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lunedì 6 gennaio 2014

Saldi, partenza al rallentatore. La crisi si fa sentire

Saldi, partenza al rallentatore. La crisi si fa sentire
Al via in tutta Italia la stagione degli sconti invernali. Acquisti in calo, secondo Codacons, del 15 per cento. Vanno forte solo gli outlet e i negozi di alta moda







I saldi partono male, con un calo delle vendite compreso tra il 10 e il 15% rispetto al 2013. Lo sostiene il Codacons che ha inviato propri ispettori nelle strade dello shopping e nei centri commerciali di tutta Italia. Oggi è infatti partita ufficialmente la stagione degli sconti invernali che durerà circa due mesi.

Vendite in calo del 15%
Tra le ore 10 e le 12 - spiega l'associazione - si è registrato un buon afflusso di cittadini nei negozi e nei centri commerciali ma gli acquisti sono deludenti.  "Ancora una volta l'avvio dei saldi è improntato alla massima cautela - spiega il presidente Carlo Rienzi - i cittadini escono, osservano le vetrine ma ancora non comperano. Segno che i consumatori puntano ad acquisti mirati, limitati da un budget per i saldi sempre più ristretto a causa della crisi economica".

Secondo il Codacons, come lo scorso anno, i piccoli negozi e soprattutto le periferie risentono particolarmente della riduzione degli acquisti mentre la situazione appare meno negativa negli outlet e soprattutto nelle boutique dell'Alta moda, che possono contare su una massiccia presenza di turisti che tengono alto il livello delle
vendite.

Partenza al rallenty nelle regioni apripista
Che fosse un anno al ribasso si era già intuito là dove i saldi sono già cominciati da due giorni. Basilicata, Campania e Valle d'Aosta (oltre alla Sardegna, dove per sostenere il commercio dopo l'alluvione l'anticipo è scattato addirittura il sei dicembre scorso) sono state quest'anno le regioni apripista. Anche qui partenza al rallenty o comunque interesse in calo rispetto alle precedenti stagioni. Da un lato per la crisi che impone più attenzione alle spese. Dall'altro perchè gli italiani non aspettano più i saldi: ormai tutto l'anno si possono trovare sconti e promozioni di vario genere.

3 italiani su 4 spenderanno meno di 200 euro
3 italiani su quattro, ovvero il 76,7 %, non spenderanno più di 200 euro. Tale percentuale, spiega Confcommercio, è superiore di otto punti rispetto allo stesso periodo del 2013, quando era risultata pari al 68,7%. Numeri che evidenziano ancora una volta i segni evidenti della crisi nei consumi. A ridurre il budget per gli acquisti in sono in prevalenza le fasce di consumatori più avanti con gli anni (oltre 55 anni). 

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