Ad agosto del 2012 la notizia dell’uccisione di 4 volontari australiani ad opera delle forze di Assad aveva fatto il giro dei media. L’ABC News agency aveva riportato che Mustapha al Majzoub, uno dei militanti morti ad Aleppo, si trovava in Siria per fare carità e per svolgere “assistenza umanitaria”, nonché per porsi come mediatore tra le varie fazioni dei ribelli. In realtà, come riportato da un sito web dei martiri jihadisti, si trattava di un affiliato al Fronte di al-Nusra, così come gli altri tre uomini uccisi nel conflitto siriano. In un articolo pubblicato sul quotidiano australiano “The Sydney Morning Herald” si chiarisce definitivamente che – sulla base di notizie verificate dalla Polizia federale australiana e confermate dalle stesse famiglie - Mustapha al Majzoub, Roger Abbas, Yusuf Toprakkaya e Sammy Salma combattevano con gruppi di ribelli in diverse aree tra Maarat Numan e Aleppo. Nessun aiuto umanitario ai rifugiati che “non avevano acqua e cibo” o pellegrinaggi, come riferito da quotidiani tra cui The Australian, ma semplice affiliazione al Fronte al-Nusra in chiave anti-Assad. Ancora una volta distorsione della realtà finalizzata alla giustificazione di una guerra umanitaria e alla costruzione di un nemico da abbattere. Sulla manipolazione di guerra e la complicità dei media occidentali.
Siamo spettatori universali: il dissolvimento delle democrazie in oligarchie mediatiche è all'opera non solo in Italia ma in tutto il mondo. H.G. Gadamer
spirito critico
PENSATOIO DI IDEE
domenica 2 giugno 2013
Ad agosto del 2012 la notizia dell’uccisione di 4 volontari australiani ad opera delle forze di Assad aveva fatto il giro dei media. L’ABC News agency aveva riportato che Mustapha al Majzoub, uno dei militanti morti ad Aleppo, si trovava in Siria per fare carità e per svolgere “assistenza umanitaria”, nonché per porsi come mediatore tra le varie fazioni dei ribelli. In realtà, come riportato da un sito web dei martiri jihadisti, si trattava di un affiliato al Fronte di al-Nusra, così come gli altri tre uomini uccisi nel conflitto siriano. In un articolo pubblicato sul quotidiano australiano “The Sydney Morning Herald” si chiarisce definitivamente che – sulla base di notizie verificate dalla Polizia federale australiana e confermate dalle stesse famiglie - Mustapha al Majzoub, Roger Abbas, Yusuf Toprakkaya e Sammy Salma combattevano con gruppi di ribelli in diverse aree tra Maarat Numan e Aleppo. Nessun aiuto umanitario ai rifugiati che “non avevano acqua e cibo” o pellegrinaggi, come riferito da quotidiani tra cui The Australian, ma semplice affiliazione al Fronte al-Nusra in chiave anti-Assad. Ancora una volta distorsione della realtà finalizzata alla giustificazione di una guerra umanitaria e alla costruzione di un nemico da abbattere. Sulla manipolazione di guerra e la complicità dei media occidentali.
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