirinale ha presentato la «sorpresa» di Marini, o quella di Amato (che proporranno per il governo); ha bruciato Prodi in un modo osceno. Ha distrutto se stesso come nessuno sarebbe stato capace di fare meglio. Ora il gioco, tutto, è nelle mani del Caimano. Che li paghi?
Berlusconi gode, anche senza bunga-bunga, perché, senza nemmeno pagare un miserabile pegno, si è tolto di mezzo l’ingombrate e ormai inutile Pd che risulta il peggiore partito di questa stagione, il più vigliacco, il più degenere, il più antidemocratico. Il più imbecille!
Il futuro non è roseo, è amaro, è tragico e vedere questi fannulloni che giocano sulla pelle del Paese, gorgheggiando sempre «sull’interesse dei cittadini», mi fa veramente arrabbiare. Spero a questo punto che Berlusconi governi per il prossimo secolo e li distrugga fino a non lasciare l’ombra di una traccia. Lo hanno salvato, lo hanno voluto, se lo tengano. Alla resa dei conti, è il meno peggio.
Grillo poteva ribaltare la situazione dal primo giorno, ma per paura o per superbia, ha tergiversato ed è arrivato troppo tardi alla «prateria del governo». Si è gingillato con la Lombardo che non conosce nemmeno la Costituzione. Dio li perdoni perché sono responsabili dello sfacelo in cui ci troviamo.
Rodotà era il presidente del consiglio ideale e il presidente della repubblica idealissimo: di sinistra, libero, non condizionabile, difensore della Costituzione, l’uomo a garanzia dei cittadini. Tutte qualità che per il Pd non valgono nulla perché quello che conta era il destino di Bersani, di D’Alema e dei perdenti a vita. Alle prossime elezioni, ormai vicine, Berlusconi spopolerà standosene a casa a godersi lo spettacolo attorniato dalle sue donnine, contando i posti che gli spettano in parlamento e le gratifiche da attribuire. Bel colpo, Pd! Ottimo risultato, Bersani. L’Italia ringrazia e maledice.
Napolitano ha completato il ciclo delle sue trame: portare tutti al governo, in una unica ammucchiata dove tutto diventa bigio e Berlusconi si salva ancora una volta. Dio li perdoni, se può, perché io non posso farlo. Grillo ha torto: non «è un golpe»! È un GOLPE MORTALE!
Paolo Farinella
Ritengo questo atto come uno scippo, un tradimento, un atto sovversivo e l’ultimo colpo mortale alla democrazia, MERITO ESCLUSIVO DEL PD che ha raggiunto i suoi scopi:
- Autodistruggersi, affondandosi da solo senza nemmeno il salvagente.
- Salvare Berlusconi da morte certa e tenerlo in vita «for ever».
- Riportare Berlusconi al potere per altri venti anni, ammettendolo al governo con Monti.
Il Pd poteva dare la svolta all’Italia, se solo avesse scelto, come ho scritto e suggerito, un presidente del consiglio fuori dai partiti e dal parlamento. Insieme al Movimento 5 Stelle avrebbe avuto il governo e la presidenza della Repubblica. Per settimane ha inseguito i 5 Stelle per finire ad elemosinare un accordicchio con Berlusconi, dopo che per tutta la campagna elettorale, aveva gridato «mai più con Berlusconi». Per il Quirinale ha presentato la «sorpresa» di Marini, o quella di Amato (che proporranno per il governo); ha bruciato Prodi in un modo osceno. Ha distrutto se stesso come nessuno sarebbe stato capace di fare meglio. Ora il gioco, tutto, è nelle mani del Caimano. Che li paghi?
Berlusconi gode, anche senza bunga-bunga, perché, senza nemmeno pagare un miserabile pegno, si è tolto di mezzo l’ingombrate e ormai inutile Pd che risulta il peggiore partito di questa stagione, il più vigliacco, il più degenere, il più antidemocratico. Il più imbecille!
Il futuro non è roseo, è amaro, è tragico e vedere questi fannulloni che giocano sulla pelle del Paese, gorgheggiando sempre «sull’interesse dei cittadini», mi fa veramente arrabbiare. Spero a questo punto che Berlusconi governi per il prossimo secolo e li distrugga fino a non lasciare l’ombra di una traccia. Lo hanno salvato, lo hanno voluto, se lo tengano. Alla resa dei conti, è il meno peggio.
Grillo poteva ribaltare la situazione dal primo giorno, ma per paura o per superbia, ha tergiversato ed è arrivato troppo tardi alla «prateria del governo». Si è gingillato con la Lombardo che non conosce nemmeno la Costituzione. Dio li perdoni perché sono responsabili dello sfacelo in cui ci troviamo.
Rodotà era il presidente del consiglio ideale e il presidente della repubblica idealissimo: di sinistra, libero, non condizionabile, difensore della Costituzione, l’uomo a garanzia dei cittadini. Tutte qualità che per il Pd non valgono nulla perché quello che conta era il destino di Bersani, di D’Alema e dei perdenti a vita. Alle prossime elezioni, ormai vicine, Berlusconi spopolerà standosene a casa a godersi lo spettacolo attorniato dalle sue donnine, contando i posti che gli spettano in parlamento e le gratifiche da attribuire. Bel colpo, Pd! Ottimo risultato, Bersani. L’Italia ringrazia e maledice.
Napolitano ha completato il ciclo delle sue trame: portare tutti al governo, in una unica ammucchiata dove tutto diventa bigio e Berlusconi si salva ancora una volta. Dio li perdoni, se può, perché io non posso farlo. Grillo ha torto: non «è un golpe»! È un GOLPE MORTALE!
Paolo Farinella
Nessun commento:
Posta un commento
5 STELLE