SALA "SINOPOLI", AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DI ROMA
scuola dell'arpa Viggianese |
Come i Re Magi, per l'Epifania, portarono al Bambinello nella capanna di Betlemme dei doni, così il maestro Ambrogio Sparagna, in veste di quinto Re Magio (il quarto se l'era già "accattato" Pulcinella), ieri sera ha portato un dono speciale a tutti i suoi fans e fedelissimi spettatori: i canti natalizi della tradizione orale popolare italiana.
Canti originari da tutte le regioni d'Italia che, per l'occasione, sono riusciti ad annullare virtualmente le distanze linguistiche del Bel Paese con la loro musicalità. Tante le novità, anche quest'anno, de La ChiaraStella, giunta ormai alla sua settima edizione. Più di una ventina i musicisti ed i cantori che si sono alternati sul palco allietando il pubblico con la loro musica e le loro canzoni. Superlativo, come sempre, il maestro Sparagna, etnomusicologo e riconosciuto virtuoso dell'organetto, che ha deliziato, coinvolto e trascinato tutti i presenti, alcuni dei quali giunti direttamente dalla Polonia per assistere al concerto. Emozionanti, ed emozionati, i giovanissimi suonatori di Arpicelle (antica arpa popolare diffusa nella Val d'Agri) di Viggiano, località in provincia di Potenza. Con le loro melodie hanno saputo incantare i presenti che con un fragoroso applauso, al termine della loro performance, hanno sottolineato quanto sia stata aprezzata la loro esecuzione.
Eleonora Bordonaro, con la sua voce inconfondibile e penetrante, ci ha fatto scoprire l'Arbereshe, un'antica lingua parlata principalmente in alcune aree estremamente circoscritte della Basilicata, della Puglia, della Sicilia e del Molise proveniente da terre vicine ma così lontane, l'Albania. L'eclettico Raffaello Simeoni ha dato prova della sua poliedrica maestria sia con la voce che con gli strumenti, degno di nota un imbuto suonato a mo' di improbabile piffero/flauto. Il divertentissimo, e bravissimo, Erasmo Treglia che con le sue riuscite gag ha coinvolto il pubblico avvalendosi anche di strumenti bizzarri quali la torototela (il violino a tromba). Un applaudissimo duo di launeddas sarde, formato da padre e figlio, quello di Orlando ed Eliseo Mascia, vivido esempio di trasmissione generazionale della musica popolare italiana. La voce, ed il violino, di Maddalena Scagnelli a fare da collante fra presente e passato. Quasi a fare delle "quinte" umane i numerosissimi componenti del Coro Popolare diretto magistralmente dalla bravissima Anna Rita Colaianni. E per finire, a rendere ancora più magica e divertente la serata, non poteva certo mancare l'ironico Pulcinella (lo strepitoso Gianni Aversano) che, vestiti i panni di quarto Re Magio, ha divertito il pubblico con la sua "partenopeità". Insomma, divertimento, preghiere, canzoni natalizie che, per due ore, ci hanno fatto compiere un viaggio a ritroso nel tempo facendoci ritornare tutti ancora un po' bambini così da riuscire a ricordare meglio i magici momenti vissuti durante i Natali della nostra infanzia. Un dono, che anche quest'anno come tradizione, ci ha voluto fare il maestro Sparagna. La sua musica ci accompagnerà per tutto il 2014, con i suoi concerti in giro per tutta l'Italia, in attesa della prossima edizione de La ChiaraStella.
Michela Cossidente
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