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mercoledì 15 gennaio 2014

Gomez vs Lorenzin: “Mafiosizzazione politica italiana”

Caso De Girolamo, Gomez vs Lorenzin: “Mafiosizzazione politica italiana”




Scontro feroce tra Peter Gomez e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, nel corso della trasmissione “Ballarò”, su Rai Tre. La miccia del dibattito è il caso De Girolamo, che il direttore de ilfattoquotidiano.it definisce “molto grave”. E sottolinea: “La politica deve occuparsi di comportamenti. Di reati si occupa la magistratura. In una democrazia che funziona il primo sistema di controllo non è rappresentato né dalla magistratura, né dalla stampa, ma dal Parlamento. Quindi, è giusto che la De Girolamo vada in Parlamento a chiarire, ma, a dir la verità, c’è ben poco da chiarire”. Gomez spiega che, quando si sente parlare di favori, viene in mente un film di Martin Scorsese e non la politica. E rincara: “Quello che emerge è una progressiva mafiosizzazione della classe dirigente italiana. Qui non ci sono gli omicidi, però ci sono degli atteggiamenti che impressionano. C’è una similitudine fortissima tra alcuni clan politici e le organizzazioni criminali”. Insorge la deputata Ncd, che parla di “processo sommario” e chiede al giornalista come si sentirebbe se venisse sorvegliato da un registratore o da una videocamera. “Basta comportarsi bene” – risponde Gomez, che ribadisce di parlare di comportamenti e non di reati. La Lorenzin si infuria e reagisce con stizza agli applausi del pubblico: “Questo è uno stadio, è il linciaggio di una persona che non è presente e non si può difendere”.Ma Floris precisa che il ministro De Girolamo ha declinato l’invito a partecipare alla trasmissione. Il ministro della Salute sfida nuovamente al direttore de ilfattoquotidiano.it, nell’ipotesi che venga intercettato con un registratore: “E poi vediamo qual è la questione morale in questo Paese. Mi infervoro perché Nunzia è una mia amica”. “Troverà molte cose” – ribatte Gomez – “ma non troverà mai che organizzo interviste di tipo estorsivo o che pronuncio minacce”. Il giornalista si esprime anche su una possibile legge elettorale, adombrando l’ipotesi che molti parlamentari la ostacoleranno per motivi di convenienza personale, visto che il 50% di loro molto probabilmente non verrebbe rieletto  di Gisella Ruccia
15 gennaio 2014

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