spirito critico

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giovedì 20 giugno 2013

petrolio in Basilicata

Petrolio, il Corriere della Sera
pubblica la video-inchiesta sui veleni lucani 



Il Corriere della Sera pubblica una video-inchiesta sul petrolio in Basilicata e sui dati
 allarmanti dell'inquinamento e della disoccupazione.















«La Basilicata è la regione più povera d'Italia (dati Istat 2010) ed ha una percentuale di morti per tumore più alta della media nazionale (dati dell'Associazione Italiana Registro Tumori). Inizia così l'inchiesta firmata da Antonio Crispino che evidenzia come le aziende agricole lucane si siano dimezzate nell'arco di 10 anni. La Basilicata - prosegue Crispino - ha
un tasso di disoccupazione costantemente in crescita: nella sola Val d'Agri (dove è più 
intensa l'attività dei petrolieri) ci sono 8 mila persone tra disoccupati e inoccupati». La Basilicata ha oltre 400 siti contaminati dalle attività estrattive, ma la rete di monitoraggio è stata attivata solo dal 2011 (per stessa ammissione dell'Eni) mentre il petrolio in Basilicata si estrae da circa 25 anni (risalgono al 1981 le prime ricerche di petrolio in Val d'Agri con il
pozzo Costa Molina 1). Anni in cui sono passati sotto silenzio tutta una serie di incidenti e anomalie. Che per l'Eni, però, non si chiamano incidenti ma eventi, cose che possono capitare: come la fuoriuscita di migliaia di litri di greggio in un bacino naturale per la raccolta
di acque piovane (17 marzo 2002); l'immissione in aria di ingenti quantitativi di gas
inquinanti (4 ottobre del 2002) oppure l'intossicazione da idrogeno solforato di 20 operai di un'azienda che si trova proprio di fronte il Centro Oli... ».

  
lunedì 10 giugno 2013 10:22

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